Questo non è propriamente un gruppo, ma un collettivo di trenta persone. Trenta persone che cantano... con un solo scopo nella vita: trasmettere allegria.

 Io consiglio vivamente l'acquisto di questo album, l'ho trovato un vero e proprio raggio di sole che buca i nuvoloni carichi di tempesta.

I'm From Barcelona è un collettivo svedese di trenta musicisti che con il loro album d'esordio infondono gioia e voglia di vivere. Con sonorità ispirate agli anni '60, e una miscela di folk e country, le canzoni sono fresche, spensierate e capaci di far sorridere anche nei momenti difficili. Nonostante le critiche sul loro aspetto o serietà, la band dimostra originalità e una filosofia positiva invitando all'ottimismo. Un album consigliato a chi cerca musica semplice ma di alta qualità. Ascolta subito l’album e lasciati contagiare dall’allegria di I’m From Barcelona!

 E' un seme perverso che ti cresce nello stomaco. Rabbia, dolore accecante.

 E' una musica per chirurghi: analizzare, decomporre, ricostruire, tagliare, legare, distruggere, creare.

Clockseed dei Vampire Rodents è un album che fonde caos, genio e follia in un affresco sonoro indecifrabile. Daniel Vahnke guida un progetto ricco di campionamenti e collaborazioni, combinando industrial, rap e free-jazz in un'esperienza claustrofobica e sorprendente. Le composizioni, dense e frammentarie, sfidano l'ascoltatore a smontare e ricostruire ogni pezzo. Un'opera magnifica e terrificante che lascia un'impronta indelebile. Ascolta Clockseed e lasciati travolgere da questo capolavoro oscuro e innovativo.

 Horace Andy fa sua in maniera eccezionale "Airbag", lo stesso non può dirsi di Kirsty Rock con "Paranoid Android".

 Un maggiore coraggio non avrebbe guastato: un’occasione mancata, ma non del tutto.

Radiodread vede gli Easy Star All-Stars tentare una coraggiosa cover reggae/dub di Ok Computer dei Radiohead. Pur con alcune riuscite splendide come "Airbag" e il trittico "Climbing Up The Wall", "No Surprises" e "Lucky", il disco non riesce a riprodurre completamente lo spirito dell'originale, soprattutto a causa di limitazioni vocali e di un approccio non sempre audace. Un buon lavoro ma con margini di miglioramento evidenti. Scopri la sfida reggae di Radiodread e ascolta l'originale sotto nuova luce!

 Nessuna nota viene lasciata sottintesa ed il senso del timing in ciascun brano è micrometrico.

 In questo il disco d’esordio di Brad Mehldau somiglia moltissimo all’opera prima di Bill Evans 'New jazz conceptions'.

Il disco "When I Fall In Love" segna il debutto energico e coeso del Mehldau-Rossy Trio, ponendo le basi della carriera di Brad Mehldau. La formazione spagnola apporta un tocco latino al jazz newyorkese, mentre Mehldau dimostra subito una tecnica matura e brilliante. L'album, con una scaletta di standard e un brano originale, è una testimonianza della loro crescente intesa e virtuosismo. Raro e prezioso, è un must per gli appassionati di jazz. Ascolta ora il debutto energico di Brad Mehldau e immergiti nel jazz d’autore!

 'Red Devil Dawn è sicuramente il lavoro della maturità per Eric Bachman.'

 Questo album dimostra pienamente come la tradizione del cantautorato americano non debba mai essere posta in secondo piano.

Red Devil Dawn, pubblicato nel 2003 da Eric Bachman con il progetto Crooked Fingers, è un album che esprime la maturità artistica del cantautore attraverso dieci brani caratterizzati da una strumentazione ricca e raffinata. L'uso di archi e tromba arricchisce la tensione emotiva, bilanciando momenti malinconici con altri più distesi. Tra i pezzi più significativi spiccano 'Big Darkness', 'Don’t Say A Word' e 'You Can Never Leave', veri esempi di folk-rock da camera. Un lavoro che celebra la tradizione del cantautorato americano con profondità e vitalità. Immergiti nell'intensità di Red Devil Dawn e scopri il meglio del cantautorato americano.

 Ballbreaker AC/DC Tribute Band, che ho avuto il piacere di ascoltare recentemente in un noto locale in provincia di Vicenza.

 Un saluto a tutti i rokkettari online!

La recensione presenta Ballbreaker, una tribute band vicentina dedicata agli AC/DC, apprezzata per la qualità delle loro esibizioni live. La band è consigliata agli appassionati di rock e cover band. Viene fornito anche il link al sito ufficiale per ulteriori informazioni. Ascolta Ballbreaker dal vivo e rivivi il mito AC/DC!

 "È forse il disco meno interessante e meno riuscito di tutta la loro carriera.",

 "Troppe idee e poca sostanza."

La recensione esprime una forte delusione per "So Divided", sesto album dei Trail Of Dead, ritenuto il meno interessante della loro carriera. La band abbandona l'energia noise a favore di melodie barocche e arrangiamenti pop, con risultati poco convincenti. Solo alcune tracce salvano l'album, mentre nel complesso si evidenzia una mancanza di impatto e coesione rispetto ai lavori passati. Ascolta con attenzione e decidi se vale la pena prima di acquistare!

