Noi #vecchidimerda il cantiere lo abbiamo sotto casa. Neanche lo sforzo di fare due passi Ingrandisci questa immagine
Men At Work - Down Under
 
Reigning Sound - In My Dreams

Altra meraviglia…

La bellezza ed il dramma insieme di Cartwright Greg e dei suoi Reigning Sound è che - dopo i primi due un pò così - ogni album è splendido. La bellezza ed il dramma insieme è che Shattered per noi vecchi (già dopo i 40 sei vecchio fattene una ragione) è un condensato di emozioni, ricordi di pulsioni e avventure del tempo che fu… bello, commovente e spietato.
Non garage ma un mix di R&B, Soul e Beat Sixties da far piangere di gioia… fidatevi così, il Reverendo qui lo facciamo fuori …
 
Eric Clapton - Key to the highway (HD)

mbè...inzomma.. musica ad alti livelli
o no? si si.. ho scoperto l'acqua calda... ma non esco dalla mia confort zone ...
 
Eric Chenaux | "Wild Moon"
Eric Chenaux | "There's Our Love"
Eric Chenaux | "Bird & Moon"
Scoperto qualche anno fa ,data da segnare sul calendario, Per me una delle cose più interessanti ,sensibilità senza parisuoni che scavano nell'animo forse solo Wyatt ha questo tocco magico
 
Weird Noise Ep. Due gradini sotto il livello stradale. due gradini sotto la normalità e la luce. Vino rosso, brusio di anime dimenticate, segatura sul pavimento sporco di sconfitte personali. Poster ingialliti dal fumo, si parla del nulla, il tempo si trascina nell'elettricità blues consapevole della sconfitta che viviamo sempre più lentamente, elettrico blues e rabbia punk senza un ritorno
Tutto è sempre più difficile, difficile da camuffare in giornate dal sole ridente. Sempre più difficile
 
The Morticians - Now That She's Gone

Una gemma rock, un reperto garage da catacombe se c’è ne uno … nemmeno tanto vecchio. Album strepitoso sul quale avrei voluto da tempo scrivere qualcosa ma che scrivo?!…

Affidiamoci al Reverendo

I nomi sul disco sono tutti inventati.

Lenin England, il batterista, è Simon Redfern.

Wednesday Childs, lo spilungone che si divide tra chitarra, Farfisa e voce, è suo fratello John (lo ritroveremo successivamente nei Cherokee Mist assieme al fratello e poi, finalmente col suo vero nome, nei Gorilla, NdLYS).

Ben Sofa_Coffin, al basso, all’anagrafe è invece Ben Jackson.

Il nome collettivo invece, una volta abbandonato quello di Giant Sunhorse con cui girano per i free festival inglesi con il loro repertorio rubato in larga parte a quello dei Cream, è un omaggio all’attrice Carolyn Jones, meglio conosciuta come Morticia. L’idea originale infatti è quella di esordire con un EP a lei dedicato, poi bocciato per problemi finanziari. La band del Sussex tuttavia non demorde e, dopo l’incontro con Dave Goodman registra in soli tre giorni (27, 28 e 29 luglio) un intero album sempre dedicato alla dama della Famiglia Addams uscito in una prima prudente tiratura limitata di 500 copie e poi ristampato fino a diventare uno dei più importanti dischi-culto del garage punk europeo.

Nonostante la copertina-parodia e il coinvolgimento di un buontempone come Mike Spenser dei Cannibals possa far pensare ad un gruppo-barzelletta, l’album di debutto dei Morticians si rivela come uno dei migliori dischi inglesi di derivazione neo-sixties di tutti gli anni Ottanta.

Garage punk abrasivo nella “punk side” del disco dove accanto all’originale crepitìo elettrico di Now She‘s Gone esplodono sei vorticose cover di piccoli classici minori del beat-punk americano come Action Woman, Sweet Young Thing, Blackout of Grately, E.S.P., I Need You There e Don‘t Need Your Lovin’. Tutte sporchissime di fuzz e a volte, come nel caso della splendida rendition dei Gonn, sostenute da deraglianti e fantasmagoriche linee di organo.

La seconda facciata è dedicata al lato più psichedelico del terzetto.

Spiral Bat, Carolyn (copiata da Why Don‘t You Smile Now degli Allnight Workers) e Section 44 (la porzione mancante alla Section 43 di Country Joe and The Fish) sono delle visionarie divagazioni di LYSergico hard-blues nel più classico stile iperamplificato di Cream/Blue Cheer/Jimi Hendrix.

Stretta tra queste mura di watt una bella versione di Song of a Baker degli Small Faces, indurita a dovere.

Freak Out è uno strabiliante campionario di arte punk psichedelica.

L’anello mancante tra il garage trash dei Cannibals, le acide convulsioni di Bevis Frond e il rantolo malvagio dei primi Morlocks.

Turn on, Tune in, Freak out.
 
Prince - 3121 Sottovalutato, eh!
 
Epizootic - Daybreak (1976)

Ho toppato pezzo, shit!
 
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Ancora Greg Cartwright con la più bella cover band di Michigan e non solo, mi sa,
La splendida Rachele se n’è andata da un anno e mezzo…

Non si trovano gli album completi… ascoltateli…
 
Lego Feet - Part 1
Qualcuno/a conosce questo dimenticato lavoro degli Autechre sotto mentite spoglie? 1991. Nello stesso anno uscì anche quel singolo atomico di Cavity job/Accelera, vero esordio della band.