"‚Ritual De Lo Habitual‘ è da ascrivere alle pietre miliari anche per questo."

 "‚Three Days‘ è la ‚Stairway To Heaven‘ del gruppo losangelino, epitome dello stile e dell’estetica di Jane."

La recensione celebra Ritual De Lo Habitual come un capolavoro che segna la naturale evoluzione dei Jane's Addiction. L'album si distingue per la sua energia solare, le influenze latine e la miscela innovativa di rock, funk e psichedelia. Le tracce principali, come 'Three Days' e 'Then She Did', evidenziano una profondità compositiva e lirica rara. Inoltre, l'opera emerge come simbolo culturale di un'epoca di fermenti sociali e musicali negli Usa, legata anche alla nascita del festival Lollapalooza. Scopri l'album che ha definito un'era del rock alternativo!

 "Gone completely beyond."

 "Un disco a due facce, specchio diretto della personalità schizoide dei suoi autori."

La recensione esalta l'album Meek Warrior degli Akron/Family, evidenziandone la perfetta fusione di folk e sperimentazione. Il disco presenta due anime distinte ma complementari: un lato folk radicato con influenze orientali e un lato rumorista imprevedibile e selvaggio. Le tracce Blessing Force e The Rider (Dolphin Song) sono descritte come momenti particolarmente intensi e affascinanti. L'opera è indicata per chi apprezza sonorità controcorrente e composizioni non convenzionali. Scopri il viaggio sonoro unico di Meek Warrior, immergiti nel folk sperimentale degli Akron/Family!

 Il sound industriale figlio dei Throbbing Gristle sposava il sensazionalismo oscuro del neo-gothic, producendo un magma di evocazioni musicali più simili a un rituale demoniaco che a una ballata rock.

 La voce di David Tibet ghigna inquieta, trascinando l'ascoltatore in una buia segreta popolata di ectoplasmi settecenteschi e affrescata come una basilica satanica.

Nature Unveiled di Current 93, uscito nel 1984, è un album cult che ha segnato la scena industrial post-punk con sonorità oscuramente rituali e sperimentazioni esoteriche. Con due suite lunghe, il progetto di David Tibet intreccia voce ipnotica e atmosfere neo-gothic, creando un rituale musicale carico di suggestioni metafisiche e magiche. Sebbene oggi possa apparire un po' prolisso, rimane un caposaldo per chi cerca suoni alternativi e profondi. Ascolta Nature Unveiled e immergiti nell'oscura magia di Current 93.

 Leone di Lernia sia stato, inconsapevolmente, l’ultimo vero punk italiano: the Great Pop ‘n’ Dance Swindle.

 Tutti i pezzi erano parodie, fra il volgare e l’id iota, del pop dell’epoca, con traslazione dell’inglese originale in dialetto pugliese/tranese.

La recensione celebra 'Disco Hauz' di Leone Di Lernia come un'opera irriverente e iconica, capace di trasformare hit internazionali in parodie in dialetto pugliese. L'autore sottolinea come questo lavoro, pur nato in un contesto musicale complicato e poco ispirato degli anni '90, rappresenti una forma di ribellione e satira, definendo Leone di Lernia come l'ultimo vero punk italiano. Un invito a riscoprire queste tracce ormai fuori commercio, simbolo di un'epoca e di una cultura alternativa italiana. Ascolta ora Disco Hauz e scopri il lato punk e ironico degli anni '90 italiani!

 L'album corrisponde ad una fase difficile della vita di Sting, densa di eventi luttuosi e traumatici.

 L'interpretazione di Sting, e soprattutto quella dei jazzisti che lo accompagnano, riesce a rendere non sgradevoli anche le tracce meno ispirate.

The Soul Cages è un album di Sting che affronta tematiche personali e dolorose con grande intensità emotiva. La musica, arricchita dalla presenza di eccellenti musicisti jazz e influenze celtiche, risulta raffinata e ben eseguita. Nonostante qualche traccia meno ispirata, l'album si distingue per brani memorabili come "Island Of Souls" e "The Wild Wild Sea". Una prova d'artista che merita una rivalutazione e che esprime tutta la complessità di Sting. Scopri l'intensa e raffinata esperienza musicale di The Soul Cages, un capolavoro dimenticato di Sting.