 I Grant Lee Buffalo riescono a rileggere gli archetipi della canzone americana attraverso un prisma 'british touch' ispiratissimo.

 "Mighty Joe Moon" è composto da tredici gemme di calda, avvolgente intensità tra psichedelia e roots-rock.

Mighty Joe Moon rappresenta uno dei momenti migliori del rock americano anni '90, grazie al songwriting di Grant Lee Phillips e alla produzione di Paul Kimble. L'album fonde elementi di psichedelia, folk e rock con liriche profonde che raccontano tensioni sociali e personali. Ogni traccia sprigiona un'intensità unica, rendendo il disco una gemma intramontabile della discografia neo-tradizionalista americana. Ascolta Mighty Joe Moon e scopri il fascino autentico del rock americano anni '90!

 Jah Wobble, immenso bassista dotato di grande tecnica ed ancor più originalità ed inventiva.

 Un geniaccio (ed alla Trojan per averle straordinariamente raccolte).

L'antologia "I Could Have Been A Contender" celebra la lunga e influente carriera di Jah Wobble tra dub, post-punk, ambient e world music. Include brani storici con i P.I.L. e collaborazioni con artisti come Holgar Czuckay e Brian Eno. Il disco mostra l'originalità e la tecnica dell'immenso bassista senza clamori ma con grande classe. Un viaggio musicale che unisce sperimentazione e passione, raccolto con cura dalla Trojan Records. Unica assenza degna di nota è "Higher Than The Sun", ma non intacca il valore complessivo. Scopri ora l'antologia di Jah Wobble e immergiti nel suo sound unico!

 "Una fusione corale e musicale con la natura della giungla che portano alla realizzazione di un capolavoro di abilità tra compositore e sceneggiatura."

 "'On Earth As It Is In Heaven' - una traccia da brividi oltre ogni limite, cori celestiali, tamburi e flauti si girano su se stessi abbracciandosi in un vortice struggente e penetrante."

La recensione celebra la maestria di Ennio Morricone nella colonna sonora di The Mission, un film di grande impatto emotivo con interpretazioni strepitose di Robert De Niro e Jeremy Irons. La musica, che spazia da toni soavi a momenti intensi, si intreccia perfettamente con la trama e la natura, creando un'esperienza immersiva e commovente. Le tracce sono analizzate dettagliatamente, evidenziando la profonda fusione di strumenti e temi spirituali. Un capolavoro che lascia il segno. Ascolta ora la colonna sonora di The Mission e lasciati travolgere dalle emozioni di Morricone!

 Nella voce di James, risuona una secolare maledizione, la lacerazione di ferite che non trovano lenimento né conforto.

 Si può traghettare Napoli e i suoi umori nel futuro, forse, a trent'anni di distanza non tutto è perduto, forse...

L'album Napoli Centrale del 1975 fonde jazz, funk e musica napoletana in un potente racconto sonoro sulla vita dura e la rassegnazione a Napoli. James Senese e la sua band portano un messaggio di denuncia sociale attraverso un linguaggio musicale innovativo e verace, contestualizzando problemi di emigrazione, violenza e speranza. Un disco che trascende il tempo, dimostrando che si può innovare senza rinunciare alle proprie radici. Ascolta Napoli Centrale e scopri il jazz più autentico e impegnato della Napoli anni '70!

 Nella voce di James, risuona una secolare maledizione, la lacerazione di ferite che non trovano lenimento né conforto.

 Si può traghettare Napoli e i suoi umori nel futuro, forse, a trent'anni di distanza non tutto è perduto, forse...

L'album Napoli Centrale del 1975 fonde jazz, funk e musica napoletana in un potente racconto sonoro sulla vita dura e la rassegnazione a Napoli. James Senese e la sua band portano un messaggio di denuncia sociale attraverso un linguaggio musicale innovativo e verace, contestualizzando problemi di emigrazione, violenza e speranza. Un disco che trascende il tempo, dimostrando che si può innovare senza rinunciare alle proprie radici. Ascolta Napoli Centrale e scopri il jazz più autentico e impegnato della Napoli anni '70!

 "Perché non dovreste suonare nei Menomena? Perché dovremmo privarci di questa musica vestita di freschezza e novità?"

 "Un gran bel caos creativo con un po' di elettronica al posto giusto e mai invadente."

La recensione esalta l'album 'I Am The Fun Blame Monster' dei Menomena, evidenziandone la freschezza e l'originalità. L'autore sottolinea le influenze di band come Flaming Lips e Grandaddy, apprezzando il mix di elettronica, caos creativo e atmosfere suggestive. Viene lodata la capacità del trio di generare musica innovativa e coinvolgente, capace di emozionare e sorprendere. Ascolta ora Menomena e lasciati sorprendere dal loro innovativo indie rock!

 Il personaggio più sopravvalutato della storia.

 Un milione di persone a Wimbledon per delle canzoni che cambiano sempre ritmo, ombreggiatura vocale, tono, musica e strumenti.

