Mai titolo fu più azzeccato per un disco come questo. Tulimyrsky. Tempesta di fuoco.

 Solo ascoltando la musica dei Moonsorrow si riesce a capire ... un'epopea fatta di sangue, di battaglie da far tremare la terra.

La recensione esalta Tulimyrsky, EP dei Moonsorrow, come un viaggio epico e potente tra passato e presente della band. Con una sinfonia monumentale e cover sorprendenti, il disco dimostra la maturità artistica e l'innovazione nel Viking metal. Il suono oscilla tra forza primordiale e riflessione, immergendo l'ascoltatore in atmosfere nordiche e intime. Un lavoro imperdibile per gli appassionati del genere. Ascolta Tulimyrsky e immergiti nell'epica vichinga dei Moonsorrow!

 Un piacevole collasso nervoso, figlio bastardo dell’intellighenzia avanguardistica fottuta dal cuore dell’Africa più nera.

 Dolce veleno che intorpidisce le cortecce cerebrali, mare inquinato le cui onde acide lasciano solo fosforescente schiuma chimica sulle nostre rive ingrigite.

La recensione celebra l'esordio dei Sonic Youth definendolo un'esperienza ipnotica e avanguardistica. Il disco viene descritto come un mix di suoni distorti e battiti tribali che coinvolgono e paralizzano l'ascoltatore. L'autore usa metafore evocative per trasmettere la potenza e l'originalità del lavoro, sottolineandone anche l'aspetto experimental e intellettuale. Scopri l'esordio unico di Sonic Youth e lasciati travolgere dal loro suono ipnotico!

 Impossibile definirla obsoleta. Ascoltatevi la title-track.

 In religioso silenzio, al buio di una cameretta piccolina tenerina ciccina amorevolmente condita di tutte le vostre paure.

La recensione celebra l'album 'A Saucerful of Secrets' dei Pink Floyd come un'opera psichedelica senza tempo, capace di emozionare e coinvolgere ancora oggi. Nonostante le difficoltà legate a Syd Barrett, il disco emerge come una pietra miliare che riporta atmosfere intense e vibranti. La scrittura è appassionata e vivace, ricca di immagini potenti che sottolineano l'impatto emotivo dell'album. Ascolta ora 'A Saucerful of Secrets' e immergiti in un viaggio psichedelico senza tempo!

 Il punto è che nell'esperienza dei Throbbing Gristle il rumore si fece verbo.

 Essa non è né musica, né arte, né retorica, ma tutte queste cose messe assieme, permea ancora l'aria fosca di Londra.

La recensione evidenzia l'importanza storica e artistica dei Throbbing Gristle come pionieri della musica industriale. Analizza il loro album D.o.A. Third and Final Report come un'opera radicale e innovativa, capace di unire musica, arte e teatro in un'esperienza totale. Si sottolinea la carica sperimentale e atonale del sound, l'uso creativo dei sintetizzatori e l'influenza duratura sul panorama musicale moderno. Scopri l'arte sonora che ha cambiato per sempre la musica industriale, ascolta D.o.A. oggi stesso!

 Mai come dal vivo, Geri esibisce un bellissimo sound ed una impressionante padronanza dei propri mezzi.

 La lunga, seducente e multiforme suite Some Aspects Of Water ci fa capire quanto il premio alla compositrice sia strameritato.

La recensione celebra Geri Allen, pianista, compositrice e bandleader, e il suo album live Some Aspects Of Water, premiato e inciso nel 1996. Il disco mostra la sua raffinata tecnica esecutiva e una profonda conoscenza storica, con un sound che unisce jazz mainstream e contaminazioni afroamericane. Le composizioni, tra trio e nonetto, colpiscono per la ricchezza orchestrale e l'intensità improvvisativa. È un lavoro imprescindibile per gli appassionati di jazz. Ascolta Some Aspects Of Water e immergiti nel jazz raffinato di Geri Allen!

