La campanella ha trasmesso la sua idea di 'virtuosismo' come qualcosa fatto per giocare prima che per stupire.

 Un viaggio in un universo sonoro cangiante, dal suono pastoso e caldo di Costagliola, a quello cristallino di Buccarella.

La recensione riflette sulle Settimane Lisztiane, un evento musicale a Albano e Tivoli che ha celebrato Liszt e altri compositori come Mozart, Schumann e Paganini. Diverse interpretazioni degli artisti hanno offerto un caleidoscopio di suoni e approcci, dal virtuosismo ludico alle emozioni più intime. Non mancano osservazioni critiche ma l'atmosfera e la qualità musicale rendono l'evento memorabile. Un viaggio tra musica e storie, in luoghi dal fascino medievale. Scopri le sfaccettature delle Settimane Lisztiane, ascolta la musica che ha ispirato Albano e Tivoli!

 Una chitarra acustica limpidissima, accarezzata con un virtuosismo mai fine a se stesso.

 Un disco di cristalli questo, e come tale, da maneggiare col cuore.

Il secondo album di Bruce Cockburn, 'High Winds White Sky', emerge come un delicato omaggio alla natura e all'introspezione. La chitarra acustica e la voce si fondono per creare atmosfere sospese, ricche di poesia. Brani come la title track e 'Love Song' mostrano virtuosismo e autenticità emotiva. Il disco segna un momento di purezza creativa prima di un’evoluzione verso temi sociali più marcati. Ascolta 'High Winds White Sky' e immergiti nella poesia acustica di Bruce Cockburn.

 "THE CLOSET, morbosa e malata; LESS OF ME, delirante e nevrotica; MY EYES, isterica e disadattata."

 "James Chance svolge il ruolo di guardiano della soglia: fa il regista e controlla magnificamente la selvaggia depravazione di Lydia Lunch."

L'EP 'Pre Teen-Age Jesus' rappresenta la nascita della scena No Wave a New York negli anni '70, unendo jazz, punk e sperimentazione sonora. James Chance e Lydia Lunch vi raccontano un mondo di angoscia urbana con suoni estremi e testi lirici. L'opera è un documento imprescindibile per gli amanti della musica d'avanguardia e della cultura underground metropolitana. Ascolta l'EP cult che ha dato vita alla No Wave e immergiti nell'angoscia sonora degli anni '70!

 Una partitura molto piacevole e divertente... che ricorda non solo la musica di Gershwin, ma forse ancora di più quella di Bernstein.

 Rocambolesco il finale, con timpani in fortissimo, che si sono guadagnati un grande applauso alla fine della sinfonia per la difficoltà della loro parte.

La recensione celebra il concerto dedicato a Dimitri Shostakovich tenutosi a Milano dall’Orchestra Verdi, diretta da Vladimir Jurowski. Sono evidenziate le qualità delle opere eseguite, dai richiami jazzistici alla complessità del violino e della Sinfonia VI, con un particolare focus sulla ricchezza degli strumenti e l'interpretazione appassionata. Il pubblico ha accolto con entusiasmo l’evento, apprezzando la valorizzazione del repertorio novecentesco. Ascolta il repertorio di Shostakovich e scopri la musica del '900 con l’Orchestra Verdi di Milano!

 "Un magma rossastro e disordinato che a distanza muta tunica e si rapprende fino a formare un'unità ipnotica."

 "Fra post-rock e folk, rumorismo ed ambient, sempre ineffabile e pervaso di un'aura sacra e misterica."

La recensione celebra 'Homb' dei Cerberus Shoal come un capolavoro di post-rock e folk, caratterizzato da un'atmosfera misterica e sacra. Il lavoro unisce paesaggi sonori oscuri, ambientazioni elettroniche e strumenti acustici, creando un'esperienza ipnotica e coinvolgente. Il commento esalta la cura degli arrangiamenti e la progressione musicale fluida e profonda dell'album. La musica evoca sensazioni di antico e sacro, con un forte carattere evocativo e meditativo. Ascolta 'Homb' dei Cerberus Shoal e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 "Ironica, un po' psichedelica, un po' omaggio all'easy listening anni '60, un po' magica. Totalmente pop."

