Una cavalcata incessante e mastodontica, un assalto sonico e democratico alla luce, una gioiosa marcia dionisiaca.

 Un tassello preziosissimo per chi ama la musica dove avanguardia e grezzo underground si fondono in una musica fantastica.

La recensione celebra 'Die Donnergoetter' di Rhys Chatham come un capolavoro che unisce minimalismo, noise e rock con risultati straordinari. L'album, ristampato dall'etichetta Table Of Elements, ripercorre composizioni dal 1977 al 1986 ricche di energia e innovazione, influenzando scene e artisti come Sonic Youth. Le tracce per chitarra e fiati si distinguono per la loro intensità e perfezione tecnica, rendendo questo disco un tassello fondamentale della musica d’avanguardia. Ascolta subito questo capolavoro di musica sperimentale e scopri l’unione perfetta tra minimalismo e rock.

 Mozart in bilico tra orgoglio e commozione affida i suoi quartetti all’amico Haydn come un padre i suoi figli nel gran mondo.

 Il Mozart solare del K 458 lascia spazio al Mozart agitato e disperato del K 421, con un pathos quasi beethoveniano.

La recensione esplora i due celebri quartetti per archi di Mozart, K 458 e K 421, evidenziandone la profondità emotiva e la complessità tematica. Si sottolinea il contrasto tra la leggerezza festosa del K 458 e la tensione drammatica del K 421, con riferimenti al rapporto con Haydn e l'influenza su Beethoven. L'esecuzione del Quartetto Alban Berg è lodata per la sua impeccabilità e modernità. Un'analisi ricca di passione e rispetto per questi capolavori della musica da camera. Ascolta ora i quartetti K 458 e K 421 per scoprire l'anima profonda di Mozart.

 Furia hardcore dall'Arizona, ma è un bluff: orecchie attente sentono 'Big House' e capiscono che nel profondo dei loro cervelli annebbiati pulsa la Tradizione.

 Indicare una 'canzone' più veloce&feroce di 'Foreing Lawns' è un obbligo per eventuali commenti.

L'EP 'In A Car' dei Meat Puppets, pubblicato nel 1981, è un concentrato di hardcore veloce e feroce, ma con radici profonde nella tradizione punk. Con cinque brani in poco più di cinque minuti, anticipa e prepara la scena per 'Meat Puppets II'. In particolare, la traccia 'Foreing Lawns' è segnalata come un punto di forza imbattibile in velocità e intensità. Scopri l'energia grezza dei Meat Puppets con 'In A Car' e immergiti nella radice hardcore punk.

 Il tocco di John Williams è nitido ed essenziale, con un virtuosismo limitato allo stretto necessario.

 Quando a circondarti è l'essenza stessa della musica, c'è per caso bisogno di effetti speciali?

La recensione esplora le Suites per liuto di Johann Sebastian Bach evidenziandone la rara qualità e l'antico fascino dello strumento. Viene valorizzata l'esecuzione nitida e sobria di John Williams, che rende giustizia a queste composizioni barocche spesso adattate da altri strumenti. La riflessione sul declino del liuto e la sua sostituzione con la chitarra classica offre una prospettiva storica dettagliata. L'autore conclude sottolineando come, nonostante la semplicità dello strumento, l'ascolto risulti un'esperienza profonda e autentica. Scopri l'eleganza senza tempo delle Suites per liuto di Bach con questa esecuzione unica.

 Falstaff, l’ultima opera verdiana, si chiude così, sulla scena... Tutto nel mondo è burla.

 Verdi riesce difficile credere che l’autore del Falstaff sia lo stesso del Rigoletto, se non impossibile.

La recensione celebra Falstaff e Otello, le ultime due opere di Giuseppe Verdi, sottolineandone la profondità artistica e la capacità innovativa di un maestro maturo. L'autore riflette sul rapporto tra Verdi e Boito e sull'importanza di Ricordi nel far nascere questi capolavori. Viene messa in luce la differenza tra le opere precedenti e la freschezza dei due lavori finali che combinano serietà e ironia in modo inedito. Consigliate due edizioni storiche di riferimento. Scopri la genialità di Verdi ascoltando Falstaff e Otello, due capolavori intramontabili.

