Enkriko Bannato

DeRango : 0,24 • DeEtà™ : 7246 giorni

 Questo è il disco più sfacciatamente sexy che mi sia stata data la possibilità di ascoltare...

 Un giorno ci troveremo con le nostre quattro pensioni a ballare la musica del nostro tempo, la musica di quando eravamo giovani e... a ballare non ci andavamo.

La recensione celebra 'Dirty Hits' di Primal Scream come una raccolta irresistibilmente sexy che attraversa generi musicali con maestria. L'autore ricorda i primi desideri adolescenziali e l'energia travolgente dei beat, rendendo il disco perfetto per ballare, anche da soli, tra nostalgia e vitalità. Ascolta 'Dirty Hits' e riscopri l’energia travolgente di Primal Scream!

 Il combo è tornato, devasta il padiglione ed entra in costante forza...

 Le nostre mani, insanguinate dal pasto, bagnano di rosso la corrente del fiume.

La recensione di Enkriko celebra 'Blues For The Red Sun' dei Kyuss come un album intenso e devastante, capace di immergere l'ascoltatore in immagini vivide e potenti. La musica è descritta con metafore forti e simboliche, sottolineando la sua forza e capacità evocativa. L'opera è vista come un viaggio sonoro che combina potenza e ritualità, lasciando un'impressione duratura. Scopri l'intensità di Kyuss con 'Blues For The Red Sun' e lasciati travolgere!

 Distillato di un'anima: poesia pura e vera sofferenza.

 Queste gemme immortali racchiudono il talento indiscutibile dell'interprete.

La recensione celebra Lady Sings The Blues di Billie Holiday come un disco che racchiude pura poesia e sofferenza. La voce dell'artista è definita immortale e capace di testimoniare la condizione umana attraverso ogni nota. Il disco è visto come un ormai classico che smaschera la mancanza di cuore nell'arte meno sincera e rappresenta una crescita personale e artistica. Ascolta ora Lady Sings The Blues per un viaggio nell'anima del jazz autentico.

 Atteggiarsi da poeta non fa di Cristiano Godano un poeta.

 L'Italia, per quanto riguarda il rock, è messa orribilmente male ed è vassallo degli asini.

La recensione critica l'ultima opera dei Marlene Kuntz, Bianco Sporco, definendo Cristiano Godano più un aspirante poeta che un vero artista originale. Il disco risulta pretenzioso e privo di innovazione, con testi e sonorità troppo derivativi. L'autore esprime frustrazione verso la mancanza di autenticità nel rock italiano contemporaneo. Scopri perché Bianco Sporco delude e confronta la scena rock italiana.

 Prima i CCCP avevano un certo gusto per la provocazione e la follia che rendeva la loro pochezza musicale passabile e intrigante.

 Ora questi P.G.R., già la scelta del nome giustificherebbe un sonoro: "Avete rotto gi zebedei..."

La recensione critica l'album 'D'anime e d'animali' dei PGR, evidenziando una delusione rispetto al passato rivoluzionario di CCCP e C.S.I. L'autore accusa l'opera di essere pretenziosa e monotona, con un cantato funereo e testi troppo pesanti che stancano l'ascoltatore. Nonostante messaggi umani e politici, il giudizio generale è che l'album non riesce a mantenere l'interesse e appare come un tentativo forzato di poesia nel caos contemporaneo. Scopri perché PGR divide i fan di CCCP e C.S.I, leggi la recensione completa!

 Questo disco è un soffio dall'anima.

 Tutto in questo disco è bellezza, potenza sussurrata, dolcezza infinita.

La recensione celebra 'Out of Season' di Beth Gibbons & Rustin Man come un disco di raro intensità emotiva. Un viaggio sonoro tra blues e malinconia che incarna una vasta gamma di emozioni, dalla gioia alla perdita. L'album trasmette potenza e dolcezza, evocando immagini intime e nostalgiche. Descritto come un capolavoro di cantautorato, è caratterizzato da interpretazioni vocali autentiche e soffuse che coinvolgono profondamente l'ascoltatore. Ascolta ora 'Out of Season' e lasciati avvolgere da emozioni profonde.

 Justin Broadrick è un incredibile visionario, dal talento cristallino e dalla carriera sfortunatamente non all’altezza dei suoi meriti.

 L’ascolto di un loro lavoro è come una degenza prolungata in un ospedale psichiatrico.

La recensione celebra Messiah, l'ultimo album dei Godflesh, come un'opera visionaria e disturbante realizzata da Justin Broadrick. Il disco riprende un EP del 1994 e rappresenta un addio significativo nella scena industrial radicale, segnando una pietra miliare nell'evoluzione del genere. L'autore evidenzia la profonda influenza della band e la loro posizione fuori dai circuiti mainstream, sottolineando l'originalità e la complessità sonora del lavoro. Scopri Messiah, l'album cult dei Godflesh, e immergiti nell'industrial più radicale!

 Acqua Pe Sta Terra è un disco di una ripetitività e banalità agghiacciante.

 Vorrebbe trasmettere calore e a me fa l'impressione di un cadavere nei frigoriferi dell'obitorio che agita le braccia.

La recensione analizza con ironia e spirito critico l'album Acqua Pe Sta Terra dei Sud Sound System, descrivendolo come un disco ripetitivo e banale. Attraverso aneddoti personali e riflessioni sul contesto socio-culturale del Sud Italia, l'autore esprime una forte delusione verso l'opera, criticandone l'incapacità di trasmettere calore e autenticità. Nonostante ciò, l'album evoca immagini forti di una terra difficile e complessa. Scopri la nostra recensione completa e scegli se Acqua Pe Sta Terra fa per te!

 Una di queste, che non è di certo l'apoteosi della gioia e della gaiezza, è Anhedoniac che in arabo significa "ninnananna con flauti e tamburi".

 Questo disco resta comunque un episodio di grande provocazione formale, dove le foto del booklet, che ritraggono la vagina di Jarboe rinchiusa da una cintura di castità, danno l'idea di quello che aspetta all'ascolto del cd.

La recensione esplora Anhedoniac, l'album solista di Jarboe, precedente vocalist degli Swans. Descrive l'opera come un viaggio sonoro oscuro e disturbante, con influenze gothic e sperimentali. L'analisi evidenzia una mancanza di potenza vocale rispetto a Diamanda Galas, ma riconosce il valore provocatorio e artistico del disco, accentuato dalla forte simbologia visiva. Ascolta Anhedoniac e immergiti nei suoni oscuri di Jarboe.

 L'unico merito di questo cd è dato dalla presenza di una canzone: 'Streets of Berlin', che brilla per decadenza e lascivia.

 Un disco dove il peccato e l'omicidio passionale sono troppo tecnici e calcolati per divenire davvero coinvolgenti e mostruosi.

La recensione evidenzia come Ute Lemper, con il suo album Punishing Kiss, dimostri grande tecnica vocale ma manchi di anima e coerenza emotiva. Il tentativo di unire autori moderni come Nick Cave e Tom Waits non riesce a dare omogeneità al disco. Unico punto di pregio è la traccia 'Streets of Berlin', significativa e coinvolgente. Complessivamente l'album risulta più tecnico che evocativo. Scopri l'album Punishing Kiss e valuta tu stesso la tecnica di Ute Lemper.

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