 La musica degli Dei Antichi del rock scalcia, scalpita e scivola, scopre le gambe e mette in mostra i muscoli, ammicca e manda affanculo sempre con una certa classe.

 Una voce da cui ci si lascia volentieri coccolare e maltrattare, accarezzare e sculacciare.

La recensione celebra 'Kaleidoscope', il secondo album dei Siena Root, come il miglior lavoro della band. Un disco che rivisita con orgoglio il rock classico degli anni ’60 e ’70, mescolando riff hard rock, tastiere in stile John Lord, atmosfere psichedeliche e una voce femminile intensa e grintosa. Il risultato è un'opera nostalgica ma mai banale, che diverte e coinvolge l’ascoltatore in un viaggio ricco di suggestioni vintage. Ascolta Kaleidoscope e lasciati trasportare nel cuore del rock vintage!

 La voce di Ruth-Ann Boyle prende le suadenti sfumature di Sade e le cala in un contesto sonoro più profondo, cavernoso, sostenuto da tastiere sempre molto ariose.

 'Extra virgin' resta un disco minore, un episodio periferico nel quadro del trip-hop di fine millennio, nascosto nella retroguardia. Ma a me questi dischi piacciono.

La recensione riscopre l'album d'esordio 'Extra Virgin' degli Olive, un disco che ha saputo farsi notare nel 1997 tra trip-hop e downtempo. La voce di Ruth-Ann Boyle emerge delicata e sensuale su un tappeto sonoro elettronico e jazzato, facendo di brani come 'You’re Not Alone' delle tracce memorabili. Pur considerato un disco minore nel panorama dell'epoca, conserva un fascino autentico e uno stile unico che coinvolgono ancora oggi. Scopri il fascino nascosto di 'Extra Virgin', un classico trip-hop da riscoprire subito!

 Alcuni dischi... riescono a rapirci e portarci via quando meno ce lo aspettiamo.

 Ben vengano dischi freschi come questo "Visiter", ma non cerchiamo di dargli meriti superiori alle sue reali possibilità.

La recensione di 'Visiter', esordio dei The Dodos, descrive un ascolto segnato da un colpo di fulmine primaverile: fresco e ipnotico, ma destinato a non durare nel tempo. Il disco è apprezzato per la sua natura caleidoscopica e folk psichedelica, ma criticato per la ripetitività e la limitata profondità. Un lavoro che merita attenzione solo come esperienza momentanea, rappresentando un interessante ma temporaneo approccio all'indie contemporaneo. Scopri l'esperienza unica e passeggera di Visiter dei The Dodos ora!

 Rivedere questo film mi fa piangere.

 Quelli erano bei tempi, e che quelli di oggi sono tempi di merda.

La recensione si focalizza sulla forte carica nostalgica suscitata dalla visione del film Lady Oscar di Jacques Demy, più che sulla sua qualità artistica. Il film, pur non essendo un capolavoro, evoca ricordi intensi degli anni Ottanta e dell'infanzia dell'autore. La malinconia e il rimpianto per i tempi passati dominano il testo, accomunando il pubblico che condivide esperienze simili. È una riflessione personale sul valore dei momenti semplici e sul confronto con la vita moderna. Riscopri la magia e la nostalgia di Lady Oscar, guarda il film e rivivi i tuoi ricordi d’infanzia!

 Questi sono signori musicisti e ci divertiranno a prenderci in giro per tutta la durata di questo sconosciuto CD.

 Che sia questa la MUSICA? Giorni Felici ... si divertono a registrare e improvvisare come se nulla fosse vietato dallo show business.

Giorni Felici di La 1919 è un album sperimentale e strumentale ricco di improvvisazioni e contaminazioni fra rock, jazz e elettronica. Le voci e le poesie contribuiscono a creare atmosfere rarefatte e inquietanti. Il lavoro è irriverente e complesso, destinato a un pubblico di ascoltatori curiosi e appassionati di sperimentazione sonora. L'album coinvolge con la sua originalità e il gioco di suoni dissonanti e melodie peculiari. Ascolta Giorni Felici e lasciati trasportare dal suo viaggio sonoro unico!