 E tu che sbocchi lavorativi NON hai?

 Dammi Mark Sandman o Leonard Cohen, ora !!!!!!!!!!!!!!

La recensione è un attacco ironico e caustico all'album di Oasis "What's The Story Morning Glory?" e al contesto culturale che lo circonda. L'autore usa toni sarcastici per commentare stereotipi e perplessità personali verso la musica e le influenze artistiche citate, esprimendo insoddisfazione e critica verso l'opera e il panorama musicale. Scopri una recensione fuori dagli schemi di un classico degli anni '90!

 Dodici belle canzoni e una voce senza tempo. Fine.

 La sua voce, sempre vigorosa e seducente, in alcuni momenti sembra avere meno degli effettivi 60 anni di vita.

Twelve è un disco di cover di Patti Smith, che interpreta con forza e intensità brani di artisti storici come Hendrix, Dylan e Nirvana. L'album, semplice ma affascinante, mette in mostra la sua voce senza tempo, supportata da collaboratori di rilievo. Un lavoro apprezzabile soprattutto dai fan e da chi ama l'energia autentica del rock. Pur non cercando sperimentazioni complesse, Twelve offre un'esperienza emotiva sincera e potente. Ascolta Twelve e lasciati coinvolgere dalla voce inconfondibile di Patti Smith!

 Il lisolo cui allude il titolo è un particolare e velenoso disinfettante, quasi il modo di una mente malata di suturare le lancinanti ferite inferte dalle sue spirali chitarristiche.

 Questa fanfara mortuaria di rumore estremistico originata da un branco di perdenti ubriaconi e ignoranti, era davvero perfetta per costruire un incubo tra i più affascinanti all'inizio degli anni Novanta.

Lysol è l'ultimo album dei Melvins prima del passaggio al mercato major, un disco complesso e denso di sperimentazioni sonore. L'album fonde metal minimalista e influenze di band come Black Sabbath e Flipper, dando vita a un suono oscuro e ossessivo. Nonostante la difficoltà d'ascolto, Lysol è un capolavoro che ha contribuito a definire la scena underground degli anni '90. La recensione ne sottolinea l'impatto e l'originalità, paragonandolo a un quadro di Francis Bacon per la sua intensità emotiva. Ascolta Lysol e scopri il lato oscuro e sperimentale del metal underground.

 È una sensuale miscela che sembra quasi librare libera e passionalmente avvolge fino allo spasimo.

 La voce della Slick quasi sussurrata, è l’ideale introduzione ad un universo sonoro dolcissimo e personalissimo.

La recensione presenta "Manhole", il primo album solista di Grace Slick, come un'opera raffinata e sperimentale che si distingue dal rock tradizionale. L'album mescola atmosfere jazz, blues e psichedelia, offrendo una voce intensa e accattivante. Brani come "Jai" e la suite "Manhole" coinvolgono con le loro sfumature emotive e musicali. L'autore evidenzia anche la personalità ribelle e poliedrica di Grace e la copertina, un autoritratto dell'artista. Ascolta Manhole e scopri la voce passionale di Grace Slick oggi stesso!

 Un suono, il suo, divino, scuro ma solare, criptico ma intellegibile, carsico da apparire con la sua potenza improvviso.

 Grazie Slava per i tuoi ricchi regali.. Il tuo transito terrestre e musicale mai verrà dimenticato.

La recensione celebra Mstislav Rostropovich come uno dei più grandi violoncellisti di tutti i tempi, il cui suono unico e profondamente espressivo ha segnato un'epoca. L'autore esalta la sua interpretazione delle Suite per violoncello solo di Bach, definendola ineguagliabile e carica di emozione. Viene ricordato anche il suo impegno civile e il simbolico concerto di Berlino. Un tributo intenso e personale a un gigante della musica. Scopri l'arte unica di Rostropovich nelle Suite di Bach, un viaggio musicale impareggiabile.

