Rocky Marciano

DeRango : 5,80 • DeEtà™ : 5759 giorni

 "I Tuxedomoon erano band avanti coi tempi o forse fuori da ogni tempo, al di là di ogni definizione."

 "Niente lacrime per le creature della notte, i miei occhi sono asciutti, addio, mi sento così triste, ma non riesco a capire..."

L'EP 'No Tears' dei Tuxedomoon rappresenta il primo passo definito della band verso uno stile personale e innovativo. Con un mix di elettronica avanguardista, atmosfere noir e strumentazioni classiche, l'opera anticipa le future pietre miliari della band. La recensione esalta la tensione emotiva, la creatività e la maestria tecnica, sottolineando brani come 'New Machine' e la title-track come momenti di rilievo. L'approccio vocale di Winston Tong è descritto come uno degli apici interpretativi. Ascolta ora 'No Tears' e immergiti nell’universo unico dei Tuxedomoon!

 "Metamatic si erge a monumento synth-pop gelido e teso, movenze robotiche ed echi sinistri dominano ogni passaggio dell'opera."

 "Foxx innalza muri sonori totalmente sintetici, nessun altro strumento al di fuori del synth e della sua voce lo accompagnano in questo viaggio tra metropoli del futuro e psicosi tecnologiche."

Metamatic segna il debutto solista di John Foxx dopo la sua esperienza con gli Ultravox. L'album abbraccia un sound interamente elettronico, freddo e futuristico, creando atmosfere rarefatte e ipnotiche. La critica ne sottolinea l'unità stilistica e l'innovazione nel synth-pop. Le tracce si caratterizzano per vocalizzi distaccati e sonorità robotiche, confermando l'album come un punto di riferimento del genere. Scopri il capolavoro synth-pop che ha segnato gli anni '80, ascolta Metamatic ora!

 Quella voce non tarda ad arrivare, sublime e disperatamente rabbiosa insieme.

 Hammill intona blasfeme orazioni al limite del meraviglioso, illuminandosi di luce fioca, e puro terrore.

La recensione celebra 'The Silent Corner And The Empty Stage' di Peter Hammill come un capolavoro di musica solista, contraddistinto da un minimalismo sonoro e da una profonda carica emotiva. L'opera unisce pathos e lirismo oscuro, evocando atmosfere di solitudine e tormento. Hammill conferma qui la sua genialità e la sua capacità di evocare tensione e bellezza attraverso una vocalità intensa e una strumentazione essenziale. Un album drammatico e monumentale che rappresenta uno dei vertici della sua carriera. Scopri ora il capolavoro oscuro di Peter Hammill, un viaggio nell'anima della musica d'autore.

 "Nel regno del sole morente l'apollineo e il dionisiaco si incontrano, si abbracciano e si librano su ali dorate in un volo ultraterreno, metafisico."

 "Un viaggio sacrale e metafisico prima di tutto, tessuto con i fili della decadenza e dello smarrimento, un pianto sconsolato che riecheggia tra rovine di civiltà ed antichi miti."

La recensione esalta 'Within The Realm Of A Dying Sun' come il vertice artistico del duo Dead Can Dance, evidenziando l'unione tra vocalità eterea e timbri solenni. L'album si presenta come un viaggio sonoro tra atmosfere arcane e melodie struggenti, sorretto da un ensemble orchestrale che amplifica il lirismo e la profondità delle composizioni. Le tracce selezionate delineano un percorso crepuscolare e mistico, dedicato ai temi di decadenza, mito e spiritualità. Scopri ora l'album cult di Dead Can Dance e immergiti in un viaggio sonoro indimenticabile.

 "Il canto dell'aurora, la decadenza, il nulla."

 "In quella oscurità frantumata e sanguinante lo spezzarsi del collo (...) lei disse distruggi, nell'oscura New York."

Nada! segna una svolta fondamentale nella carriera di Death In June, con l'introduzione di sonorità elettroniche e neo-folk alle radici marziali e post-punk. L'album affronta atmosfere decadenti e pessimiste, ispirate a momenti storici oscuri e caratterizzate da liriche profonde e intense. La collaborazione con David Tibet e l'evoluzione del sound rendono questo disco un punto di riferimento negli anni '80 per il genere. Nonostante le controversie legate all'estetica marziale, Nada! rimane un capolavoro emozionante e poetico. Ascolta Nada! e scopri la potente fusione tra decadenza e nuova musica elettronica.

