Mario Cioni è una travolgente espressione della povertà materiale e spirituale.

 Noi semo quella razza che bruchi semo nati e bruchi si rimane, quella razza semo noi.

"Berlinguer ti voglio bene" è il primo film di Giuseppe Bertolucci, con Roberto Benigni in un ruolo lontano dalla sua comicità più nota. Ambientato nella provincia toscana degli anni '70, il film racconta la vita dura e primitiva di Mario Cioni, un uomo bloccato tra povertà materiale e spirituale. La pellicola esplora temi come il comunismo, il malessere sociale e l'incapacità di comunicare amore, con un tono di cruda sincerità e intensità emotiva. Scopri l'intenso esordio di Bertolucci con Benigni in un ritratto unico della provincia italiana.

 Alessandro Grazian unisce subito ballo e nostalgia, corde grattate ed accarezzate, amore e violenza.

 La sua è una fuga dall’insignificante, un fiore, l’arco del violino si scontra con la rozzezza del parlato.

Indossai, album di Alessandro Grazian, presenta un artista maturo che unisce elementi di nostalgia, arrangiamenti orchestrali e testi intensi. La recensione ne sottolinea la capacità di fondere sentimenti contrastanti come amore e violenza in atmosfere eleganti e malinconiche, con una voce unica e un approccio estetico curato. L'opera è considerata un lavoro personale e significativo nel panorama della musica italiana d'autore. Ascolta Indossai e scopri l'intensità emotiva di Alessandro Grazian.

 "Un raffinato Indie-pop iberico dalle calme e sonnolente atmosfere, una quiete sterminata."

 "Navigo lontano aiutato dagli Amor De Dias, perché è lì che voglio andare, in Spagna, Grecia, Portogallo, o nel Tennessee."

La recensione descrive l'ascolto dell'album 'Street Of The Love Of Days' di Amor De Días in un contesto quotidiano stressante. L'album viene apprezzato per le sue atmosfere rilassate e malinconiche, frutto della collaborazione tra Alasdair MacLean e Lupe Núñez-Fernández. Nonostante il ritmo lento e una certa 'pallosità', il disco offre momenti di pausa e fuga mentale, trasportando l'ascoltatore lontano dalla realtà. La recensione si conclude con un invito implicito a concedersi questa esperienza musicale. Scopri la calma nascosta nell'indie-pop di Amor De Días, ascolta l'album ora!

 “Napoli è un mondo a parte, forse per questo son arrivato ad amarla; la mia bellezza preferita: anarchica.”

 “Qui, il mare non bagnava Napoli. Ero sicura che nessuno lo avesse visto, e lo ricordava.”

La recensione esplora Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese, una raccolta di novelle intensa e complessa che dipinge una Napoli oscura e sofferta. Ortese usa la città come specchio delle proprie angosce e del dramma post-bellico, offrendo un ritratto vivido di marginalità e sofferenza. Nonostante le critiche e l'accusa di antinapoletanitá, l'autrice dimostra un amore profondo per Napoli, raccontandola senza filtri ma con un linguaggio ricco e onirico. Il libro vinse il premio Viareggio ed è ancora oggi un testo fondamentale per conoscere l'altra faccia di Napoli. Scopri l'altra faccia di Napoli con la toccante opera di Anna Maria Ortese!

 "Disperati, intellettuali, ubriaconi: tre vertici di un triangolo equilatero, chi è intellettuale è spesso disperato..."

 "Un disco di canzoni vere e proprie, un connubio da strana coppia, quello di Rondelli e Bollani, che funziona da dio."

La recensione esplora con coinvolgimento e nostalgia l'album 'Disperati, intellettuali, ubriaconi' di Bobo Rondelli, sottolineando la forte intesa con Stefano Bollani e la fusione di jazz e cantautorato. Si evidenzia un disco profondamente poetico, con liriche intense e temi di malinconia, disperazione e ironia. L'atmosfera creata è intima e avvolgente, capace di far emergere emozioni autentiche e suggestive riflessioni sull'anima e la vita. Ascolta l'album di Bobo Rondelli per un viaggio autentico nell'anima italiana.

