"Rimini, Rimini rappresenta il miglior film ad episodi estivo degli anni '80 e, probabilmente, di tutto il cinema italiano."

 "Il film ci lascia alcune belle scene di pura comicità, oggi come allora divertenti... godendo e ricordando i frammenti che più ci divertono e rilassano senza le sovrastrutture ed il tedio di troppi pensieri."

La recensione celebra 'Rimini Rimini' come uno dei migliori film estivi italiani anni '80, apprezzandone la comicità, le storie intrecciate e l'ambientazione romagnola. Nonostante qualche episodio meno riuscito, il film riesce a catturare lo spirito vacanziero e edonista dell'epoca. Le interpretazioni di Villaggio, Grandi e altri sono particolarmente elogiate. Nel complesso, un cult da gustare senza troppe pretese intellettuali. Scopri l’estate anni ’80 con Rimini Rimini, un cult della commedia estiva italiana!

 Il film - certamente leggero, quasi un divertissement se paragonato ad un "Effetto notte" o a un "Adèle H." - spicca innanzitutto come un omaggio del regista alla cinematografia noir degli anni '40 e '50.

 La rappresentazione della vita, ma anche la vita stessa, possano essere concepite nella loro pienezza soltanto con uno sguardo infantile, e con l'ingenuità di chi non si stanca mai di sperimentare il nuovo, il diverso, il mistero.

La recensione analizza "Vivement Dimanche!" di François Truffaut, ultimo film del regista, un giallo elegante e rilassante che rende omaggio al noir anni '40 e a Hitchcock. La trama segue un uomo sospettato di omicidio che, aiutato dalla segretaria, cerca di scoprire la verità. Il film conquista per la sua atmosfera e l'uso espressivo del bianco e nero. Un testamento artistico che unisce leggerezza, mistero e un tono malinconico. Guarda 'Vivement Dimanche!' e immergiti nel mistero e nel fascino del noir firmato Truffaut.

 Califano si è occultato: ha vissuto, e la sua vita piena, come pure piena di errori e deviazioni, ha coperto, negletto, lo scrittore, il poeta, l’Artista che è in lui.

 Califano è, in verità, 'il' cantante dell’Estate: stagione di massima esplosione vitale e sentimento effimero.

La recensione analizza la complessità di Franco Califano, artista spesso frainteso a causa del suo personaggio pubblico. Dietro la sua immagine di uomo dissoluto si nasconde un vero poeta e cantautore che ha celebrato la stagione estiva e i sentimenti efimeri, con testi ricchi di nostalgia e malinconia. L'antologia dei suoi grandi successi è consigliata per momenti di introspezione e viaggi, ma suggerisce un consumo moderato della sua musica per apprezzarne pienamente il valore. Un invito a riscoprire la sua autentica dimensione artistica. Ascolta l’antologia di Franco Califano e riscopri il poeta dietro la leggenda.

 La selezione naturale della nostra specie viene, nei fatti, guidata dal c.d. gentil sesso, e non dall’homo homini vitiello.

 Il film è un agile ed inconsapevole compendio delle frustrazioni dell’essere umano in quanto agente sessuale, ben confezionato all’interno di una (venefica) piadina romagnola.

La recensione analizza 'Acapulco, prima spiaggia a sinistra' di Sergio Martino con tono ironico, evidenziando i clichè e i fallimenti del rimorchio estivo. Il film, benché limitato nella recitazione e nella messa in scena, riflette in modo inconsapevole dinamiche sociali e naturali legate all'attrazione e alla selezione. Un'opera che, pur modesta, stimola una riflessione sulla natura umana e i rituali culturali italiani delle spiagge estive. Scopri il lato ironico e riflessivo del cinema d’estate con questa recensione!

 La musica dei Dik Dik è ideale per questo dolce vagare, un'estate eterna e paradisiaca.

 Un eterno sabato del villaggio, garzoncelli sereni forever.

La recensione celebra l'antologia dei Dik Dik come colonna sonora perfetta per l'estate e i viaggi in auto, sottolineando la coesione e la spontaneità del gruppo. Tra melodie solari e testi poetici, l'album evoca amicizia, libertà e sogni di un'estate eterna. La musica suggella un'atmosfera nostalgica ma viva, capace di accompagnare momenti di gioia e riflessione. Metti in auto l'antologia dei Dik Dik e vivi l'estate senza fine!