 Ogni performance veniva registrata perché rappresentava un evento unico ed irripetibile.

 Il rumore è incoronato a padrone incontrastato della scena, tra voragini dronanti d’ultrasuono e magmatiche scariche sferzanti di rumore bianco.

La registrazione live di Throbbing Gristle del 1977 'At The Art School Winchester' è una testimonianza unica della loro creatività estrema e innovativa. La band, guidata da Genesis P Orridge e Peter Christopherson, fonde rumore e sperimentazione, trasformando ogni performance in un evento irripetibile e provocatorio. Questo album è fondamentale per comprendere la nascita dell'industrial e la musica d'avanguardia degli anni '70. Ascolta ora l’emozionante live di Throbbing Gristle e immergiti nell’industrial originario.

 Una nera aura poetica pervade l’opera, un requiem per il guerriero Yukio Mishima.

 Un imponente canto crepuscolare che fonde folk, elettronica e marzialità in un capolavoro oscuro.

La recensione celebra 'The World That Summer' di Death In June come un'opera complessa e intensa, ispirata alla figura di Yukio Mishima. Douglas Pearce, solo al comando, fonde atmosfere marziali, folk e sperimentazioni elettroniche. Il disco è dipinto come un canto crepuscolare, profondo e poetico, con sonorità stratificate e una forte carica emotiva. Scopri l'album cult di Death In June e immergiti nella sua poetica marziale.

 "Le voci della Goswell e di Halstead si intrecciano in fluttuanti mantra di pura meraviglia."

 "Golden Hair, stravolta fino a sembrare irriconoscibile, si adagia su ondate di rumore e malinconia."

L'EP 'Holding Our Breath' degli Slowdive, pubblicato nel 1991, anticipa il loro celebre album 'Just For A Day'. L'opera si distingue nel panorama shoegaze per atmosfere rarefatte e melodie sognanti e malinconiche, diverse dai wall of sound rumorosi dei coevi My Bloody Valentine. Brani come 'Catch The Breeze' e la suggestiva cover 'Golden Hair' mostrano una band pronto al salto verso la maturità artistica. Un lavoro intenso che fonde ipnosi sonora, voci celestiali e un delicato equilibrio tra caos e dolcezza. Ascolta l'EP e immergiti nel magico shoegaze degli Slowdive!

 "Schulze ritorna con Timewind a atmosfere cupe e meditabonde, proiettate verso profondità spaziali astratte e magniloquenti."

 "Le trame dei synth echeggiano meste e meravigliose, un pianto sconsolato di un corpo astrale condannato all'infinita meraviglia di fronte all'ignoto."

Timewind è il quinto album solista di Klaus Schulze, caratterizzato da due lunghe suite elettroniche impregnate di influenze wagneriane. Il disco segna un ritorno alle origini cosmiche del compositore, con suoni meditativi, atmosferici e profondamente coinvolgenti. Le tracce evocano paesaggi sonori spaziali, alternando suggestioni cupe e melodie sintetiche maestose. Questo album è considerato uno dei migliori lavori di Schulze e della musica elettronica in generale. Ascolta ora Timewind e immergiti nel viaggio sonoro di Klaus Schulze.

 "Il brano omonimo è una delle cose migliori in assoluto create da questo magico quintetto."

 "Un abbraccio senza fine tra il suono del sax tenore e quello abbagliante e magniloquente di Davis."

L'album 'Nefertiti' rappresenta il culmine della fase acustica del secondo quintetto di Miles Davis, un ponte tra tradizione e innovazione nel jazz moderno. Con atmosfere sofisticate e improvvisazioni brillanti, ogni brano esalta la creatività del gruppo. La recensione esalta la capacità del quintetto di rinnovare il linguaggio jazz, con particolare attenzione alla magia sonora e alla tensione ritmica. Un capolavoro che anticipa la svolta elettrica di Davis. Ascolta subito 'Nefertiti' e immergiti nel fascino senza tempo del jazz di Miles Davis.

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