Happy Birthday Mario!
Fu un artista esuberante e prolifico, amava la mondanità.
L'abitudine alle droghe che durò per tutta la sua vita gli valse l'appellativo di "artista maledetto".
Nei primissimi anni '60 al Caffè Rosati conobbe la sua futura amante Anita Pallenberg e con lei fece il suo primo viaggio a New York nel '62 dove entrò in contatto con Andy Warhol partecipando alla vita mondana circostante che lo portò alle iniziai sperimentazioni con l'LSD...
Tornato a Roma conobbe e frequentò sia Marco Ferreri che Giuseppe Ungaretti (al quale, già ottantenne ehm, offrì una serata al Peyote...).
Appassionatissimo di musica a Londra strinse amicizia con i Rolling Stones, ai quali presentò la su nominata Anita Pallenberg, la quale nel '65 iniziò una relazione prima con Brian Jones e poi divenne la moglie di Keith Richards, in cambio verso il '68 ebbe una relazione con Marianne Faithfull, che fece scalpore nella stampa inglese sempre a caccia di gossip.
Sempre in quel periodo per il film "L'harem" di Marco Ferrer irealizza le sequenze dei titoli di testa e di coda e grazie all'interessamento di Ferreri al suo lavoro nel '68 riuscì a produrre la sua "Trilogia per un massacro" formata da 3 lungometraggi, il primo "Satellite", il secondo "Umano non umano" del '69, a cui collaborarono tra gli altri: Carmelo Bene, Alberto Moravia e ehm guarda un po', anche Mick Jagger e Keith Richards, ed il terzo "Trapianto, consunzione, morte di Franco Brocani" sempre del '69.
Nel '68 disegna la copertina di "Stereoequipe" degli Equipe 84.
Nel 69 il suo appartamento, sito in piazza in Piscinula a Roma fu usato da Marco Ferreri come set del film "Dillinger è morto" e vede alcuni quadri di Mario alle pareti.
Nel '69 i Rolling Stones dedicheranno a Mario il brano "Monkey Man" che vediamo qui "Live" al Madison Square Garden nel 2003 e niente, anzi no, bisogna ammettere che prima di andarsene a soli 63 anni (la mia età), Mario ha lasciato molte sue tracce ancor oggi visibili in musei ecc.
The Rolling Stones - Monkey Man (Live) - OFFICIAL