 "I Gregor Samsa hanno davvero compiuto la metamorfosi."

 "Un genere che commuove, che fa sentire meno soli."

La recensione esalta "Rest", il secondo album dei Gregor Samsa, definendolo un'evoluzione delicata e toccante nel panorama post-rock. La band si distingue per l'uso raffinato di archi e voce femminile che donano profondità e autenticità alle atmosfere. "Rest" supera le inflessioni del genere con una musica più essenziale e emotiva. L'autore sottolinea la svolta stilistica come un segnale positivo e un contributo importante alla scena post-rock contemporanea. Ascolta ora "Rest" di Gregor Samsa e lasciati emozionare dalla nuova frontiera del post-rock.

 "Irrequietezza, alienazione, rabbia, disincanto. Questo è il rock, e pochi come i Replacements ne sono stati epitome."

 "A dare la statura del classico a 'Hootenanny' sono tre brani, tra i migliori in assoluto nel canzoniere di Paul."

Hootenanny (1983) rappresenta la maturità artistica dei The Replacements, miscelando punk grezzo, rock anni '70 e melodie evocative. L’album segna l’evoluzione da hardcore a sonorità più complesse e raffinati quadretti adolescenziali. Brani come "Color me impressed" e "Willpower" sottolineano l’importanza della band nella scena rock alternativa americana, preludio al leggendario 'Let It Be'. Ascolta 'Hootenanny' e scopri il sound autentico dei Replacements!

 "When The Sun’s Gone Down è un vero gioiello folk-punk-country che rinnova la musica tradizionale americana restando fedele alle sue radici."

 "La splendida ballata ‘I Aint Proud’ alterna linee di slide morbide a melodie incupite, con una voce sbilenca e tagliente."

Langhorne Slim, cantautore dalla Pennsylvania residente a Brooklyn, presenta con When the Sun's Gone Down un album folk-punk-country autentico e intenso. Il disco mescola ballate struggenti a brani energici che rinnovano con forza la tradizione americana, grazie a un’efficace sezione ritmica e un sound variegato. Dalla dolcezza di "Mary" alla furia di "Set Em Up", l’album è un viaggio emotivo e genuino nel moderno folk-rock. Ascolta ora l'album e lasciati travolgere dall'autenticità di Langhorne Slim!

 Non è una critica la mia... le note della 2° Partita di Bach sono trapassate fino ad intrecciarsi in una linea di rigorosa, severa continuità con l’op111 di Beethoven.

 Rivoglio il mio Zimerman. Ho bisogno di sentirmi coinvolta nell’ascolto, di vibrare, di fremere e non di ascoltare qualcosa con l’attenzione di chi legge un trattato di logica.

La recensione ripercorre l'evoluzione artistica di Krystian Zimerman, apprezzandone la tecnica e il controllo assoluto nel concerto al Parco della Musica di Roma. Tuttavia, manca quella scintilla emotiva e quel coinvolgimento che avevano caratterizzato le sue esecuzioni giovanili. L'autrice esprime nostalgia per un Zimerman più passionale e comunicativo, pur riconoscendo la razionalità e la coerenza della sua attuale interpretazione. Scopri l'arte raffinata di Zimerman e vivi la sua musica con nuovi occhi.

 "'Stagnated Existence' è un grande ritorno, non è una fossilizzazione."

 "I Disavowed hanno pubblicato due dischi Brutal che sono uguali a mille altri dischi Brutal e che quindi sono meglio di tutti gli altri."

