"The Killer è un’immersione nel lato oscuro dell'America, lunga undici racconti dal taglio amaro e rabbioso."

 "L’album è lo specchio dell’anima inquieta di Stuart, tra chitarre sporche e urla di sangue e disperazione."

La recensione esplora 'The Killer Inside Me' dei Green On Red, un album influenzato dal romanzo noir di Jim Thompson. L'opera si distingue per un sound metropolitano e potente, lontano dal country rock precedente, grazie anche alla produzione di Jim Dickinson. Tra sonorità cupe e testi intensi, l'album rappresenta un viaggio nell'oscurità umana e un momento cruciale per la band. Brani come 'Clarksville' e 'We ain’t free' emergono per la loro forza e bellezza macabra. Ascolta ora l'album cult di Green On Red e scopri il rock più oscuro e sincero.

 Black Milk, terzo LP dei Beasts of Bourbon, è come quei tipacci dal brutto muso ma dal cuore d’oro.

 Black Milk è un ottimo disco, ma non eccezionale come i suoi predecessori.

Black Milk è il terzo LP dei Beasts of Bourbon, un album che miscela elementi già visti nei lavori precedenti ma con un approccio più melodico e moderato. Pur perdendo qualche scintilla vitale, il disco offre brani variegati che spaziano dal blues perverso alle ballate sentimentali, con una produzione impeccabile. Un lavoro solido che crea un'atmosfera da 'cocktail party' malinconico ma coinvolgente. Scopri l'atmosfera unica di Black Milk, il nuovo album dei Beasts of Bourbon!

 No Free Lunch è il vagare erratico attraverso la polvere del deserto, verso lo sconfinato orizzonte.

 Suonano alla perfezione canzoni nitide e di ottima fattura, cantate con voce insolitamente chiara e forte da un Dan Stuart ispirato.

No Free Lunch dei Green On Red è un EP che sposta la band verso sonorità più country, con brani limpidi, atmosfere desertiche e interpretazioni vocali ispirate. Tra cover sorprendenti e ballate intense, l’album rappresenta un momento di transizione artistica e profonda intensità emotiva. Un disco raffinato, precursore del successo alternative country degli anni successivi. Ascolta ora No Free Lunch e scopri l’anima autentica del country rock anni ’80!

 Straight Songs Of Sorrow è il racconto della discesa agli inferi e ritorno di Mark Lanegan.

 Straight Songs Of Sorrow canta di dolore e di perdita, sgranando un rosario di preghiere e rimpianti.

Straight Songs Of Sorrow è l'ultimo album di Mark Lanegan, un’opera intensa tra dolore e redenzione che ripercorre la sua vita segnata da dipendenze e rinascita. Il disco miscela folk-blues tradizionale con elementi elettronici, supportato da collaborazioni di rilievo. Nonostante alcune tracce meno riuscite, il lavoro si apprezza nella sua profondità e autenticità, confermando Lanegan come una voce fondamentale della musica americana contemporanea. Ascolta Straight Songs Of Sorrow e scopri il capolavoro finale di Mark Lanegan.

 Still Here risuona come un grido di sfida dei superstiti nei confronti del Destino.

 Still Here è un vero disco di rock'n'roll. Devastante, sporco, divertente ed anche un po' inquietante.

Still Here dei Beasts of Bourbon è un album intenso e imperfetto, nato dopo la perdita di due membri storici. Il disco unisce rabbia, ironia nera e un rock sporco e vivace, celebrando il lascito della band. Nonostante l'assenza di Spencer P. Jones in quasi tutte le tracce, il ritorno della band è un grido di resistenza e omaggio ai compagni perduti. Un ultimo sussulto creativo intriso di autenticità e spirito animale. Ascolta Still Here per entrare nell’anima autentica del vero rock australiano.

 Era più che improvvisazione; era come lo squarcio dei veli tra le realtà musicali.

 Un disco di quelli che crescono lentamente, ascolto dopo ascolto.