 Loro non vengono dagli anni '60, questo disco è di oggi, ma la ricerca del suono finisce per arenarsi in quel decennio.

 Il sole d’estate è forte, ti segue, ti controlla e ti stanca, ma tutto sommato lo apprezzo, mi apre un intervallo che finisco sempre per classificare.

La recensione celebra l'album 'We Love You So Bad' dei Kids on a Crime Spree come la colonna sonora ideale di un'estate sospesa tra voglia d’evasione e nostalgia. Le melodie retrò richiamano gli anni '60, evocando atmosfere dolci e malinconiche. L’opera è breve ma intensa e scivola via piacevolmente, restando impressa come un ricordo estivo. Il testo si concentra anche sul tema del cambiamento generazionale e del rapporto con la tecnologia. Scopri l’estate nostalgica dei Kids on a Crime Spree con We Love You So Bad!

 La comicità dilaniante dei fratelli Marx risulta fresca a distanza di anni, decenni, lo sarà a distanza di secoli.

 Perché l'intelligenza di una persona si misura principalmente tramite il suo senso comico e, soprattutto, autoironico.

Una notte all'opera, diretto da Sam Wood, è uno dei migliori film dei fratelli Marx, grazie a un ritmo comico continuo e gag senza tempo. Il film spicca per la sua ironia intelligente e la satira alla società benpensante. Ancora oggi la comicità dei Marx appare fresca e irresistibile, soprattutto grazie ai personaggi memorabili e alle scene cult. Un classico da vedere e rivedere per gli amanti del cinema comico. Guarda ora Una notte all’opera e godi della comicità perfetta dei fratelli Marx!

 Sofia Coppola dà un'ulteriore dimostrazione che per rendere memorabile una pellicola è abbastanza una scena, un attimo, qualche secondo per avere il dono dell'immortalità.

 Il Giappone come specchio della propria vita: solitudine, estraneità, necessità di una guida, di conforto, di affetto.

La recensione celebra 'Lost In Translation' di Sofia Coppola come un film quasi muto, che gioca sugli sguardi e sui silenzi per raccontare la solitudine e l'incontro tra due anime perse in una Tokyo straniante. L'interpretazione di Bill Murray e Scarlett Johansson viene elogiata per naturalezza e profondità. Il film è descritto come un manifesto personale della regista, capace di trasformare l'estraneità in poesia visiva ed emotiva. Guarda Lost In Translation e immergiti in un viaggio tra sguardi e silenzi indimenticabili.

 "Håkan Hellström scrive senza saperlo la pagina più forte della propria carriera, guadagnandosi un posto nella discografia di chi ha un cuore."

 "Poi c'è il resto del disco: fa cagare."

La recensione di Ett Kolikbarns Bekännelser di Håkan Hellström ne evidenzia il valore emotivo e la musica folk-rock scandinava onesta. Particolare attenzione è data alla traccia Hurricane Gilbert, considerata la pagina più forte della carriera di Hellström. Nonostante l'apprezzamento per il cuore dell'album, il resto del disco è giudicato meno riuscito. L'opera racconta storie di amicizia, ricordi e un legame profondo con la Svezia. Scopri il lato più umano di Håkan Hellström ascoltando Ett Kolikbarns Bekännelser.

 New York è il punto d’arrivo verso il niente, una promessa non mantenuta, la gabbia più grossa che esista, sprizza bellezza decadente da ogni mattone.

 ‘Underworld U.S.A.’ è un graffio psicologico, una marcia sui marciapiedi dei quartieri poveri, una palpitazione frenetica che porta all’infarto.

Cherish The Light Years conferma l’identità oscura e decadente dei Cold Cave, figli di New York e del synth-pop anni ’80. Pur senza raggiungere l’eccellenza del debutto, l’album mostra crescita negli arrangiamenti e atmosfere coinvolgenti. Alcune tracce emergono come possibili capolavori, mentre altre faticano a mantenere l’ispirazione fino alla fine, rendendo il disco complessivamente valido ma non eccellente. Scopri l’intenso synth-pop oscuro dei Cold Cave, ascolta Cherish The Light Years ora!