La recensione offre un punto di vista molto ironico e provocatorio sull'album solista di Freddie Mercury, sottolineando la varietà musicale e il cambiamento continuo dei brani. L'autore esprime un'opinione personale critica ma con tono scherzoso e dissacrante. Nonostante ciò, il voto assegnato è nella media. Scopri tu stesso l'album e giudica la genialità di Freddie Mercury!

 Forse non avrà lo stesso pathos lirico del disco d’esordio, ma è comunque una conferma del talento reale e tangibile dei suoi autori.

 Lucio Battisti meets Thurston Moore? Possibly Maybe...

Il secondo album dei Blonde Redhead, 'Fake Can Be Just As Good', mostra un'evoluzione verso un sound più elettrico e compatto, con una forte presenza di chitarre e una voce espressiva. Pur perdendo un po' del pathos lirico del debutto, resta una conferma del talento del gruppo, inserito nel contesto influente della scena alternativa Newyorchese. L'opera si distingue per l'incontro tra rock e arte, tra influenza italiana e internazionalità. Scopri l'evoluzione sonora dei Blonde Redhead e lasciati conquistare dalla loro originale fusione musicale.

 "La musica è il vero pilastro sul quale si è sviluppato l'intero fenomeno cinematografico, ciò che del film sostituisce e costituisce la profondità."

 "Nella bellezza struggente e disperata di queste parole, nelle musiche che ora le travestono, ora le mettono in evidenza, c'è praticamente tutto: poesia, bellezza, immagine e suono."

La recensione esplora l'opera unica di Derek Jarman, "Blue", un film composto da un'unica immagine blu e una colonna sonora intensa. La musica e le voci narranti si fondono con il colore per creare un'esperienza sensoriale e poetica profonda. Il lavoro coinvolge artisti come Brian Eno e Coil, conferendo al film una dimensione emotiva e introspettiva rara. L'autore considera questa fusione tra suono, voce e immagine un capolavoro che trascende il cinema tradizionale. Scopri l’intensa esperienza audiovisiva di Blue di Derek Jarman, un capolavoro tra musica e arte visiva.

 "Il suono degli Oohlas è saldamente sorretto dalla coppia di chitarre elettriche di Eklund e della Stone."

 "Un ottimo album di musica, magari non nuova, tanto meno innovativa, ma dal gusto fresco e genuino."

L'album di debutto 'Best Stop Pop' dei The Oohlas si presenta come un solido lavoro indie-rock, con chitarre energiche e una produzione pulita. Richiama influenze di Pixies, Pavement e l'ex Everclear Greg Eklund guida il progetto insieme a Ollie Stone alla voce. Pur non essendo innovativo, è fresco e genuino, con diversi potenziali singoli radio-friendly. Rappresenta una valida proposta per chi cerca nuova musica americana con radici post-grunge ma accessibile. Ascolta ora 'Best Stop Pop' e scopri il fresco indie-rock dei The Oohlas!

 Violenza, nichilismo e desolazione non sono mete che si vuole raggiungere, ma il punto di partenza.

 Più reale di così si muore.

L'album 'Cop' degli Swans del 1984 si distingue per il suo suono pesante, spoglio e nichilista, capace di superare anche l'estremismo del metal tradizionale. Michael Gira incarna un'aggressività autentica e disperata, con testi che riflettono la dura realtà della vita proletaria e la lotta quotidiana per la sopravvivenza. Questa produzione ha influenzato band come Napalm Death e Neurosis e rappresenta il punto di partenza di uno stile musicale oscuro e crudele, che sarà poi evoluto nei lavori successivi con l'introduzione di nuovi elementi musicali e la voce di Jarboe. Ascolta ora 'Cop' degli Swans e immergiti nel loro mondo oscuro e potente.

 Un autentico masterpiece di melodic-rock moderno.

 Un Tempest in forma smagliante, in grado di irridere molti più giovani colleghi.

Il nuovo album degli Europe, Secret Society, conferma la rinascita della storica band svedese, proponendo un melodic rock moderno e di alta qualità. L'album è un perfetto mix tra tecnica raffinata e immediatezza, con performance straordinarie di Joey Tempest e John Norum. Diverse tracce si distinguono per atmosfere variegate e grande intensità emotiva. Un lavoro che rilancia con forza la band dopo il comeback del 2004. Ascolta Secret Society e riscopri il melodic rock degli Europe in forma smagliante!

 Se quest’anno trovi un disco più rock and roll di questo, ti faccio un pompino in Leicester Square.

 You can fuck my body, baby/ But please don’t fuck my mind.

L'album 1965 degli Afghan Whigs segna una svolta verso il soul e il blues, abbandonando l'aggressività rock dei lavori precedenti. Sebbene ricco di arrangiamenti sofisticati e passione vocale, il disco fatica a colpire profondamente, mostrando una patina di mainstream che ne indebolisce l'impatto. Alcuni brani si distinguono per classe e ispirazione, ma nel complesso il disco lascia un senso di incompiuto. L'opera resta comunque un interessante capitolo finale della band. Scopri l’ultimo viaggio musicale degli Afghan Whigs nel 1965, tra soul e rock!