2.Anime salve
Ancora 6 anni dall'ultimo disco. Ancora gli esperimenti etnici. Ma stavolta qualcosa cambia radicalmente. I brani si fanno testualmente più imprevedibili, più inafferrabili e più malinconici. Insomma, non è la lucida e tragicomica Don Raffaè, non è Monti di Mola, non è A dumenega. Ma non è nemmeno la vita marinara di Creuza de ma o la critica di La domenica delle salme, è una storia: una storia dalla durata di 46 minuti dove appaiono dei completi emarginati della società. Dalla Prinçesa che vive da donna in un corpo di maschio ai Rom che vagano da sempre per il mondo in Khorakane. Dal pescatore di acciughe alle famiglie in faida. Tutto circondato da un'aura bestiale che ricopre il mondo mentre questi reietti vivono. Il disco ne guadagna molto soprattutto per la presenza di Ivano Fossati, che ci mette molto del suo (anche la voce in certi frangenti), soprattutto nella title track Anime salve, canzone di viaggi (fisici o mentali, molto probabilmente la seconda) solitari verso una meta ignota che altro non è che il domani, altro non è che il futuro. Passano come vagoni queste storie, passano gli amanti il cui amore è finito disperso in un'alluvione genovese, passa la Cumbà ceduta ad un uomo che mal la custodisce, passa Nina che ritorna bambina in un ricordo d'infanzia. Ma alla fine passano tutti insieme, in un'ultima, disperata e smisurata preghiera che chiede a Dio di essere giusto e di cedergli infine un colpo di fortuna dopo tanto soffrire. Ma negli ultimi 3 minuti, le parole sono finite. C'è solo una musica, che mostra nel suo silenzio queste anime che vengono assolte, che raggiungono finalmente la felicità dopo una lotta con la vita. Così finisce l'ultimo discodi Faber:con un'ascesi dell'umanità minore, finalmente libera.
Voto pignolo:10 e lode
La gemma tra le gemme: Fabrizio De André - Anime salve (Still/Pseudo Video)
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