Per chi considera la voce alla stessa stregua di uno strumento, questo disco è un viaggio interplanetario teso a proiettare l'ascoltatore in altre dimensioni.

 Sono entrato nel tuo corpo... nel tuo fiume sto scivolando... Aria sto impazzendo: un inciso esplicito che solo pochi avrebbero osato nel 1972.

L'album d'esordio di Alan Sorrenti, 'Aria' (1972), si distingue nel panorama del rock progressivo italiano grazie a un uso vocalico straordinario e sperimentale. Pur non innovando il genere, Sorrenti offre un viaggio sonoro unico e complesso, caratterizzato da testi onirici e lirici inusuali per l'epoca. Con il contributo di musicisti come Tony Esposito e Jean Luc Ponty, l'opera spicca per la sua atmosfera barocca e lisergica. Un disco che mostra la nascita e l'apice artistico di Sorrenti prima del suo cambio di rotta commerciale. Ascolta Aria di Alan Sorrenti e scopri un capolavoro del prog italiano unico nel suo genere!

 È un'esperienza appagante e inebriante che solo nel verde dell'età è possibile provare.

 I Halou, appena al secondo disco, viaggiano ancora in prima classe, aggiornando al ventunesimo secolo il taglio sintetico del Bristol sound.

La recensione celebra l'album 'Wholeness & Separation' degli Halou come un viaggio emozionale nel trip-hop, ben realizzato e cantato da voce femminile. Pur senza essere originale, il disco è apprezzato per la sua qualità e capacità di trasportare l'ascoltatore in un mondo malinconico e sognante. L'autore lo consiglia agli amanti del genere e a chi cerca atmosfere crepuscolari e profonde. Immergiti nel sogno malinconico di Halou, ascolta Wholeness & Separation ora!

 Lavoro veramente scialbo con un rosario di canzoni inutili fotocopiate una sull’altra.

 Mi auguro che stia altri sette anni senza pubblicare niente e che gli tornino utili per progettare un album degno di tal nome.

La recensione evidenzia come Morrissey goda di un credito quasi illimitato nonostante una produzione discografica altalenante. L'album Ringleader Of The Tormentors è giudicato deludente, considerato un lavoro 'tirato via' e privo di ispirazione rispetto ai suoi migliori dischi come Viva Hate e You Are The Quarry. La critica chiede un lungo silenzio creativo per Morrissey, sperando in un futuro ritorno con un album più significativo. Scopri la verità dietro Ringleader Of The Tormentors, leggi la recensione completa!

 Dotata di una voce e di una passionalità interpretativa non comuni.

 Ci consegnano un’interprete degna di essere annoverata fra le migliori attualmente in circolazione nella penisola.

La recensione analizza il doppio album live di Fiorella Mannoia, che ripercorre quindici anni di carriera con una performance intensa e passionale. L'album contiene classici rivisitati dal vivo, con l'aggiunta di un brano inedito. Viene sottolineata la qualità interpretativa della cantante e la cura del suono, rendendolo un’opera consigliata agli appassionati di musica leggera italiana. Ascolta ora il live di Fiorella Mannoia e scopri la sua arte interpretativa unica!

 Che tempi dovevano essere quelli! Tempi del vinile e delle musicassette, e anche dei 45 giri.

 Un disco di questa portata può mettere d'accordo tutti, giacché l’epoca d’incisione proponeva un territorio ancora vergine.

La recensione analizza l'album del 1970 dei Caravan, evidenziando la loro maturità musicale e il tipico sound melodico del progressive rock della scena di Canterbury. Pur riconoscendo che la musica può essere datata, il disco mantiene un fascino storico e artistico significativo, rappresentando un esempio di prog raffinato e misurato rispetto alle eccessi del genere. L'autore evoca con nostalgia i tempi del vinile e della musica pronta ad essere scoperta lentamente, invitando a riscoprire un capolavoro spesso trascurato. Riscopri l’emozione del prog anni ’70 con Caravan!

 Non so se la perfetta canzone pop sia mai stata scritta, ma qui ci andiamo paurosamente vicino.

 Questo disco è troppo personale perché abbia influenzato le generazioni future.

L'album '24 Years Of Hunger' di Eg and Alice rappresenta un ambizioso esperimento di pop che fonde influenze classiche e contemporanee. Con brani che spaziano dal pop raffinato all'omaggio a icone come Beatles e Prince, il disco è considerato un piccolo capolavoro, ora però molto raro. La recensione ne esalta la qualità sonora e la sua unicità, sottolineando quanto sia affascinante e poco conosciuto. Ascolta ora l'unico album cult di Eg and Alice, prima che sparisca nel tempo!

 I Moose suonano uguale solo a loro stessi, o almeno così mi piace immaginarli.

 Ogni singolo brano, ad un più attento ascolto, rivela minuziose sfaccettature che prima non eravamo riusciti a cogliere.

L'album 'High Ball Me!' dei Moose, pubblicato nel 2000, è un'opera di guitar-pop di altissimo livello, caratterizzata da originalità e una qualità che varca i confini temporali. L'autore della recensione ne descrive l'impatto emotivo e l'unicità sonora, paragonandolo a influenze indie senza però rispecchiarle completamente. Un disco amato dalla critica, rimasto però poco conosciuto dal grande pubblico. Ascolta 'High Ball Me!' dei Moose e scopri un classico guitar-pop senza tempo.

 E’ veramente un peccato che dischi come questo passino sotto silenzio.

 Loro si definiscono cercatori di perle, ma vi posso assicurare che in questo caso la perla l’abbiamo trovata noi.

The Pearlfishers, guidati da David Scott, offrono con 'Across The Milky Way' un album pop raffinato e luminoso, capace di trasmettere malinconia e speranza. L'opera richiama sonorità di grandi nomi come Beatles e Brian Wilson ed è un gioiello poco conosciuto nell'underground musicale. La recensione sottolinea la qualità costante dell'album e la necessità di dare maggiore attenzione a questi artisti. Ascolta subito 'Across The Milky Way' e scopri un gioiello pop nascosto!

 Con ‘Lights’ arriva inequivocabile il segno che la sorgente creativa si è inaridita.

 La quasi totale mancanza di canzoni... Non riesco a ricordare una canzone che mi abbia scosso.

Il quinto album degli Archive, Lights, mostra un evidente calo creativo rispetto all'esordio e ai lavori precedenti, risultando disomogeneo e privo di canzoni memorabili. La traccia centrale, lunga e poco incisiva, rappresenta il simbolo di un periodo di stallo per la band. Pur apprezzando qualche influenza pop e rock alternativo, la mancanza di un filo conduttore e di emozioni lascia un senso di vuoto. Scopri la recensione completa di Lights e valuta tu stesso l’evoluzione degli Archive.

 Per il sottoscritto, beninteso, mai meritato migliore gruppo pop-rock della penisola.

 Dietro alla poesia della title-track si cela un gruppo maturo consapevole delle proprie possibilità.

La recensione descrive l'ultimo album dei La Crus, Infinite Possibilità, come un lavoro maturo e accessibile, fedele alla tradizione del gruppo. Nonostante la critica spesso ne evidenzi la commercializzazione, il disco mantiene una classe e un'eleganza nel pop italiano. L'autore, fan di lunga data, evidenzia la qualità delle melodie e delle liriche, sottolineando la voce autorevole di Giovanardi. Il DVD allegato è un esperimento interessante ma fuori contesto. Scopri l'eleganza matura dei La Crus con Infinite Possibilità, ascolta ora!

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