Un disco con un'aurea magica.

 Nel freddo, nella solitudine e nel silenzio dei boschi del Wisconsin, con unici compagni di ventura una chitarra acustica e un registratore.

‘For Emma, Forever Ago’ è un album folk essenziale e intenso realizzato da Justin Vernon durante un isolamento personale e fisico. Il disco, nato in un’atmosfera di solitudine tra i boschi del Wisconsin, richiama i grandi cantautori degli anni ’60 e ’70 pur rimanendo unico e contemporaneo. Tra le tracce più significative spiccano 'Skinny Love' e 're:Stacks'. Un lavoro toccante che esprime nostalgia, sofferenza e speranza. Ascolta ora 'For Emma, Forever Ago' e immergiti nella magia del folk autentico.

 Da Blissard, come per incanto, il pianeta mi ha aperto le sue braccia per ricordarmi di quando ero più verde, selvaggio e peccatore senza essere colpevole.

 Vorrei che anche lei, ora che torno a casa su questa Terra invasa dalla Normalità, con pazienza trovasse un nuovo approdo in me e tornasse ad amare il mio lato più verde, selvaggio e peccatore.

La recensione descrive Blissard dei Motorpsycho come un album che trasporta l'ascoltatore in un viaggio intimo e visionario, tra mondi sonori complessi e atmosfere esoteriche. L'autore si identifica con questo viaggio musicale, che risveglia il lato selvaggio e autentico dell'anima, contrapponendosi alla banalità della normalità quotidiana. Un'esperienza che invita a riscoprire se stessi attraverso la musica. Scopri Blissard e immergiti in un viaggio sonoro unico e travolgente.

 Se dovessi scegliere la colonna sonora per il mio personalissimo giorno dell'Apocalisse, non avrei dubbio alcuno nell'inserire il concerto dei Motorpsycho.

 Questi sono dei criminali.

La recensione celebra il concerto live dei Motorpsycho all'Alcatraz di Milano, definendolo un'esperienza sonora intensa e devastante. Il power-trio norvegese offre oltre due ore di performance ininterrotta e carica di energia, con brani nuovi e classici rinnovati. L'interazione con il pubblico è sorprendente per calore ed entusiasmo. Un evento memorabile per gli amanti del rock psichedelico e del suono puro. Scopri l'energia pura del live dei Motorpsycho: lasciati travolgere!

 Folk americano allo stato brado: batteria spazzolata, chitarre acustiche e voci intrecciate, un viaggio nel cuore dell'orto di casa.

 È musica che non suona come nient'altro uscito dopo il 1980.

La recensione celebra 'Up the Country' dei Sixth Great Lake come un album folk semplice ma intenso, capace di evocare atmosfere campestri e malinconiche. L'autore esprime affetto per la difficoltà di reperibilità del disco e sottolinea il legame stilistico con la musica anni '60-'70 e con artisti come Will Sheff degli Okkervil River. L'album è descritto come un'esperienza autentica, ideale per un'estate in campagna. Ascolta 'Up the Country' per un'autentica esperienza folk senza tempo.

 Quann l’hip hop a Napule nun era ‘nu pezzotto r’America, quann l’hip hop era ‘o rap e so sentev pur chi nun ha mai tenut nient a spartere co’ moviment.

 ‘Pe chi vò capì st’universo.. ‘Napule distrugge e crea’.

La recensione celebra 'Quarantunesimo parallelo' di La Famiglia come un’opera autentica di hip hop napoletano degli anni ’90. Evidenzia la forte fratellanza tra gli artisti e il legame con la realtà sociale di Napoli, espressa attraverso testi in dialetto intenso e musica sincera. L’album è descritto come un classico che unisce rispetto, critica sociale e passione musicale senza filtri. Scopri la verità dell’hip hop originale di Napoli con La Famiglia!

 Mai titolo fu più azzeccato per un disco come questo. Tulimyrsky. Tempesta di fuoco.

