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 E anche se non c’è la strada è musica di strada.

 Allora sei ubriaco senza aver bevuto, felice senza essere felice.

La recensione celebra l’album 'Stare Mesto' di Rhapsodija Trio come un viaggio emotivo fatto di ricordi, malinconia e poesia musicale. Tra riferimenti letterari e visivi, l’opera si rivela una musica intima, tra blues e folk, capace di evocare immagini e sentimenti profondi. Nonostante la semplicità dell’organico, la musica colpisce per la sua atmosfera calda e avvolgente, ideale per momenti di riflessione e nostalgia. Ascolta Stare Mesto e lasciati trasportare da emozioni senza tempo.

 Non esiste musica più “contaminata” della musica ebraica.

 Il disco porta una ventata di freschezza nelle tradizioni ebraiche nelle loro molteplici espressioni.

L'album 'Memorie di Shlomo' di Nadia Martina esplora la musica ebraica tradizionale contaminata da molte culture, con un omaggio al testimone dell'Olocausto Shlomo Venezia. Il disco offre un viaggio coinvolgente e fresco nelle varie espressioni musicali ebraiche, accessibile a tutti gli ascoltatori. La produzione si distingue per la ricercatezza degli arrangiamenti e la qualità della performance vocale e strumentale. Ascolta ora 'Memorie di Shlomo' e scopri la ricchezza della musica ebraica tradizionale!

 Albert Ayler non era uno normale e la sua musica non è normale.

 La musica di Ayler è urtante, blasfema, selvaggia e senza controllo, un vero sberleffo religioso e sociale.

La recensione celebra l'album live di Albert Ayler registrato al Greenwich Village nel 1965 come un capolavoro di free jazz, feroce e iconoclasta. Ayler è descritto come un musicista estremamente originale, la cui musica sfida ogni norma con un urlo rabbioso e una radicale destrutturazione del jazz tradizionale. Il doppio CD è considerato una testimonianza imprescindibile per chi cerca un'esperienza musicale intensa e fuori dagli schemi. La recensione invita soprattutto gli appassionati di generi estremi a scoprire questa pietra miliare. Ascolta ora l'incredibile energia di Albert Ayler e immergiti nel free jazz più radicale!

 Questo disco di Caribou è merda emorroidea, e fa male.

 Questo tipo di musica è solo per far gasare il "POVERO" figlio del dentista a Milano che si beve l'aperitivo a 10 euro in Piazza del Duomo.

La recensione attacca duramente l'album Our Love di Caribou, giudicandolo povero di contenuti e privo di autenticità. L'autore critica la musica elettronica proposta come artificiosa e destinata a un pubblico elitario e superficiale. In tono sarcastico e provocatorio, si sconsiglia l'ascolto e si invita a preferire lavori più sinceri, come quello di Ariel Pink. Scopri perché questo album non convince e scegli musica con più autenticità!

 Eè un disco Bello (con la b maiuscola). Bello come la musica che fanno, bello come i testi che scrivono, bello come il carattere che esce dalle note suonate.

 Praticamente Cassius Clay nel corpo di Kate Moss. Forse solo Cassius Clay. Cassius Clay che prende a pugni un quintale di fiori.

La recensione esplora con tono ironico e personale l'album 'Quintale' dei Bachi da pietra, descrivendolo come una fusione di rock, metal e avantgarde. Pur con un linguaggio crudo e spontaneo, traspare un apprezzamento profondo per la musica e i testi, definendo il disco come 'bello forte'. L'autore si concede qualche digressione giocosa, mantenendo un'atmosfera autentica e disinvolta. Scopri il lato sperimentale e coinvolgente di Quintale dei Bachi da pietra!

 Nel terzo millennio rimane molto da dire in termini di Fusion jazzistica.

 Un crogiuolo di elettricità, vigore ed emozioni che ne giustifica l'inserimento fra le migliori realtà etnicamente orientate dell'ultimo periodo.

Rashanim è un trio che unisce tradizione e innovazione nel fusion jazz, attingendo dalla musica ebraica e mediorientale. L'album omonimo del 2003 mostra una fusione intensa di generi, con tecnicismi chitarristici di Jon Madof e atmosfere vibranti. La critica esalta l'originalità, la passione e la qualità esecutiva del gruppo, definendolo una delle migliori realtà etniche recenti. Un progetto che conferma la vitalità della Jewish Renaissance musicale contemporanea. Ascolta Rashanim per un viaggio musicale unico tra jazz, rock ed ebraismo!

 "Prendere l'impianto puramente klezmer e drogarlo delle pazzie Zorniane."

 "Splendida la velocissima e folle 'Kadosh' in cui violini impazziti si scontrano con synth irritanti e una fisarmonica tirata formano un pezzo di autentica musica classica estrema."

La recensione esplora l'album 'Balan: Book of Angels Volume 5' di John Zorn e The Cracow Klezmer Band, evidenziandone la raffinata fusione tra klezmer tradizionale e contaminazioni jazz e elettroniche. Si descrivono dettagliatamente i brani, sottolineando le atmosfere oscure e le sperimentazioni sonore che caratterizzano il lavoro. L'approccio musicale è definito audace e originale, con un elevato livello tecnico e artistico. Scopri l'intensa fusione di klezmer e jazz di John Zorn con The Cracow Klezmer Band!