 "Non c'è un suono sgraziato in tutto il disco: è tutto perfetto, un po' circolare, ma perfetto."

Tower Of Love è il debutto di Jim Noir, giovane musicista inglese che unisce con ironia e maestria sonorità pop anni '60, psichedelia e tocchi elettronici moderni. Il disco si distingue per arrangiamenti curati, testi semplici ma efficaci e melodie che rimangono impresse, seppur con qualche momento meno brillante. Un lavoro consigliato agli amanti della pop music nostalgica e creativa, capace di evocare atmosfere Beatlesiane senza risultare un semplice omaggio. Ascolta Tower Of Love di Jim Noir e immergiti nel pop tra nostalgia e ironia!

 "Immaginate Hank Williams, Robert Johnson, Jerry Lee Lewis... in una persona sola e comincerete ad avere l’idea."

 "Un album in perfetto equilibrio fra demenza e schizofrenia, dove la follia musicale di Adkins emerge in ogni nota."

La recensione racconta l'incredibile carriera di Hasil Adkins, icona rockabilly outsider, noto per la sua musica caotica e tematiche fuori dagli schemi. "Out To Hunch" è il primo album che raccoglie singoli rari e brani intensi, capolavoro di una follia creativa unica. La sua influenza sul psychobilly negli anni ’80 è evidenziata come fondamentale. Un percorso musicale tra genio e sregolatezza che ancora affascina. Ascolta ora 'Out To Hunch' e immergiti nella follia rock di Hasil Adkins!

 Forse nessuno prima ha mai osato tanto, mai avuto il coraggio di spingersi oltre.

 La musica trascende i MARS in un devastato ma libero free-noise-jazz-blues direttamente nel lato oscuro della grande mela.

La recensione analizza "Unnamed: An Operetta" di John Gavanti, un album sperimentale e rivoluzionario ispirato al Don Giovanni di Mozart. Con la partecipazione di protagonisti della scena No Wave come Sumner Crane e Arto Lindsay, l'opera supera i confini della musica convenzionale, creando un ponte tra gli anni '70 e il nuovo millennio. Il disco è un esperimento sonoro atonale, ironico e d'avanguardia, che sfida l'ascoltatore e lascia un segno indelebile. Esplora ora questa avanguardia sonora unica e lasciati sorprendere dal suono rivoluzionario di John Gavanti!

 "Look At The Fool consta di una mezzoretta abbondante di musica assolutamente inutile e manieristica."

 "Mai giudicherei un uomo che in 28 anni ha trovato il tempo di ardire l’impossibile, tracciare costellazioni, morire."

La recensione riflette sul rapporto personale con Tim Buckley e sulla sua straordinaria voce, evidenziando come 'Look At The Fool' sia un album deludente, segnato da carenza di idee e un sound manieristico. L’autore ricorda i capolavori precedenti dell’artista, riconoscendo la sua importanza indiscutibile nella musica rock, pur rimarcandone l'ultima fase artistica meno ispirata. Ascolta Tim Buckley e scopri il suo viaggio musicale unico.

 Ho fatto bene a venire, nonostante la pioggia e il freddo. È stato uno dei concerti più belli e sorprendenti dell’anno, sono felice.

 Lanegan strappa l’anima a tutti e così come è giunto, all’improvviso si gira e se ne va. Siamo ancora senza fiato, ancora tutti ad occhi chiusi.

La recensione racconta l'emozionante concerto dei Twilight Singers a Roma con Greg Dulli e Mark Lanegan. L'autore descrive l'atmosfera intima del Circolo degli Artisti e l'energia travolgente della band. Le performance di Dulli e Lanegan coinvolgono profondamente il pubblico, regalando momenti indimenticabili. Un live potente e coinvolgente, tra vecchi e nuovi brani, che ha lasciato un ricordo intenso nel pubblico presente. Non perdere il prossimo live dei Twilight Singers, vivi l’energia dal vivo!

 "Un manifesto del Rice-pensiero intingendo il pennello nelle sensazioni e nelle emozioni"

 "La musica è funzionale ai contenuti lirici e solo immergendosi al 100% si coglie la coerenza artistica di un uomo che ha espresso realmente tutto se stesso."