 Solo ascoltando la musica dei Moonsorrow si riesce a capire ... un'epopea fatta di sangue, di battaglie da far tremare la terra.

La recensione esalta Tulimyrsky, EP dei Moonsorrow, come un viaggio epico e potente tra passato e presente della band. Con una sinfonia monumentale e cover sorprendenti, il disco dimostra la maturità artistica e l'innovazione nel Viking metal. Il suono oscilla tra forza primordiale e riflessione, immergendo l'ascoltatore in atmosfere nordiche e intime. Un lavoro imperdibile per gli appassionati del genere. Ascolta Tulimyrsky e immergiti nell'epica vichinga dei Moonsorrow!

 Un piacevole collasso nervoso, figlio bastardo dell’intellighenzia avanguardistica fottuta dal cuore dell’Africa più nera.

 Dolce veleno che intorpidisce le cortecce cerebrali, mare inquinato le cui onde acide lasciano solo fosforescente schiuma chimica sulle nostre rive ingrigite.

La recensione celebra l'esordio dei Sonic Youth definendolo un'esperienza ipnotica e avanguardistica. Il disco viene descritto come un mix di suoni distorti e battiti tribali che coinvolgono e paralizzano l'ascoltatore. L'autore usa metafore evocative per trasmettere la potenza e l'originalità del lavoro, sottolineandone anche l'aspetto experimental e intellettuale. Scopri l'esordio unico di Sonic Youth e lasciati travolgere dal loro suono ipnotico!

 Impossibile definirla obsoleta. Ascoltatevi la title-track.

 In religioso silenzio, al buio di una cameretta piccolina tenerina ciccina amorevolmente condita di tutte le vostre paure.

La recensione celebra l'album 'A Saucerful of Secrets' dei Pink Floyd come un'opera psichedelica senza tempo, capace di emozionare e coinvolgere ancora oggi. Nonostante le difficoltà legate a Syd Barrett, il disco emerge come una pietra miliare che riporta atmosfere intense e vibranti. La scrittura è appassionata e vivace, ricca di immagini potenti che sottolineano l'impatto emotivo dell'album. Ascolta ora 'A Saucerful of Secrets' e immergiti in un viaggio psichedelico senza tempo!

 Il punto è che nell'esperienza dei Throbbing Gristle il rumore si fece verbo.

 Essa non è né musica, né arte, né retorica, ma tutte queste cose messe assieme, permea ancora l'aria fosca di Londra.

La recensione evidenzia l'importanza storica e artistica dei Throbbing Gristle come pionieri della musica industriale. Analizza il loro album D.o.A. Third and Final Report come un'opera radicale e innovativa, capace di unire musica, arte e teatro in un'esperienza totale. Si sottolinea la carica sperimentale e atonale del sound, l'uso creativo dei sintetizzatori e l'influenza duratura sul panorama musicale moderno. Scopri l'arte sonora che ha cambiato per sempre la musica industriale, ascolta D.o.A. oggi stesso!

 Mai come dal vivo, Geri esibisce un bellissimo sound ed una impressionante padronanza dei propri mezzi.

 La lunga, seducente e multiforme suite Some Aspects Of Water ci fa capire quanto il premio alla compositrice sia strameritato.

La recensione celebra Geri Allen, pianista, compositrice e bandleader, e il suo album live Some Aspects Of Water, premiato e inciso nel 1996. Il disco mostra la sua raffinata tecnica esecutiva e una profonda conoscenza storica, con un sound che unisce jazz mainstream e contaminazioni afroamericane. Le composizioni, tra trio e nonetto, colpiscono per la ricchezza orchestrale e l'intensità improvvisativa. È un lavoro imprescindibile per gli appassionati di jazz. Ascolta Some Aspects Of Water e immergiti nel jazz raffinato di Geri Allen!

 La musica degli Dei Antichi del rock scalcia, scalpita e scivola, scopre le gambe e mette in mostra i muscoli, ammicca e manda affanculo sempre con una certa classe.

