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 Compratevi questo The Divine Wings Of Tragedy dei Symphony X e capirete cosa sono i Dream Theater: delle mezze seghe!

 Non è tanto la bravura che vince ma la capacità di scrivere canzoni appassionanti che non siano solo una lezione di chitarra.

La recensione elogia senza mezzi termini The Divine Wings Of Tragedy dei Symphony X, mettendolo a confronto con i Dream Theater. Vengono esaltate composizione, tecnica e personalità dei musicisti, soprattutto Romeo e il cantante. L'album, considerato vero progressive metal, unisce influenze thrash, power e classico-sinfoniche. Consigliato a chi cerca un sound coinvolgente, potente e lontano dalla freddezza virtuosistica. Scopri The Divine Wings Of Tragedy e vivi il vero progressive metal!

 Peccato che ascoltato una volta non lo ascolterete più.

 Il tutto sembra fatto da una bambina di due anni con la tastierina Fisher-Price, questo non è Burzum.

La recensione stronca 'Daudi Baldrs' di Burzum, definendolo noioso e monotono. Realizzato in carcere solo con sintetizzatore, manca della potenza dei precedenti lavori black metal dell'artista. I suoni semplici e ripetitivi risultano soporiferi, rendendo l’album poco interessante anche per i fan. L’autore consiglia di evitarlo. Leggi la recensione completa prima di ascoltare l'album!

 Gran cd, violento incazzato e impreziosito dai virtuosismi di Alexi Lahio.

 Alexi Lahio sputa assoli e sweeps come fosse una cosa normale, supportato e doppiato dall'immenso tastierista Janne Warmann.

La recensione esalta l’esordio dei Children Of Bodom con Something Wild, evidenziandone la violenza stilistica e l’originale miscela tra death metal sinfonico, black e power metal. Spiccano i virtuosismi di Alexi Lahio e il contributo di Janne Warman alle tastiere. L’album è tecnicamente eccellente e lascia il segno per energia e talento, pur non trascurando qualche discontinuità nella sezione ritmica. Scopri il debutto che ha rivoluzionato il metal sinfonico: ascolta Something Wild!

 For All Tid non è il debutto di un gruppo normale, bensì il primo cd dei norvegesi Dimmu Borgir.

 Il disco è molto bello, classico black-gothic metal alla Dimmu con qualche spunto death piuttosto originale.

La recensione analizza For All Tid, primo album dei Dimmu Borgir, sottolineandone tanto i meriti quanto i limiti tipici di un debutto. Nonostante la produzione soffocata e un songwriting ancora acerbo, l'album viene considerato discreto e con spunti degni di nota. Si evidenzia come il successo e la leggenda della band abbiano influito sulla percezione critica del disco. Leggi la recensione completa per scoprire se For All Tid fa per te!

 Battles In The North è forse uno dei più grandi album che la scena black metal norvegese abbia mai prodotto.

 Meglio ricordarceli quando vestiti da bravi black metallers sfidavano il gelo delle loro montagne.

La recensione celebra 'Battles In The North' degli Immortal come uno dei massimi capolavori del black metal norvegese, lodandone l'impatto nonostante una produzione controversa. Viene esaltato il ruolo del polistrumentista Abbath e l'estetica iconica della band. La nostalgia per la 'vera' attitudine black metal traspare tra le righe, così come una critica verso l'influenza delle case discografiche. Scopri perché 'Battles In The North' è un must per ogni amante del black metal!

 Il metal proposto da questi cinque ragazzi è un gran esempio di death svedese, per cui molta aggressività ma anche tanta melodia.

 Dovete assolutamente procurarvi questo cd.

La recensione evidenzia la capacità degli Imperial Domain di fondere aggressività e melodia nel death metal svedese. L'album, forte di una produzione accurata e performance convincenti, brilla per originalità e qualità compositiva sia nei riff che nei testi. Diversi brani, soprattutto The Enchantress e But no One Hears, dimostrano versatilità stilistica. L'autore consiglia il disco a tutti gli appassionati del genere. Scopri un classico del death metal svedese: ascolta subito gli Imperial Domain!

 Il loro metal è letteralmente sommerso da una valanga di aggettivi.

 Impossibile una descrizione traccia per traccia, a causa della loro complessità ma difficilmente questo cd vi deluderà.

La recensione di Oracle Moon dei Garden Of Shadows mette in luce la loro miscela unica di generi metal, dall'epic al prog-death. L'autore sottolinea l'originalità dell'album, la ricchezza delle atmosfere e il ruolo chiave delle tastiere. Il disco viene lodato per la sua complessità e capacità evocativa, consigliato a chi cerca nuove sfumature nel metal. Scopri un viaggio musicale tra i generi: ascolta Oracle Moon dei Garden Of Shadows!

 The Gallery è un vero manifesto propagandistico del death metal svedese.

 Qui tecnica rima con emozioni.

La recensione esalta 'The Gallery' dei Dark Tranquillity come capolavoro del death metal svedese, soprattutto per l'alta qualità tecnica abbinata a grande espressività emotiva. Si evidenziano il growl intenso di Stanne, i testi profondi e la carica melodica dei chitarristi, senza dimenticare la precisione ritmica e la partecipazione di tutti i membri. L'album viene definito manifesto del genere, superiore ad altri lavori simili. Scopri la potenza e la tecnica di 'The Gallery' e lasciati conquistare dal vero death metal svedese!

 Questo cd è davvero un capolavoro del black metal.

 Un vero mattone malinconico è poi la strumentale Sorgens Kammer (che DOVREBBE voler dire "camera del dolore").

La recensione esalta Stormblåst come un capolavoro unico nel panorama black metal, lodando l’influenza della musica classica e la centralità del pianoforte. Il cantato in norvegese viene visto come valore aggiunto nell’alternanza di dolcezza e durezza. Si apprezzano sia le cavalcate aggressive che i momenti malinconici e strumentali. Un disco che resta inimitato nella carriera dei Dimmu Borgir. Scopri perché Stormblåst è un must-have per gli amanti del black metal!

 Solo gli assoli di mr. Lahio valgono il prezzo del cd.

 Se siete stanchi di ascoltare a ripetizione Blashyrkh o Mourning Palace questo cd potrebbe darvi una valida alternativa al classico black metal norvegese.

La recensione di 'Nihil' degli Impaled Nazarene evidenzia la carismatica presenza di Mika Luttinen e la collaborazione di Alexi Lahio. L'album si distingue per sperimentazioni melodiche e influenze punk, offrendo un'alternativa al classico black metal norvegese. Alcuni brani risultano meno riusciti, ma qualità e innovazione prevalgono. Consigliato agli amanti del metal estremo in cerca di novità. Scopri perché Nihil degli Impaled Nazarene potrebbe sorprenderti!

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