La recensione analizza l'album 'Music, Martinis And Misanthropy' di Boyd Rice, evidenziandone il carattere minimalista e folk, con atmosfere inquietanti e riferimenti storici intensi. L'opera è descritta come un manifesto intimo e coerente del pensiero dell'artista, capace di unire musica e contenuti lirici profondi. Consigliata ad un pubblico aperto a temi controversi e sonorità non convenzionali. Nonostante la complessità e l'impatto sociopolitico, l'album conquista per la sua profondità emotiva e artistica. Scopri l'album che intreccia storia, musica e visioni uniche di Boyd Rice.

 "La musica è il focolare attorno a cui ci si siede ad ascoltare."

 "Come i riflessi sulla neve di un pomeriggio d’inverno, l’album è delicato e caldo."

La recensione sottolinea l'evoluzione di Howe Gelb in 'Sno Angel Like You', dove la distorsione psichedelica lascia spazio a toni più puliti e un coro gospel che arricchisce brani delicati e caldi. L'album si distingue per un folk tradizionale con venature soul, creando un'atmosfera intima e avvolgente, ideale per un ascolto rilassato e profondo. Ascolta ora 'Sno Angel Like You' e immergiti nell'atmosfera unica di Howe Gelb.

 La sensazione di pace, di un mondo felice e frugale, fatto di poche scintillanti cose di anomala bellezza.

 "Diamond Day brilla ogni volta e prezioso continua a suggerirti le ore."

Another Diamond Day di Vashti Bunyan è un album folk inglese incantevole realizzato nel 1970, inizialmente ignorato ma riscoperto con entusiasmo nel terzo millennio. Prodotto da Joe Boyd e arrangiato da Robert Kirby, evoca atmosfere di pace e semplicità attraverso melodie che ricordano ninne nanne e poesie sussurrate. La recensione celebra la genuinità e la bellezza senza tempo di queste canzoni, ispirate anche da un viaggio verso la Scozia alla ricerca di una rara isola di meraviglia. Ascolta ora Another Diamond Day e lasciati trasportare dalla sua magica atmosfera folk.

 La sua voce calda, sciamanica, sconvolgente, lugubre e sensitiva entra nel cuore e non ne esce più.

 Nel 1967 il disco omonimo è segnalato come l'esordio più folgorante della storia del rock.

La recensione celebra 'Light My Fire' come un capolavoro di blues-rock acido e psichedelico. Viene esaltata la voce unica di Jim Morrison e le innovazioni strumentali, in particolare l'uso dell'organo di Ray Manzarek. Il disco del 1967 è definito l'esordio più folgorante della storia del rock, con un impatto ancora attuale. La traccia omonima viene descritta come un'esperienza lisergica e travolgente. Ascolta oggi 'Light My Fire' e lasciati trasportare dal mito dei Doors.

 Bollani è capace di vivere il jazz con amore, sentimento, anima senza filtri, ma senza quella drammaticità e seriosità che spesso caratterizza le “jazz life”.

 La faccia di Bollani è una bella faccia, di una persona simpatica, serena e umile, assolutamente priva dell’inutile divismo che abita la mente e l’anima di molti personaggi pubblici del nostro Povero Paese.

La recensione celebra Stefano Bollani come uno dei migliori pianisti jazz italiani, capace di interpretare il jazz con passione e leggerezza senza cadere in dogmi o divismi. Il live registrato alla Casa del Jazz di Roma nel 2006 offre un repertorio variegato tra brani originali, standards e omaggi a grandi autori. La recensione sottolinea il clima amichevole e l’assenza di seriosità eccessiva, enfatizzando il talento, la simpatia e l’umiltà del musicista. Inoltre valorizza l’iniziativa della Casa del Jazz come spazio ideale per questo genere musicale. Scopri l’energia e la passione di Stefano Bollani in Jazz Italiano Live 2006, un viaggio unico nel jazz made in Italy.

 "E' un ottimo disco di musica estrema, un'opera che brilla di una luce che la rende superiore a tutta la discografia targata Napalm Death."