La recensione coniuga un tono ironico e aperto alla riflessione per raccontare 'Stagnated Existence' dei Disavowed, un album brutal che conferma l'attitudine e l'identità della band. Tra riferimenti a band sorelle come Devourment e Pyaemia, viene sottolineata la coerenza e il valore di questo ritorno nella scena metal italiana. La recensione si muove tra critica, fede nel genere e spunti ironici sulla contemporaneità. Scopri l'energia brutal di Disavowed con Stagnated Existence!

 Quando da una parte la vaga e sottesa nota di perversione della voce del primo completa con un tocco di oscenità lo sconforto dell'altro, regalandogli una nuova dimensione.

 Il disco è come la sua copertina, con te che ascolti seduto sotto un cielo opprimente, in un'atmosfera scura e dolente, carica di tensione per la tempesta promessa.

Saturnalia è il primo album ufficiale di The Gutter Twins, progetto che unisce Mark Lanegan e Greg Dulli. L'album mescola le atmosfere cupe e profonde tipiche dei due artisti, alternando passaggi in cui emerge chiaramente uno o l'altro e momenti di autentica fusione creativa. Nonostante qualche eccesso produttivo, la musica trasmette tensione, dolore e un sottile senso di attesa. Scopri la fusione unica di Lanegan e Dulli con Saturnalia, un viaggio nella musica oscura e intensa.

 immane (e misconosciuto) capolavoro Prog anni 70, concepito da un gruppo unico nel suo genere

 vi esorto di cuore alla (ri)lettura

Questa recensione invita con emozione e sincerità a riscoprire 'The Machine That Cried', un capolavoro prog rock anni '70 spesso sottovalutato. L'autore esprime ammirazione per il gruppo e suggerisce di non perdere questo gioiello musicale. Nonostante la modestia espressa nel recensire, il giudizio finale è molto positivo e appassionato. Non perdere questo capolavoro prog: ascolta ora String Driven Thing!

 House portò "ordine" ove prima vi era il chaos.

 "Hall Of The Mountain Grill" si presenta sin dal primo ascolto come un album molto più "strutturato" rispetto ai suoi immediati predecessori.

La recensione analizza 'Hall of the Mountain Grill', album del 1974 degli Hawkwind, sottolineandone l'evoluzione verso un sound più strutturato e sinfonico. Dopo importanti defezioni, la band cambia assetto mantenendo una base space rock, ma più melodica e orchestrale. L'album segna un momento di transizione, tra caos e ordine, con l'arrivo del violinista Simon House. Nonostante l'assenza di Robert Calvert, l'album mantiene momenti di psichedelia e potenza ritmica. Un capitolo cruciale prima dei grandi cambiamenti futuri nella band. Scopri l'evoluzione cosmica di Hawkwind con Hall of the Mountain Grill!

 come fa una cantante country dalla voce importante a trasformarsi in una scialba copia di Britney Spears più finta dell'originale?

 ma stiamo scherzando? Jewel Riprenditi!

La recensione esprime forte delusione per l'album 0304 di Jewel, evidenziando come la cantante country abbia perso la propria originalità tentando di adattarsi a sonorità pop troppo forzate. La voce autentica viene paragonata sfavorevolmente a una copia di Britney Spears, e la critica si conclude sottolineando il flop commerciale del disco. Scopri perché '0304' non convince i fan di Jewel!

 I Decrepit Birth sono fiki perchè spakkano.

 I Decrepit Birth del 2008 non si sono rammolliti: vedi che di metal non ne capisci un cazzo?

La recensione analizza con tono ironico e appassionato l'album 'Diminishing Between Worlds' dei Decrepit Birth, sottolineandone la tecnica superiore e l'attitudine autentica nel panorama brutal death metal. Viene evidenziata l'evoluzione della band dal 2004 al 2008 verso uno stile più personale, tecnico e melodico, rifiutando mode come lo slam. Il recensore esprime ammirazione per la capacità della band di rinnovarsi pur rimanendo fiki. Scopri l'evoluzione brutal death dei Decrepit Birth, ascolta ora 'Diminishing Between Worlds'!