 I nostri Other Half rappresentano la categoria "Gruppi con le Palle".

 In pratica l'ABC di ogni buon orgasmo rock.

L'album omonimo del gruppo The Other Half, pubblicato nel 1968, è una pietra miliare del garage rock americano. Con chitarre fuzzate, ritmi incalzanti e atmosfere psichedeliche, incarna l'energia primordiale e la lasciva sensualità tipica della controcultura dell'epoca. Le tracce spiccano per potenza e autenticità, rendendo questo disco un cult imprescindibile per gli appassionati di rock vintage. Ascolta ora 'The Other Half' e riscopri il rock autentico degli anni '60!

 La voce tremula e spesso dissonante di Oberst sembra quella di un turbato convalescente che gira a piedi scalzi per le stanze della propria casa.

 Fevers And Mirrors è il disco più misteriosamente seducente del giovane americano.

Fevers and Mirrors di Bright Eyes è un album folk oscuro e ipnotico che riflette le inquietudini dell'adolescenza e il passaggio al mondo adulto. Conor Oberst, con la sua voce tremula e pentita, costruisce un concept album coerente e seducente, dove atmosfere claustrofobiche e strumenti lo-fi si fondono a testi profondi. Il disco si distingue per la sua intensità emotiva e maturità compositiva, anticipando le evoluzioni future del giovane artista. Un ascolto imprescindibile per gli appassionati di musica indie e folk. Ascolta Fevers and Mirrors e immergiti nelle atmosfere intense di Bright Eyes.

 Il disco del 2004 s’impone piuttosto come entità diffondente ed il suo autore s’elegge cesellatore di morbide celebrazioni pop-folk.

 Le melodie spalancano visioni di toccante dolcezza. E tutto questo come se non ce ne fosse alcun bisogno.

L'album 'To Quote a Bromide' di Humpty Dumpty segna un cambio di rotta verso un folk-pop intimo e delicato, pieno di atmosfere notturne e arrangiamenti raffinati. L'autore cesella canzoni magiche, sospese tra imperfezione low-fi e grazia classicheggiante. Tra le tracce più memorabili emergono 'That sweet bosom' e 'Tomorrow to today', pietre miliari di una ispirazione pura e bucolica. Un capolavoro cristallino che coniuga semplicità e profondità emotiva. Ascolta ora 'To Quote a Bromide' e lasciati trasportare dalla magia di Humpty Dumpty.

 "Un collage rumoristico di ventuno minuti in cui voci, cori, musiche e un chiacchiericcio di sottofondo si vanno a mescolare senza un apparente filo conduttore."

 "Un lodevole tentativo di cambiare le carte in tavola e portare una ventata d'aria fresca, un lavoro che non cambierà certo la vostra vita, ma che potrebbe portarvi alla follia."

In Menstrual Night è un album sperimentale di Current 93 che tenta, non sempre con successo, di esplorare nuove sonorità. Abbandona le atmosfere oppressive dei lavori precedenti per una forma più minimale e rarefatta. L'album è composto da due lunghi brani rumoristici e da un pezzo noise più energico. Pur non essendo un lavoro di facile ascolto, rappresenta un curioso esperimento all'interno della discografia della band. La recensione mette in luce le collaborazioni e l'approccio artistico, suggerendo che l'album funge più da pausa riflessiva che da opera rivoluzionaria. Scopri l'inquietante viaggio sonoro di Current 93 in In Menstrual Night!

 Le Slits sono semplicemente la prima band punk formata interamente da ragazze, e che ragazze...

 La loro musica è mossa da un'incredibile urgenza espressiva e da un approccio squisitamente genuino e menefreghista, quasi ingenuo.

Le Slits, pionieri del punk femminile londinese, pubblicano nel 1979 'Cut', un album che fonde punk, reggae e dub con un'energia unica. Prodotto da Dennis Bovell per Island Records, è un gioiello di spensieratezza, protesta e sonorità innovative. Con la loro grinta genuina e un approccio menefreghista, le Slits lanciano un messaggio ancora attuale, confermandosi tra le band più influenti della scena post-punk. Ascolta ora 'Cut' delle Slits e immergiti nella forza rivoluzionaria del punk femminile.