 Vi consiglio questo live suonato a Siviglia, considerato insieme a 'Live at Tonic' l’apice raggiunto dalla formazione.

 I musicisti straordinariamente affiatati ci regalano quasi 80 minuti di ottima musica che scorre senza intoppo alcuno.

La recensione celebra 'Live in Sevilla', un album live degli anni '90 del quartetto Masada guidato da John Zorn, che rappresenta l'apice della loro proposta jazz d'avanguardia con influenze klezmer. Il disco è consigliato come introduzione perfetta al mondo musicale di Zorn, evidenziando l'affiatamento del gruppo e l'elevata qualità sonora. La recensione sottolinea l'importanza di Masada come fonte d'ispirazione per numerosi progetti futuri. Ascolta ora 'Live in Sevilla' e immergiti nel meglio del jazz d'avanguardia di John Zorn!

 Questo "Book of Horizons" rappresenta probabilmente l’opera più varia e matura, oltre a presentare un concetto di fondo discretamente originale ed interessante.

 Ridateci i Mr.Bungle!

La recensione celebra Secret Chiefs 3 e il loro album 'Book Of Horizons' come un capolavoro di sperimentazione e varietà musicale. Il disco miscela sonorità esotiche, surf, elettronica, metal e omaggi a Morricone. Organizzato come un collettivo, l'album esalta la grande capacità strumentale del gruppo e la maturità artistica. Pur senza voce principale, riesce a conquistare con la sua originalità, lasciando un velo di nostalgia per i Mr.Bungle. Ascolta ora Book Of Horizons e scopri un viaggio sonoro unico e sorprendente!

 i Bull Of Heaven sono, al novantanove-virgola-nove(periodico)percento, la più immensa presa per il culo che il mondo musicale (?) abbia mai conosciuto fino ad oggi.

 50.000 ore di canzone. Cinque anni, sette mesi e sette giorni (con i vari arrotondamenti del caso) di canzone.

La recensione analizza l'album di Bull Of Heaven, noto per la sua durata estrema di 50.000 ore e la natura misteriosa del progetto. L'autore considera l'opera come una presa in giro provocatoria più che un’esperienza musicale tradizionale. Viene sottolineata la difficoltà e l'improbabilità di ascoltarlo interamente, evidenziando il carattere unico e controverso del lavoro. Scopri l'opera musicale più estrema e lasciati stupire dalla follia di Bull Of Heaven!

 Il disco ha qualcosa che non convince, con una formula basata su tema/assoli/tema piuttosto ripetitiva.

 Il collettivo è composto da cinque giganti del jazz americano ma i risultati innovativi non arrivano.

Il disco 'Stolas: The Book of Angels, Volume 12' vede un collettivo jazz di altissimo livello eseguire composizioni di John Zorn. Nonostante la qualità tecnica elevata e ottimi solo, il risultato manca di innovazione, risultando ripetitivo e autoreferenziale. L'accoglienza tra il pubblico più generalista è stata piuttosto indifferente. Consigliato a chi apprezza la formazione e i singoli artisti, ma senza aspettative di svolta nelle playlist. Scopri se il virtuosismo del Masada Quintet fa per te, ascolta l'album!

 Questa è la verità cari miei: essere mainstream e mezzo-alternative!

 Abbandonatevi al dolce niente che questo disco innonda, fatevi sedurre da questa ragazza e dalla sua grazia.

La recensione celebra l'album di Viola come una rinascita della musica pop, rifiutando generi estremi e indecifrabili. L'autore si lascia sedurre dalla voce sensuale e dal fascino dell'artista, trovando nell'opera uno spunto di riflessione e genuina emozione. Un invito ad abbandonarsi a un ascolto sincero e piacevole. Ascolta Viola e lasciati conquistare dalla sua pop music irresistibile!

 "A Trey Spruance è toccato Xaphan, un demonietto di seconda classe... con invettiva e un piano per dare fuoco a tutto il paradiso."

 "Il circo degli orrori, danze di vampiri impazziti e sarabande di clown ubriachi... come nel primo dei Mr. Bungle."

La recensione analizza l'album Xaphan: Book of Angels Vol. 9 di John Zorn e Secret Chiefs 3, mettendo in luce la fusione di sonorità orientali, rock e sperimentali. L'autore apprezza la varietà delle tracce, il carattere energico e il riferimento occulto che permea l'opera. Viene inoltre raccontata la figura di Trey Spruance e la sua abilità nel creare atmosfere uniche. Un album consigliato agli amanti delle contaminazioni musicali e dei riferimenti esoterici. Scopri l’incredibile fusione di suoni e misteri in Xaphan: Book of Angels Vol. 9!

 "Azazel mantiene la falsariga dei primi Masada, aggiungendo pezzi avant-sperimentali e pura passione klezmer."

 "I tre musicisti cooperano con naturalezza e rendono i 60 minuti del disco fluidi ed estremamente piacevoli."