 Una voce da cui ci si lascia volentieri coccolare e maltrattare, accarezzare e sculacciare.

La recensione celebra 'Kaleidoscope', il secondo album dei Siena Root, come il miglior lavoro della band. Un disco che rivisita con orgoglio il rock classico degli anni ’60 e ’70, mescolando riff hard rock, tastiere in stile John Lord, atmosfere psichedeliche e una voce femminile intensa e grintosa. Il risultato è un'opera nostalgica ma mai banale, che diverte e coinvolge l’ascoltatore in un viaggio ricco di suggestioni vintage. Ascolta Kaleidoscope e lasciati trasportare nel cuore del rock vintage!

 La voce di Ruth-Ann Boyle prende le suadenti sfumature di Sade e le cala in un contesto sonoro più profondo, cavernoso, sostenuto da tastiere sempre molto ariose.

 'Extra virgin' resta un disco minore, un episodio periferico nel quadro del trip-hop di fine millennio, nascosto nella retroguardia. Ma a me questi dischi piacciono.

La recensione riscopre l'album d'esordio 'Extra Virgin' degli Olive, un disco che ha saputo farsi notare nel 1997 tra trip-hop e downtempo. La voce di Ruth-Ann Boyle emerge delicata e sensuale su un tappeto sonoro elettronico e jazzato, facendo di brani come 'You’re Not Alone' delle tracce memorabili. Pur considerato un disco minore nel panorama dell'epoca, conserva un fascino autentico e uno stile unico che coinvolgono ancora oggi. Scopri il fascino nascosto di 'Extra Virgin', un classico trip-hop da riscoprire subito!

 Alcuni dischi... riescono a rapirci e portarci via quando meno ce lo aspettiamo.

 Ben vengano dischi freschi come questo "Visiter", ma non cerchiamo di dargli meriti superiori alle sue reali possibilità.

La recensione di 'Visiter', esordio dei The Dodos, descrive un ascolto segnato da un colpo di fulmine primaverile: fresco e ipnotico, ma destinato a non durare nel tempo. Il disco è apprezzato per la sua natura caleidoscopica e folk psichedelica, ma criticato per la ripetitività e la limitata profondità. Un lavoro che merita attenzione solo come esperienza momentanea, rappresentando un interessante ma temporaneo approccio all'indie contemporaneo. Scopri l'esperienza unica e passeggera di Visiter dei The Dodos ora!

 Rivedere questo film mi fa piangere.

 Quelli erano bei tempi, e che quelli di oggi sono tempi di merda.

La recensione si focalizza sulla forte carica nostalgica suscitata dalla visione del film Lady Oscar di Jacques Demy, più che sulla sua qualità artistica. Il film, pur non essendo un capolavoro, evoca ricordi intensi degli anni Ottanta e dell'infanzia dell'autore. La malinconia e il rimpianto per i tempi passati dominano il testo, accomunando il pubblico che condivide esperienze simili. È una riflessione personale sul valore dei momenti semplici e sul confronto con la vita moderna. Riscopri la magia e la nostalgia di Lady Oscar, guarda il film e rivivi i tuoi ricordi d’infanzia!

 Questi sono signori musicisti e ci divertiranno a prenderci in giro per tutta la durata di questo sconosciuto CD.

 Che sia questa la MUSICA? Giorni Felici ... si divertono a registrare e improvvisare come se nulla fosse vietato dallo show business.

Giorni Felici di La 1919 è un album sperimentale e strumentale ricco di improvvisazioni e contaminazioni fra rock, jazz e elettronica. Le voci e le poesie contribuiscono a creare atmosfere rarefatte e inquietanti. Il lavoro è irriverente e complesso, destinato a un pubblico di ascoltatori curiosi e appassionati di sperimentazione sonora. L'album coinvolge con la sua originalità e il gioco di suoni dissonanti e melodie peculiari. Ascolta Giorni Felici e lasciati trasportare dal suo viaggio sonoro unico!

 "I Gregor Samsa hanno davvero compiuto la metamorfosi."

