Confaloni

DeRango : 12,14 • DeEtà™ : 2122 giorni

 Il fucile è il bene, il pene è il male.

 Connery resterà scolpito così nell’immaginario collettivo nei secoli a venire.

La recensione esplora 'Zardoz', film distopico del 1974 diretto da John Boorman, noto per la presenza di Sean Connery. Nonostante alcuni limiti narrativi e ritmi lenti, il film si distingue per la sua riflessione sul rapporto uomo-natura e una forte atmosfera fantasy. La performance di Connery emerge come il punto focale che rende imperdibile il film, confermando la sua icona cinematografica. Riscopri il cult distopico Zardoz con la leggendaria performance di Sean Connery!

 Non occorre avere l'occhio clinico del sarto per notare quanto Sean Connery non sia più l'attore aitante e snello di dieci anni prima, bensì sia sovrappeso.

 È vero fino a ‘Thunderball’ incluso, ma da ‘Si vive solo due volte’ è lo stesso attore a non apparire del tutto convincente nel ruolo, quasi fosse lì per mere esigenze mercantili.

La recensione critica 'Agente 007: una cascata di diamanti', sottolineando un Bond meno convincente rispetto ai primi film, con Sean Connery in evidente sovrappeso e una trama meno avvincente. Pur apprezzando alcuni dettagli secondari, il film appare come una riproposizione stanca della saga con ritmo rallentato. L'autore sottolinea come la celebrità e le molteplici libagioni di Connery ne abbiano influenzato la performance. Scopri perché questo film di Bond delude gli appassionati e approfondisci la saga con le nostre recensioni.

 Qui semmai ci sono uomini comandati a combattere (sicuramente con onore) ma pur sempre memori della propria condizione precaria e travagliata.

 Bastogne resta un documento apprezzabile per il complessivo tono sobrio e per il valore di monito contro l’atrocità della guerra.

Il film Bastogne, diretto da William Wellman nel 1950, offre una rappresentazione sobria e realistica della battaglia delle Ardenne durante la Seconda guerra mondiale. L’opera si concentra sulla dimensione umana dei soldati americani, evitando retoriche eccessive e modelli epici. La recensione apprezza l’onestà narrativa e l’interpretazione degli attori, soprattutto Van Johnson. Un valido monito contro le atrocità della guerra. Scopri ora questo classico bellico sobrio e toccante diretto da William Wellman.

 Proprio mentre quella saga andava per la maggiore, qualcuno [...] ebbe la saggia idea di mostrare all’universo mondo che in fondo il re era nudo.

 James Bond ha tutta l’aria di essere un super eroe, un’incarnazione dell’umano, troppo umano caro a Nietzsche.

La recensione analizza il film parodia "James Bond 007 Casino Royale" del 1967, sottolineandone il valore storico grazie all'innovativo approccio ironico verso il mito dell'agente segreto. Nonostante il ritmo caotico e la trama complicata, la pellicola vanta un cast d'eccezione e un umorismo che stempera la tensione di quel periodo. Il film emerge come un documento culturale che mostra il lato più umano e fallibile dell’icona 007, riflettendo sul contesto sociale degli anni '60. Scopri il lato ironico e fuori dagli schemi di James Bond con Casino Royale 1967!

 Non è proprio così che si celebra un grande come Lucio Dalla.

 A noi suoi fedeli estimatori non resta che ritornare ad ascoltare i suoi dischi sempre carichi di fascino nonostante gli anni passati.

La recensione esprime delusione per il docufilm 'Per Lucio' di Pietro Marcello, ritenuto incapace di rappresentare in modo completo la figura poliedrica di Lucio Dalla. Pur riconoscendo le difficoltà di condensare la carriera dell'artista in meno di 80 minuti, si evidenziano omissioni importanti e un approccio limitato, basato su poche testimonianze che non restituiscono la ricchezza umana e artistica del cantautore bolognese. Scopri la vera storia di Lucio Dalla ascoltando la sua musica indimenticabile.