 Questo film tratta sentimenti universali, allestendo una galleria di personaggi che sfuggono a catalogazioni e maschere.

 Pieraccioni ha fatto un bel film, delicato e in grado di toccare le corde profonde dei sentimenti.

La recensione analizza 'Ti amo in tutte le lingue del mondo' di Leonardo Pieraccioni come una commedia natalizia che supera la superficialità apparente per raccontare amori complessi e falliti. I personaggi sono dipinti con profondità e ambiguità, invitando a riflessioni sulla felicità e i sentimenti umani. Nonostante la fama controversa del regista, il film è riconosciuto come un lavoro delicato e ben costruito che tocca corde emotive vere. Di rilievo la performance di Giulia E. Gorietti, simbolo di un’adolescenza incerta e convincente. Scopri la commedia che svela l’amore in tutte le sue sfumature, guarda 'Ti amo in tutte le lingue del mondo'.

 Raffaella, scultorea come i suoi capelli ed ineffabile come una Sfinge, è qui che ci guarda e che ci chiede di essere guardata.

 Musica al servizio esclusivo della rappresentazione televisiva e coreografica, per definizione da ballare, che mescola con una certa sapienza e simpatia umori pop e vaudeville.

La recensione esplora l’enigmatica figura di Raffaella Carrà, icona della musica e della televisione italiana. L’album Raffica Carrà raccoglie i suoi maggiori successi, rappresentando un mix di pop, atmosfere latine e riflessioni culturali. Pur criticando alcune scelte nella scaletta, il giudizio complessivo è positivo e colmo di affetto e ammirazione. L’opera si presta a un viaggio nostalgico tra la storia di un personaggio indecifrabile e amato. Scopri l’essenza unica di Raffaella Carrà con Raffica Carrà, un viaggio tra musica e storia italiana.

 «Se quella è Torino, questi i torinesi: torinesi torinesi, torinesi terroni di prima, seconda, terza generazione...»

 «Lino Banfi dà il meglio di sé nella parte dello spiantato meridionale che non riesce ad adattarsi alla società settentrionale e desidera un’eterna fuga verso un ipotetico Altrove.»

La recensione analizza "Al bar dello sport" (1983) di Francesco Massaro, una commedia che racconta la Torino popolare degli anni '80. Il film offre un ritratto variegato di personaggi e dialetti, con Lino Banfi protagonista nei panni di un meridionale alle prese con la società del nord. La sceneggiatura unisce satira, realismo e comicità, con temi forti come l'immigrazione interna e il gioco d'azzardo. Le atmosfere ricordano "Febbre da cavallo" e offrono uno spaccato sociale interessante oltre all'intrattenimento. Scopri la commedia cult che racconta la Torino anni '80 e le sue storie di speranza e gioco.

 "Le abbondanti nudità della Guida e della Carati non sono utilizzate per solleticare pruriti, ma per un discorso più complesso e privo di sconti."

 "Il film rappresenta drammaticamente i conflitti intergenerazionali e il prezzo del cambiamento in una società conservatrice."

“Avere vent’anni” è un film simbolo degli anni ’70, diretto da Fernando Di Leo, che unisce le icone Gloria Guida e Lilli Carati. Non un erotico, ma un dramma intenso che esplora la generazione del ’77, le sue contraddizioni e la violenza psicologica nel contesto di una società conservatrice. Nonostante alcune lacune narrative, il messaggio culturale e sociale rimane forte, rendendolo un’opera da riscoprire per i cinefili e gli appassionati di cinema di genere. Scopri il cult controverso di Fernando Di Leo, un dramma che parla ancora oggi.

 Cantante dalla voce suadente, che spicca nei toni bassi e di distingue per quel suo essere quasi sporcata da qualche sigaretta di troppo.

 "Spaghetti a Detroit": Bongusto strizza l'occhio all'ascoltatore, invitandolo a non prendere troppo sul serio la vicenda.

La recensione esplora il fascino nostalgico di Fred Bongusto e la sua musica confidenziale anni '60, caratterizzata da un mix raffinato di jazz e melodismo latino. Vengono analizzate le atmosfere malinconiche e i temi leggeri ma profondi delle sue canzoni più famose come 'Spaghetti a Detroit'. L'autore sottolinea la capacità di Bongusto di raccontare la società italiana post-boom in modo evocativo e ironico, mantenendo sempre un tono elegante e poetico. Ascolta ora Fred Bongusto e lasciati conquisto dalla sua musica senza tempo!

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