 L'album comincia a perseguitarmi.

 Quello che Wyatt pensa e compone come il suo album più duro e politico, finisce per esaltare le sue indiscusse doti di compositore e cantante.

Old Rottenhat è l'unico album ufficiale di Robert Wyatt negli anni Ottanta, un'opera intensa e politica che riflette il malessere dell'epoca Thatcher e Reagan. Con arrangiamenti essenziali e una voce ipnotica, Wyatt crea composizioni eteree che fondono denuncia sociale e raffinata musica. L'album, pur duro nei temi, emoziona e avvolge l'ascoltatore in un universo sonoro unico e suggestivo. Scopri l'intensità politica e musicale di Old Rottenhat, un album da non perdere.

 Nel loro assalto fonico si trovava unicamente la prerogativa di essere il più veloci e pesanti possibile.

 Un disco che si lascia ascoltare, difficilmente appetibile da chi si sollazza con "Ride The Lightning".

La recensione analizza l'album di debutto dei Razor, un gruppo canadese di thrash metal anni '80 con sonorità semplici e aggressive. Sebbene non abbia raggiunto la fama delle grandi band nordamericane, l'album presenta momenti vivaci di speed metal grezzo e sincero. Criticato per un sound ancora in via di definizione e per una scrittura non sempre originale, il disco resta comunque un simbolo della scena underground dell'epoca e anticipa sviluppi futuri più convincenti. Scopri il thrash canadese anni '80 con Razor e il loro Executioner's Song!

 "Le radici dei Califone stanno nella musica folk dell’America profonda, un passato ingombrante eppure indispensabile."

 "'Roots & Crowns' è uno di quei dischi che non mettereste mai nelle vostre liste dei 'preferiti' e che vorrete condividere con meno persone possibili, perché sono troppo intimi e si portano dentro un pezzo dei vostri ricordi."

La recensione collega l'album 'Roots and Crowns' dei Califone con il romanzo 'Gli Angeli Ribelli' di Robert Davies, mettendo in luce l'intenso legame tra radici musicali folk e sperimentazione sonora. L'autore descrive un'esperienza d'ascolto intima e coinvolgente, evidenziando la ricchezza strumentale e l'atmosfera unica del disco. L'album è valutato come un'opera originale, che sfida i canoni tradizionali e si caratterizza per la profondità emotiva e la complessità artistica. Ascolta 'Roots and Crowns' e scopri un viaggio musicale unico tra folk e sperimentazione.

 Painkiller rappresenta il picco raggiunto dal heavy metal come genere purissimo.

 Halford raggiunge acuti altissimi, quasi da King Diamond.

Painkiller di Judas Priest è considerato il picco massimo del heavy metal puro. L'album è caratterizzato da grande violenza musicale e potenza, con performance di drumming impressionanti di Scott Travis e acuti vocali di Halford. Le tracce Metal Meltdown, Between Hammer and Anvil e A Touch of Evil evidenziano riff pesantissimi e assoli coinvolgenti. Un classico immortale per gli amanti del genere. Ascolta ora Painkiller e vivi il massimo dell'heavy metal puro!

 Svincolati dal pregiudizio per cui la musica andina è solo ed esclusivamente noiosa, si può finalmente ascoltare questo disco degli Inti Illimani: un ottimo disco.

 La mestizia si lega alla speranza in modo davvero suggestivo e in soccorso a questi due sentimenti viene la gran quantità di strumenti della tradizione cilena.

La recensione celebra l'album 'La Nueva Cancion Chilena' degli Inti Illimani come un'opera musicale significativa e profonda, che va oltre gli stereotipi sulla musica andina. Pubblicato nel 1974, il disco coniuga mestizia e speranza, riflettendo il contesto storico del golpe cileno. L'uso di strumenti tradizionali e le voci coinvolgenti rendono l'album unico, nonostante la sua fama sia spesso limitata al brano finale 'El pueblo unido'. Alla fine, il disco emerge come un grande classico con un valore artistico e politico che resiste nel tempo. Ascolta ora 'La Nueva Cancion Chilena' e scopri la forza della musica e della storia.