 "Un genere che commuove, che fa sentire meno soli."

La recensione esalta "Rest", il secondo album dei Gregor Samsa, definendolo un'evoluzione delicata e toccante nel panorama post-rock. La band si distingue per l'uso raffinato di archi e voce femminile che donano profondità e autenticità alle atmosfere. "Rest" supera le inflessioni del genere con una musica più essenziale e emotiva. L'autore sottolinea la svolta stilistica come un segnale positivo e un contributo importante alla scena post-rock contemporanea. Ascolta ora "Rest" di Gregor Samsa e lasciati emozionare dalla nuova frontiera del post-rock.

 Gente che, pigliando per il culo niente meno che gli intoccabili Clash, cantava "Never Been In A Riot".

 "Beetroot", vale a dire: i Television sequestrati dalla loro polverosa dimora newyorkese e sballottati di colpo in un baraccio di provincia.

Questo debutto LP dei Mekons presenta un post-punk originale, ironico e impegnato, che fonde influenze da Wire, Fall e Gang Of Four. Il disco si caratterizza per un approccio caustico alla critica sociale senza cadere nello sloganismo. Caratterizzato da musicisti abili e tracce dal carattere variegato, l'album è un piccolo classico del rock sotterraneo britannico, capace di evocare stati d'animo e atmosfere autentiche con semplicità ed efficacia. Scopri l'ironia e il post-punk britannico con l'album cult dei Mekons!

 "Irrequietezza, alienazione, rabbia, disincanto. Questo è il rock, e pochi come i Replacements ne sono stati epitome."

 "A dare la statura del classico a 'Hootenanny' sono tre brani, tra i migliori in assoluto nel canzoniere di Paul."

Hootenanny (1983) rappresenta la maturità artistica dei The Replacements, miscelando punk grezzo, rock anni '70 e melodie evocative. L’album segna l’evoluzione da hardcore a sonorità più complesse e raffinati quadretti adolescenziali. Brani come "Color me impressed" e "Willpower" sottolineano l’importanza della band nella scena rock alternativa americana, preludio al leggendario 'Let It Be'. Ascolta 'Hootenanny' e scopri il sound autentico dei Replacements!

 "When The Sun’s Gone Down è un vero gioiello folk-punk-country che rinnova la musica tradizionale americana restando fedele alle sue radici."

 "La splendida ballata ‘I Aint Proud’ alterna linee di slide morbide a melodie incupite, con una voce sbilenca e tagliente."

Langhorne Slim, cantautore dalla Pennsylvania residente a Brooklyn, presenta con When the Sun's Gone Down un album folk-punk-country autentico e intenso. Il disco mescola ballate struggenti a brani energici che rinnovano con forza la tradizione americana, grazie a un’efficace sezione ritmica e un sound variegato. Dalla dolcezza di "Mary" alla furia di "Set Em Up", l’album è un viaggio emotivo e genuino nel moderno folk-rock. Ascolta ora l'album e lasciati travolgere dall'autenticità di Langhorne Slim!

 Non è una critica la mia... le note della 2° Partita di Bach sono trapassate fino ad intrecciarsi in una linea di rigorosa, severa continuità con l’op111 di Beethoven.

 Rivoglio il mio Zimerman. Ho bisogno di sentirmi coinvolta nell’ascolto, di vibrare, di fremere e non di ascoltare qualcosa con l’attenzione di chi legge un trattato di logica.

La recensione ripercorre l'evoluzione artistica di Krystian Zimerman, apprezzandone la tecnica e il controllo assoluto nel concerto al Parco della Musica di Roma. Tuttavia, manca quella scintilla emotiva e quel coinvolgimento che avevano caratterizzato le sue esecuzioni giovanili. L'autrice esprime nostalgia per un Zimerman più passionale e comunicativo, pur riconoscendo la razionalità e la coerenza della sua attuale interpretazione. Scopri l'arte raffinata di Zimerman e vivi la sua musica con nuovi occhi.