 "Il grind della band è una visione e metafora della società contemporanea: caos, alienazione, stress, solitudine, rabbia e disperazione."

La recensione celebra 'From Enslavement To Obliteration' come l'opera chiave che definisce e solidifica il grindcore come genere musicale estremo. Evidenzia la maturità artistica della band rispetto al precedente album 'Scum' e descrive le caratteristiche sonore e il messaggio sociale. I contributi individuali dei membri della band vengono analizzati come fondamentali per il successo dell'album. L'opera viene vista come un riflesso anarchico e doloroso della realtà contemporanea. Scopri l'intensità e la potenza di 'From Enslavement To Obliteration', una pietra miliare del grindcore da non perdere!

 Wolfango esprime una miriade di allusioni, frutto di una società tele-dipendente, tele-consumata, tele-disumanizzata.

 Un fare intelligente seppur apparentemente insulso, in grado di lasciare in testa qualche cosa a chi si degna del loro ascolto.

La recensione evidenzia la natura originale e sperimentale dell'album Wolfango, sottolineando un mix eversivo di sonorità e testi ironici che si distaccano dalla produzione italiana contemporanea. L’autore apprezza l’audacia del trio nel proporre un discorso musicale critico e teatrale, contrapponendolo alla banalità e assuefazione del panorama attuale. L'album è visto come un'opera coraggiosa e intelligente, degna di maggior attenzione e apprezzamento. Ascolta Wolfango e scopri il rock italiano più originale e provocatorio!

 I Velvet Underground inventarono la paranoia in musica, il malato, la degradazione della vita moderna, l'alienazione urbana.

 Un mondo migliore non esiste. Un mondo migliore non è mai esistito. I Velvet Underground erano pessimisti.

Questa recensione immerge il lettore nel contesto duro e reale della New York del 1968, lontano dal mito hippie. The Velvet Underground e Nico sono descritti come pionieri di un sound oscuro e ribelle, che ha scardinato le convenzioni musicali e sociali. Grazie all'influenza di Andy Warhol e all'Exploding Plastic Inevitable, hanno fuso musica, arte e performance creando un'esplosione di istanze rivoluzionarie. Un disco inizialmente ignorato, oggi leggenda del rock. Scopri il lato più crudo e autentico della musica con The Velvet Underground & Nico.

 "He Poos Clouds" è un pop da camera di classe, per niente banale e scontato, con una creatività di intricati arrangiamenti fuori dal comune.

 È come assistere ad un concerto di musica da camera con innesti di splendide melodie ora barocche, ora avanguardistiche, ricche di sonorità orchestrali ed ambientali.

L'album 'He Poos Clouds' di Final Fantasy, alias Owen Pallett, presenta un pop da camera innovativo e ricco di arrangiamenti orchestrali elaborati. Le composizioni evocano sonorità barocche e ambientali con tocchi di ironia e creatività, risultando un'opera intrigante e vibrante da ascoltare più volte. Pur con un titolo discutibile, l'album è una colonna sonora ideale per atmosfere visionarie e coinvolgenti. Ascolta 'He Poos Clouds' e scopri un pop orchestrale unico ed emozionante.

 «La nuova “next big thing” inglese è il ritorno ad un poprock modaiolo e vintage inconfondibilmente britannico».

 «Sono canzoni dirette, senza complicazioni, che al primo ascolto ti fanno muovere a tempo il piede e che al secondo ti sono già entrate in testa.»

L'esordio di The Long Blondes si distingue per un mix originale di glamour anni Sessanta e sonorità indie pop-rock britannico. Con lead vocals carismatiche di Kate Jackson e testi ricchi di riferimenti culturali, l'album cattura atmosfere provinciali e narrazioni intime. La produzione, curata dall'ex Pulp Steve Mackey, aggiorna con freschezza spunti da band iconiche. Le melodie scorrevoli e i ritornelli incisivi rendono l'ascolto immediato e coinvolgente, facendo di questo disco un possibile punto di svolta per la scena indie UK. Ascolta ora l'esordio di The Long Blondes e scopri il fascino del loro indie pop vintage!