 La ricetta dei Little Feat è un miscuglio di blues, gospel, southern rock, cajun, jazz, country posta intellettualmente al centro del triangolo Los Angeles – New Orleans – Memphis.

 Una raccolta eccellente per avvicinarsi al gruppo, solo come viatico verso i più densi e significativi album dei grandi Little Feat di Lowell George.

Questa recensione racconta la scoperta e l'apprezzamento dell'antologia 'As Time Goes By' dei Little Feat, una band californiana unica nel panorama degli anni '70. Il disco rappresenta un mix raffinato di blues, southern rock, jazz e country, impreziosito da una copertina artistica di Neon Park. La raccolta è considerata un ottimo punto di partenza per chi voglia entrare nell'universo musicale di questa formazione leggendaria, capitanata da Lowell George. Ascolta l'antologia e immergiti nel sound unico dei Little Feat!

 "Einstein On The Beach, nella versione "rape mix" suona come un perfetto electro-beat molto "intellettualizzato" impreziosito dalla mescolanza con campionamenti dalla musica classica."

 "Il mini-cd 'Wargasm' proietta virtualmente le sonorità hard-beat ed electro made in Italy sul fronte internazionale, con talento già da ora trasparente."

Wargasm è il secondo lavoro di Templebeat, un mini-cd prodotto da Paolo Favati che unisce electro-beat e sperimentazione ispirata a Philip Glass. Il duo trevigiano si sviluppa nel contesto nord-est italiano con una proposta musicale densa di riferimenti culturali e innovazioni sonore. La traccia 'I Wanna Be An Erotic Cult Hero' mostra l’influenza synth pop e l’auto-ironia del progetto. Una produzione italiana di qualità, capace di proiettarsi a livello internazionale. Ascolta Wargasm e scopri l’electro-beat innovativo made in Italy!

 Painkiller rappresenta il picco raggiunto dal heavy metal come genere purissimo.

 Il miglior disco heavy 'puro' mai concepito.

Painkiller rappresenta il massimo livello mai raggiunto dall'heavy metal puro. L'album si distingue per la potenza del drumming di Scott Travis, la voce acutissima di Rob Halford e riff taglienti. Considerato un capolavoro del metal, ha segnato una pietra miliare del genere, con brani memorabili come la title track e Metal Meltdown. Dopo questo lavoro, Judas Priest ha perso la sua essenza originaria, sottolineando l'importanza storica di Painkiller. Ascolta Painkiller e scopri l'apice dell'heavy metal puro!

 "Come Dorian Gray, dalla musica alla vita: una primavera di eccessi!"

 "Il futuro Duca Bianco dà grandissima prova di maturazione nell’unire falsetti, bassi e recitazione."

La recensione celebra Aladdin Sane come un capolavoro essenziale nella discografia di David Bowie e nella storia del pop-rock. Caratterizzato da sonorità più dure e testi maturi, l'album riflette l'influenza dell'America e nuove sperimentazioni artistiche. È lodato il lavoro del pianista Mike Garson e la capacità di Bowie di fondere falsetti e recitazione. La copertina con il fulmine è un simbolo memorabile, mentre brani come "Time" e "The Jean Genie" rappresentano la maturità sonora e tematica dell'artista. Immergiti nell'universo di Bowie con Aladdin Sane e scopri la sua rivoluzione sonora!

 Disco di atmosfere rarefatte e delicate, superbamente orchestrate nella minimale semplicità della coppia chitarra/basso.

 EP ben fatto, mezz'ora ben trascorsa. Un gruppo interessante, che interessantemente mostra un interessante modo di porsi innovativamente di fronte al post-rock.