La recensione racconta la genesi e il contesto di 'I Knew Buffalo Bill', album indie cult degli anni '80 creato da artisti leggendari come Nikki Sudden e Rowland S. Howard. L'opera fonde rock, folk e punk in un'atmosfera malinconica. È un disco unico, nato da amicizie e destini incrociati, che si pone come testimonianza indelebile di un'epoca e di una scena underground. Nonostante la tragica sorte degli artisti coinvolti, l'album rimane un prezioso capolavoro da riscoprire e celebrare. Ascolta ora 'I Knew Buffalo Bill', un cult indie da non perdere!

 "Just South of Heaven declina uno straordinario decalogo di 'blues moderno' solenne e austero, per cuori impavidi ed anime nere."

 "Bonney e soci contendono al parente prossimo Nick Cave il primato nel campo del blues più tenebroso e maledetto."

Just South of Heaven è l'apice della produzione di Crime & the City Solution, un album di blues moderno drenato da atmosfere cupe e intense. La voce evocativa di Simon Bonney e la chitarra di Rowland Howard creano un viaggio sonoro oscuro e penetrante. Con radici nel post-punk e nel blues, il disco si colloca accanto ai lavori di Nick Cave e Birthday Party. Questo album breve ma potente è un autentico capolavoro per gli amanti delle sonorità obscure e profondamente emotive. Ascolta Just South of Heaven e scopri il blues oscuro che ha segnato un’epoca.

 "Non sappiamo leggere la musica, ma siamo bravi a muovere il culo a tempo" (Poison Ivy).

 "Un concerto dei Cramps è il caos primordiale scatenato dal suono sovversivo e deforme del loro Psychobilly."

La recensione esplora approfonditamente "A Date with Elvis", l'album cult dei The Cramps, simbolo del psychobilly e del rock selvaggio anni 80. Attraverso una narrazione personale e dettagliata, riporta la nascita della band, i membri chiave e l'impatto musicale e culturale dell'opera. L'album viene valorizzato come un capolavoro che unisce sesso, provocazione e humour, sostenuto da performance indimenticabili di Lux Interior e Poison Ivy. Ascolta ora A Date with Elvis e vivi il rock più provocatorio di sempre!

 “Sembri un Elvis venuto dall’inferno”, ma forse parla di se stesso.

 “Mother Juno è un disco audace e potente, sinuoso e velenoso come un crotalo in agguato tra le rocce del deserto.”

Mother Juno, album del 1987 dei Gun Club, segna un cambio di rotta nel loro stile grazie alla produzione di Robin Guthrie. L’opera mantiene l’intensità lirica e musicale, con atmosfere oscure che riflettono la tormentata anima di Jeffrey Lee Pierce. Nonostante alcune critiche iniziali, l’album è oggi riconosciuto come una pietra miliare che fonde punk, blues e un tocco europeo. Pierce offre testi intensi e musiche potenti che raccontano temi di sofferenza, alienazione e autodistruzione, confermando il suo ruolo unico nel panorama rock. Ascolta Mother Juno per scoprire il lato più oscuro e potente del punk blues!

 Nineteeneighties è un disco bellissimo, eseguito in modo impeccabile che, se fosse composto da materiale originale, non esiterei a definire un capolavoro assoluto.

 Grant Lee Phillips si accosta a questo materiale con amore e rispetto, prediligendo arrangiamenti acustici piuttosto che un suono elettrico più simile allo stile degli originali.

Nineteeneighties di Grant Lee Phillips è un album di cover che omaggia con delicatezza e rispetto la musica degli anni ’80, riarrangiando grandi classici in chiave acustica e nostalgica. L’artista bilancia omogeneità e originalità, creando un viaggio musicale intimo e sognante. Alcuni brani spiccano per qualità, mentre altri risultano meno convincenti, ma nel complesso l’album si distingue per sensibilità e coesione. Un’opera pensata per palati raffinati e amanti del passato musicale. Ascolta Nineteeneighties e lasciati trasportare dalla malinconia degli anni ’80 in versione acustica.

Utenti simili
gnagnera

DeRango: 2,44

hjhhjij

DeRango: 15,25

Buzzin' Fly

DeRango: 2,44

De...Marga...

DeRango: 32,23

IlConte

DeRango: 23,27

minguch

DeRango: 0,36

JESUS

DeEtà: 3109

Annette

DeRango: 12,17

RamirezAlHassar

DeRango: 1,85

Geo@Geo

DeRango: 9,10