 La grandezza di un regista sta proprio nel mostrare un certo stile eclettico che riesca a passare dai toni drammatici a quelli lievi senza scadere nel banale.

 Fortuna vuole che il regista svedese, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, con lieve ironia decanta la prigione dorata per qualsiasi noto artista.

La recensione celebra la capacità di Ingmar Bergman di spaziare dal dramma alla commedia brillante con "A proposito di tutte queste signore". Il film è una satira scoppiettante dell'ambiente artistico e delle dinamiche di successo, interpretata da un cast femminile notevole. Il regista mostra qui un lato eclettico e ironico, confermandosi un maestro del cinema che con leggerezza svela le prigioni dorate della fama. Scopri l’inaspettato lato brillante di Ingmar Bergman con questo film unico!

 La guerra è sempre una merda.

 Il capitano Willard compie una discesa dantesca agli inferi nell’orrore e insensatezza della guerra.

La recensione celebra Apocalypse Now come un capolavoro imprescindibile sulla guerra, evidenziando la sua profondità etica e il potere corrosivo della violenza. Si sottolinea la discesa quasi dantesca nel cuore dell’orrore, rappresentata dalla missione di Willard e dall’enigmatico Kurtz, simbolo di potere corrotto. Un invito a rivedere il film per apprezzarne completamente il messaggio oltre la semplice cornice bellica tradizionale. Rivedi Apocalypse Now e scopri il lato oscuro della guerra.

 «Anche l’amore cosiddetto diverso, vecchio quanto il mondo, può seguire dinamiche classiche (innamoramento e gelosia).»

 «L’effetto generale è tale che resta il dubbio sull’autenticità o simulazione di quanto filmato, tra pornografico ed erotico ben realizzato.»

Il film d’esordio di Salvatore Piscicelli, 'Immacolata e Concetta, l’altra gelosia', è un melodramma napoletano che esplora con coraggio e realismo il tema dell’amore lesbico. Ambientato in un contesto sociale in trasformazione, il film affronta passione, gelosia e dinamiche complesse con una regia efficace e una componente erotica controversa ma ben realizzata. Una pellicola da riscoprire e rivalutare per il suo valore artistico e sociale. Scopri questo cult sociale e passionale di Piscicelli, un film da non perdere!

 Quanto si vede nel film è soprattutto un esempio di vita maledetta da rock star.

 Un uomo quindi psicologicamente fragile ma animato da una forza interiore che lo ha salvato.

La recensione analizza Walk The Line, biopic del 2005 diretto da James Mangold, che racconta la vita complessa di Johnny Cash, tra successo musicale e difficoltà personali. L'autore apprezza le interpretazioni di Phoenix e Witherspoon e l'aderenza alla trama classica di dannazione e riscatto, ma evidenzia una mancanza di approfondimento sul rapporto conflittuale con il padre e le sfumature psicologiche del protagonista. Il film è descritto come un racconto di una vita difficile nel mondo del rock con un finale romantico. Scopri la vita tormentata di Johnny Cash attraverso questo biopic imperdibile.

 Il regista tratteggia un Morrison sostanzialmente ubriaco, perso e stronzo nei rapporti interpersonali, mentre chi lo ha conosciuto lo ricorda anche dotato di humor e un'estroversione sciamanica sul palco.

 Uno spettatore avvertito non può non ritenersi perplesso a fronte della pellicola di un regista enfatico e sopravvalutato come Oliver Stone.

La recensione analizza il film The Doors (1991) di Oliver Stone dedicato a Jim Morrison. Nonostante l'impegno del regista e l'ottima interpretazione di Val Kilmer, l'opera appare lacunosa e incongrua nel raccontare la complessità artistica e personale di Morrison. Il ritratto è appesantito da interpretazioni discutibili e un focus eccessivo sugli eccessi personali. Si consiglia invece di guardare i concerti originali per apprezzare meglio la leggenda. Scopri la vera storia dei Doors e guarda i loro concerti storici!

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