L'EP di East Of The Wall rappresenta un'interessante evoluzione dal progetto Postman Syndrome, con un sound post-rock raffinato e atmosfere rarefatte. Pur non raggiungendo l'impatto di capolavori precedenti, il disco dimostra tecnica e originalità, con ottime influenze e sonorità melodiche delicate. Particolarmente apprezzate le tracce finali, che fondono contaminazioni acustiche e distorsioni in un mix coinvolgente. Un progetto consigliato a chi cerca un post-rock innovativo e curato. Ascolta l'EP degli East Of The Wall e scopri il loro sound unico.

 Musica malconcia, stonatina e cagionevole come la voce del cantante che sembra uscire, dignitosamente effeminata, dal dietro le quinte del rocky horror picture eccetera.

 Puro e sano entertainment ironico-batcave, molto più godibile in un localino uso a certe “carnevalate darche” che tra le mura domestiche.

La recensione definisce la colonna sonora di Cinema Strange come un lavoro ironico e sperimentale, ma segnato da un dilettantismo evidente e una voce poco convincente. L'album sembra più adatto a un pubblico di nicchia e a contesti di intrattenimento underground, risultando però difficile da apprezzare in ambito domestico. I riferimenti vanno dalla new wave a icone teatrali, però l'esecuzione non riesce a reggere il confronto. Scopri la colonna sonora più irriverente e sperimentale della scena batcave!

 Stanare i fantasmi dalla mente umana, costringerli a lasciare i loro nascondigli più oscuri per uscire allo scoperto.

 Con Leonard Cohen ne vale sempre la pena.

La recensione esplora con profondità l'album 'Songs Of Love And Hate' di Leonard Cohen, considerato un viaggio oscuro e intimo nella mente umana. Con testi intensi e musica essenziale, Cohen scava nella disperazione e nelle complicazioni dell'amore, offrendo un capolavoro poetico unico. L'autore sottolinea la capacità di Cohen di rappresentare i fantasmi interiori con sincerità e realismo. Un disco altamente consigliato a chi apprezza testi densi e musica di grande introspezione. Scopri il lato oscuro e poetico di Leonard Cohen, ascolta subito l'album!

 Cazzo che disco!

 Quanno manno fatto senti sto disco che è stato l'amico mio... scoppia er palazzo!

La recensione traduce un grande entusiasmo per l'album Fear of the Dark di Iron Maiden, evidenziandone la potente energia, le tracce indimenticabili e la tecnica degli artisti. L'autore racconta il proprio legame personale con il disco, sottolineando la sua importanza musicale e l'impatto emotivo. Il tono è caloroso e spontaneo, con apprezzamenti per la band e brani specifici come "Be Quick or Be Dead" e "Wasting Love". Ascolta Fear of the Dark e scopri tutta la potenza di Iron Maiden!

 Lovett è un cantautore che sembra di un altro tempo.

 'Pontiac' è un calcio in culo a tutti gli stereotipi clowneschi sui cowboy.

La recensione celebra 'Pontiac' di Lyle Lovett come un capolavoro della musica popolare americana, definendolo un album sofisticato e lontano dagli stereotipi del country commerciale. Il disco fonde country, jazz, gospel e folk con testi profondi e coinvolgenti. Brani come 'Simple Song' e 'Pontiac' mostrano maturità emotiva e una voce calda e distintiva. Lyle Lovett emerge come un cantautore autentico, affascinante e fuori dal tempo. Ascolta 'Pontiac' e lasciati emozionare dalla raffinata voce di Lyle Lovett.

 "L'aggettivo più idoneo a descrivere il sound della band è 'orchestrale'."

 "'Sunday Tongue' è semplicemente deliziosa, un perfetto esempio di pop song malinconica ma non troppo."

Joined Up Talking rappresenta il tentativo dei My Life Story di superare l'ombra del britpop dominato da Oasis e Blur con un sound orchestrale raffinato ma distante dagli stereotipi dell'epoca. Il disco fonde arrangiamenti sinfonici anni '60 e melodie pop anni '80, con alcuni brani di spicco come 'If You Can't Live Without Me Then Why Aren't You Dead Yet'. Nonostante qualche episodio meno ispirato, l'album offre diverse tracce apprezzabili per un ascolto disimpegnato. Scopri il sound orchestrale unico dei My Life Story con l’ascolto di Joined Up Talking!