Impossibile non sottolineare la bellezza dei testi, a tratti davvero da brividi.

 Mai la percezione sociale delle vicende personali di un'artista si confonda con la percezione reale della sua arte.

La recensione esalta l'album del 1964 di Gino Paoli, sottolineando l'eccellenza degli arrangiamenti di Morricone e Alessandroni e la profondità dei testi. Nonostante le controversie personali dell'artista, la forza della sua musica rimane intatta e imprescindibile. Un disco che trascina l'ascoltatore in un viaggio emozionale e ricco di sfumature. Ascolta ora questo capolavoro intramontabile di Gino Paoli!

 E io che pensavo che Sanremo fosse in Liguria!

 Una grande festa, uno splendido e ricco compleanno, fuori dagli schemi e dalla mentalità del Principe.

Il live del 22 settembre 2015 all'Arena di Verona ha celebrato i 40 anni di Rimmel con Francesco De Gregori in grande forma. Durante quasi tre ore di concerto, una folta schiera di ospiti ha arricchito lo show, trasformandolo in una festa memorabile e nazional-popolare. De Gregori è apparso più solare e mondano, con arrangiamenti ricchi e coinvolgenti, consolidando il valore del suo repertorio storico. Nonostante qualche mancanza in scaletta, lo spettacolo è stato un omaggio vibrante alla musica italiana. Scopri il racconto completo del live e rivivi la magia di Rimmel!

 "Un vero disastro di donna!"

 "Una storia che non cerca l'empatia del lettore né una facile pietà."

La recensione esplora "Donna per caso", opera prima di Jonathan Coe, un romanzo breve e cinico che descrive la vita grigia e inetta di Maria. Con uno stile tagliente e ironico tipicamente inglese, Coe propone una storia che fa riflettere ma non coinvolge emotivamente. Non un capolavoro, ma un debutto interessante, capace di stimolare pensieri sulla vita e le sue opportunità mancate. Scopri il primo romanzo di Jonathan Coe e lasciati sorprendere dalla sua ironia sottile.

 Un coinvolgente crescendo sonoro costruito con esperienza e gran mestiere, senza dubbio un grandissimo show.

 Dieci minuti filati di delirio distorsivo che, come l’unghia d’un felino inferocito, ferisce orecchie e timpani senza alcuna pietà.

La recensione racconta il concerto dei Wire all'Arenasonica di Brescia nel 2015, evidenziando un inizio lento ma un crescendo coinvolgente e potente. La band, nonostante gli anni del frontman, ha offerto uno show energico e sperimentale, capace di conquistare il pubblico con momenti di puro post-punk e distorsioni kraut-rock. L'evento è descritto come un'esperienza musicale autentica e significativa con una band che rimane un punto di riferimento nel panorama alternative. Scopri l’energia unica dei Wire nei loro live storici, un must per ogni fan del post-punk!

 L'isola diventa il caldo grembo materno, diventa l'abbraccio dolce della madre che non l'ha mai coccolato nè baciato.

 La magia di Arturo rimarrà sempre al mio fianco. Fatevelo amico...

La recensione racconta l'esperienza intensa di lettura de L'Isola di Arturo di Elsa Morante, un romanzo di formazione che narra la solitudine e la crescita di un ragazzo nell'isola di Procida. Il lettore si immerge nei paesaggi e nei sentimenti del protagonista, riflettendo sul valore della vita e sulla transizione dall'infanzia all'adolescenza. Il libro è descritto come magistralmente scritto, ricco di emozioni e introspezione. L'autore della recensione invita a scoprire questa lettura profonda e a farsene amico. Scopri la magia de L'Isola di Arturo e lasciati emozionare dalla sua storia.

 Se non è mai stata nuova e non invecchia mai, allora è una canzone folk.

 La voce di Landry si adagia perfettamente su strutture classiche della tradizione folk americana.

Gill Landry presenta un album solista sincero e senza fronzoli, con un tono vocale caldo e confidenziale. Le melodie si ispirano alla tradizione folk americana, arricchite da collaborazioni di rilievo come Laura Marling e Nick Etwell. Non innovativo, ma altamente coinvolgente, è un disco da consigliare a chi ama il folk autentico e senza tempo. Ascolta Gill Landry per un viaggio autentico nel folk americano senza tempo.

 ...per i contadini, lo Stato è più lontano del cielo, e più maligno, perché sta sempre dall'altra parte...

 Un libro che fa male, un libro che dà il voltastomaco, crudo e angosciante a tratti, un capolavoro sociologico che lascia l'amaro in bocca.

La recensione analizza il capolavoro di Carlo Levi, 'Cristo si è fermato a Eboli', che descrive la dura realtà della Lucania degli anni '30, un territorio abbandonato dallo Stato e immerso in povertà e isolamento. L'autore racconta con realismo e sensibilità l'esilio e la vita quotidiana nei piccoli villaggi, affrontando la questione meridionale senza filtri. Il libro lascia un senso di profonda angoscia ma anche una spinta a riflettere sul passato e sul futuro del Mezzogiorno. Una lettura cruda e necessaria. Scopri il ritratto intenso e commovente della Lucania di Carlo Levi, un libro che fa riflettere ancora oggi.

 Album urticante per tutti i detrattori del synth-pop, superbamente arrangiato, sinfonico e grandioso a tratti.

 Culture Of Volume è la chiara dimostrazione che bastano le idee e l’intelligenza musicale per far rinascere certe sonorità vecchie e sorpassate.

Culture Of Volume di East India Youth è un album dallo stile synth-pop ispirato agli anni '80, con arrangiamenti eleganti e sonorità che richiamano Depeche Mode e Pet Shop Boys. William Doyle offre una produzione multisfaccettata, capace di emozionare chi ama la musica elettronica sofisticata e ballabile. Un disco che divide, ma che si fa ascoltare con interesse e passione. Ascolta Culture Of Volume e rivivi il meglio del synth-pop anni '80 con un tocco moderno.

 Sto soffrendo. Sto scrivendo questa recensione inginocchiato sui ceci mentre un doloroso cilicio sta mortificando la mia carne e il mio spirito.

 E' maniera più che sostanza. Rimangono tante belle canzoncine slegate una dall'altra che ricordano i fasti passati.

La recensione esprime una certa delusione per il nuovo album di Modest Mouse, Strangers To Ourselves, giudicato troppo lungo e meno incisivo rispetto ai lavori precedenti. Pur non essendo un brutto disco, manca la ruvidezza e l'aggressività che aveva caratterizzato i primi album, sostituita da un sound più morbido e commerciale. Alcuni brani richiamano la vecchia indie rock, ma nel complesso il disco sembra dispersivo e poco ispirato. Il giudizio finale è equilibrato ma malinconico, quasi uno sfogo personale. Scopri se Strangers To Ourselves è l'album giusto per te, leggi la recensione completa!

 "Rimango intrappolato nella sua musica come un amante legato al letto con le manette."

 "La sua voce black sfuma nei mille colori dell'arcobaleno, il piano non è mai banale."

La recensione evidenzia l'impatto emotivo dell'album "At Least For Now" di Benjamin Clementine. Dall'apparizione televisiva all'ascolto approfondito, l'autore descrive una musica intensa, raffinata e variegata, capace di emozionare profondamente. Non mancano riferimenti a brani chiave e all'originalità dell'artista, che fonde influenze black e jazz con un tocco moderno e personale. L'album è definito un viaggio sonoro unico e ben riuscito. Ascolta ora l'album che cattura l'anima con ogni nota.