La recensione esalta 'Azazel' del Masada String Trio come uno dei volumi più riusciti della serie 'Book of Angels' di John Zorn. Il disco, eseguito da tre virtuosi, combina con maestria klezmer, jazz e sperimentazione, risultando fluido e appassionato. L'autore sottolinea la varietà stilistica della serie e il valore rappresentativo di questo secondo volume. Un lavoro di alta qualità adatto agli appassionati di musica ebraica e sperimentale. Scopri Azazel e immergiti nel klezmer contemporaneo di John Zorn!

 "John Zorn -che non lascia mai nulla al caso- abbia dedicato proprio il volume 10 a questa figura biblica."

 "Talora si ha l'angosciante sensazione che l'easy listening stia facendo irruzione su tutta la produzione di Zorn."

La recensione esplora l'album 'Lucifer: Book Of Angels Volume 10' di John Zorn interpretato dal Bar Kokhba Sextet, soffermandosi sulla simbologia legata a Lucifero e al numero 10. L'autore analizza dettagliatamente i brani, evidenziandone momenti di eccellenza e alcune tracce meno incisive. Pur non considerandolo il miglior volume della serie 'Book Of Angels', l'album si rivela interessante e imperdibile per i fan di Zorn e appassionati di jazz sperimentale. Il testo unisce riflessioni personali e tecniche musicali, offrendo un quadro completo e profondo dell'opera. Scopri ora l'affascinante mondo musicale di John Zorn e il Bar Kokhba Sextet con Lucifer: Book Of Angels Volume 10!

 Musica difficilmente definibile, un crogiuolo di culture e stili variegati.

 Kletka Red meritano un ascolto attento e partecipe, non solo pochi secondi di samples.

Hybrid dei Kletka Red è un album che fonde klezmer, folk balcanico e free jazz con un’intensità suggestiva e originale. La recensione narra un primo ascolto difficile ma alla fine coinvolgente, sottolineando l’ecletticità del quartetto internazionale e la complessità sonora del disco. Il disco è consigliato a chi apprezza la musica sperimentale e aperta a nuove contaminazioni culturali. Ascolta Hybrid dei Kletka Red e scopri un mondo sonoro unico e sorprendente!

 un’esecuzione sin troppo pulita, ma scarsamente efficace e incisiva

 certe soluzioni strumentali ... lasciano parecchio a desiderare

La recensione critica l'album 'For The Moment' di Paul Brody's Sadawi per un'esecuzione troppo pulita e poco incisiva. La fusione tra tradizione klezmer, balcanica e jazz risulta debole e le sperimentazioni con strumenti come il banjo o l'elettronica non convincono. L'album viene considerato non rilevante nel panorama della Radical Jewish Culture proposta da John Zorn. Scopri se 'For The Moment' di Paul Brody fa per te leggendo la recensione completa.

 I pezzi di Jeremy non si possono descrivere, insieme formano un mosaico bizantino virato in seppia.

 Un disco che si fa apprezzare, può piacere a cuori solitari e viaggiatori ubriaconi e freaks intellettuali.

Il disco d'esordio di Jeremy Barnes con A Hawk And A Hacksaw propone un folk globale ricco di influenze tra Balcani, Medio Oriente e vaudeville. Con fisarmonica e collaborazioni, crea un mosaico sonoro malinconico ma originale. Pur non perfetto live, l'album conquista per l'originalità e per chi ama viaggi sonori insoliti. Consigliato a viaggiatori solitari, spiriti liberi e appassionati di sperimentazioni folk. Scopri l'album e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico e originale.

 Una Masada come non la si era mai sentita.

 Questo disco parla proprio il linguaggio della fiamma stessa, e si sente pure puzza di zolfo.

La recensione esalta "Moloch - Book of Angels Volume 6" di Uri Caine, un album jazz piano virtuoso ispirato a temi mescolati di tradizioni ebraiche, demonologia e musica orientale. Il disco è celebrato per l'energia, la complessità e la profondità evocativa delle sue composizioni, che richiamano grandi pianisti del '900 e un linguaggio musicale tanto angelico quanto infernale. Un'opera consigliata agli amanti di jazz innovativo e ricco di riferimenti culturali profondi. Ascolta Moloch e immergiti nel jazz più infernale e virtuosistico di Uri Caine!

 Il risultato è a dir poco strabilante anzichenò.

 Uno Zorn di ascolto facile, leggero e tranquillo, praticamente una brezza.

Filmworks XIV di John Zorn è una colonna sonora dal carattere etereo e leggero, ispirata alla tradizione ebraica e all'Exotica di Martin Denny. Con musicisti come Trevor Dunn e Cyro Baptista, il disco emerge come un'opera raffinata e accessibile, capace di accompagnare momenti di relax. Interessante anche la presenza vocale di Ganda Suthivarakom, non presente nel mix del film per ragioni religiose, ma valorizzata nel CD. Il lavoro è apprezzato per la sua freschezza e spontaneità. Ascolta Filmworks XIV per un viaggio sonoro unico tra fede e musica contemporanea.