 Drums Of Death è un disco bastardo: potrebbe essere ibrido ed invece è bastardo.

 Il bicchiere è mezzo vuoto e mezzo pieno: molto trovate sono spettacolari e divertentissime, ma altrettanti sono i peccati sparsi per l'album.

Drums of Death unisce il talento elettronico di Dj Spooky con la potenza della batteria di Dave Lombardo in un album eclettico e sperimentale. La presenza di artisti come Vernon Reid e Chuck D arricchisce l'opera, che alterna momenti di grande ispirazione a cadute di tono non trascurabili. L'album esplora vari generi, dal hip-hop al funk-rock, ma risulta a tratti discontinuo e controverso. Nel complesso, un lavoro che affascina ma non convince pienamente. Scopri un album unico che fonde ritmi potenti ed elettronica sperimentale!

 Un mix d'elettronica e strumentazione su cui si affaccia una voce sussurrata.

 Il lavoro delle Midaircondo è in definitiva, un piccolo gioiellino tutto da godere.

La recensione esalta l'ascolto intimo e immersivo di Shopping for Images, album del trio norvegese Midaircondo. La musica è definita delicata, minimalista ed evocativa, con richiami alla cantante Bjork ma con un calore più domestico. I brani sono descritti come piccole gemme che creano atmosfere sussurrate e affascinanti, capaci di ammaliare l'ascoltatore con un'elettronica soffice e strumenti live. Ascolta Shopping for Images per un viaggio musicale intimo e unico.

 Pussy Galore fu probabilmente una delle migliori in quella decade a sezionare, squartare e decomporre il cadavere del rock.

 Dial M for Motherfucker forgia una sagoma garage futurista, mutante e allucinante.

La recensione celebra Dial "M" For Motherfucker di Pussy Galore come un lavoro seminale che unisce punk garage, blues primordiale e avanguardia rumorista in un mix esplosivo e genuino. L'album è descritto come un equilibrio perfetto tra brutalità sonora e immaginario crudo legato agli anni Ottanta. L'influenza esercitata dalla band su generi successivi viene sottolineata con entusiasmo e rispetto per il contesto alternativo e rivoluzionario. Un'opera chiave per comprendere le derivazioni noise e garage del rock. Ascolta Dial "M" For Motherfucker e immergiti nel rock più autentico degli anni '80!

 La musica ci deride, e infatti è questa l'impressione che si ha con 'When All The Laughter Has Gone'.

 E’ musica minimalistica, non è possibile ascoltarla distrattamente o come sottofondo.

La recensione descrive l'album di debutto dei Dolorian come un'opera unica che unisce doom metal, black metal e ambient in maniera personale e intensa. Caratterizzato da atmosfere cupe e una musica minimalista che richiede ascolto attento, l'album trasmette forti sensazioni di dolore, derisione e angoscia. Le tracce si sviluppano con cambi di tempo imprevedibili e arrangiamenti sofisticati senza assoli, offrendo un'esperienza sonora coinvolgente e profonda. Ascolta 'When All the Laughter Has Gone' e immergiti in un viaggio sonoro unico e oscuro.

 "Un disco pretenzioso e fasullo che inscena un teatrino dell'orrido."

 "La delicata e digitale 'Moan' lascia più che piacevolmente sorpresi."

La recensione analizza il doppio album di debutto di Trentemøller, sottolineandone sia le virtù che le debolezze. Nonostante alcune tracce ritenute prevedibili o poco convincenti, risalta la qualità di brani come "Moan" e "Take Me Into Your Skin". Il lavoro si distingue per una lunga durata e un sound elettronico minimale, ipnotico e profondo. Il giudizio è complessivamente equilibrato, riconoscendo i limiti ma anche le potenzialità del giovane artista danese. Scopri il viaggio sonoro di Trentemøller e valuta tu stesso questo debutto elettronico.