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 The Warriors non è un film. È un sogno febbrile, una fiaba oscura raccontata ai neon della metropolitana.

 Se indossiamo i nostri colori qui fuori, non c’è modo di nascondersi.

La recensione esplora The Warriors di Walter Hill come una moderna trasposizione del mito greco ambientata nella New York degli anni '70. Il film viene descritto come un'odissea tribale e violenta, con una forte enfasi sui colori e la territorialità delle gang. L'opera si distingue per il suo stile surreale e per il ritratto intenso di una città feroce e affascinante, diventando un cult senza tempo nella narrazione urbana. Scopri il mito tribale di The Warriors, il cult che ha rivoluzionato il cinema urbano.

 "L’ipnocrazia rappresenterebbe la condizione fuorviata delle nostre (de)menti al cospetto di tutto quel maelstrom digitale da cui ormai siamo inestricabilmente avvolti."

 "Un libro di argomentata e profonda analisi e critica scritto dall’oggetto stesso della disamina."

La recensione esplora 'Ipnocrazia' di Jianwei Xun, un testo filosofico che analizza come l’IA e culture digitali influenzino la percezione della realtà. Viene spiegata la teoria dello stato di coscienza alterato provocato dal digitale, citando Trump e Musk come esempi di sfruttamento della manipolazione mediatica. L’autore della recensione resta scettico ma trova stimoli interessanti, apprezzando la geniale operazione editoriale rappresentata da un testo scritto con ampio supporto dell’intelligenza artificiale stessa. Scopri come l’IA plasma la realtà con 'Ipnocrazia', una lettura da non perdere.

 Il tempo ha dato lustro a quest’opera, che ... ha il record di film più proiettato nelle scuole italiane.

 Robert Powell aveva occhi che mi sgomentavano, mi turbavano... a lui gli scoppiava una luce, un’ispirazione che ci lasciava sgomenti.

Lo sceneggiato televisivo "Gesù di Nazareth" di Franco Zeffirelli, prodotto nel 1977 e voluto dal Papa Paolo VI, è un'opera storica dal cast eccezionale. Pur presentando alcune imperfezioni come un'eccessiva oleografia e un'interpretazione dogmatica della fede, rimane una pietra miliare per la rappresentazione televisiva della vita di Gesù. La scelta di Robert Powell come Gesù fu ispirata e intensa, mentre il progetto incuriosì e divise critica e pubblico tra entusiasmo e polemiche. La produzione, lunga e complessa, ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare e religiosa del tempo. Scopri la visione di Zeffirelli su Gesù, un classico da non perdere.

 Mi sono trovato alle prese con una commedia folle ma tutt'altro che incoerente, un po' blasfema ma in modo sensatamente provocatorio.

 Tirando le somme si torna ad una storia popolare che finisce bene per chi si sa accontentare di poco.

Miracoloni (1981) è una commedia italiana che sorprende per la sua follia sensata e provocatoria. Con un cast di comici noti e una sceneggiatura firmata anche da Gianfranco Manfredi, il film rappresenta un importante passaggio tra epoche cinematografiche, mescolando risate sincere e uno sguardo popolare e genuino. Non privo di qualche momento meno riuscito, resta un prodotto culturalmente significativo e divertente. Scopri Miracoloni, una commedia anni '80 da ridere e riflettere!

 È un connubio perfetto di atmosfere gotiche, sporche ed allucinogene in bilico perenne tra realtà e incubo.

 Nick Cave ci sbatte a destra e a manca con una prosa malata, drogata, ubriaca, totalmente angosciante.

La recensione esplora la lettura intensa e gotica di 'L'asino che vide l'angelo' di Nick Cave, descrivendo un connubio potente tra musica e prosa poetica. Attraverso un racconto viscerale e angosciante, il libro viene apprezzato per la sua originalità e atmosfera unica. L'autore della recensione condivide anche aspetti personali legati al collezionismo musicale e alla passione per il rock. Immergiti nel mondo oscuro di Nick Cave con questa lettura unica!

 L’autore immagina Ali Agca come la reincarnazione del Giuda evangelico.

 La riscrittura delle storie evangeliche unita all’attentato al papa rende il libro più che godibile.

Il romanzo di Sebastiano Vassalli intreccia la vicenda di Ali Agca, attentatore di Papa Wojtyla, con una reinterpretazione delle storie evangeliche e una sottile critica alla gerarchia cattolica. Sebbene la trama sulla reincarnazione risulti poco approfondita, il confronto con il pensiero di Dostoevskij e la scrittura coinvolgente rendono la lettura appagante. Scopri la rilettura audace della storia e della fede con Vassalli!

 Quentin Dupieux è Mr.Oizo. Cioé, in realtà, è Mr.Oizo che è Quentin Dupieux.

 Dopo un po' la mosca, che evidentemente buttata lì in mezzo con una parte da protagonista ma senza significative parti recitate si annoiava più di mè, per ingannare il tempo si divora un innocente cagnolino.

La recensione presenta Mandibules di Quentin Dupieux con un tono ironico e sarcastico, rimarcando la trama assurda di due amici e una mosca gigante nel bagagliaio di un'auto. Non mancano critiche sull'esagerazione di alcune gag, ma emerge la peculiarità del surrealismo tipico del regista. Un film che divide, presentato anche a Cannes 2020, e che strappa qualche sorriso malgrado le cadute di ritmo. Scopri Mandibules e lasciati sorprendere dal suo umorismo unico!

 Il diavolo è l’inquietante, il trickster, lo straniero che strappa ogni maschera dal volto degli uomini.

 Un calcio in culo nient’affatto metaforico a questo formicolare di (dis)umanità.

La recensione esplora Il Maestro e Margherita di Bulgakov, un romanzo carico di paradossi e critica sociale ambientato nella Mosca degli anni '30. Il diavolo, Woland, e il suo seguito smascherano la meschinità umana, intrecciando realtà e finzione in un viaggio tra mondi paralleli. Il romanzo è un capolavoro che unisce magia, tragedia e satira feroce sul contesto sovietico. Scopri il capolavoro di Bulgakov e immergiti in un mondo di magia e inquietudine!

 «L’avversario che ci fa un culo come un secchio dalla mattina alla sera sta dentro di noi e noi crediamo che siamo lui, e gli vogliamo pure bene!»

 «La guerra è SOLO psichica. E così risulta che candidati alla liberazione sono stimolati alla soluzione del 'problema' da Angeli che volutamente fraintendono celestialità.»

La recensione di Caspasian esplora Revolver di Guy Ritchie come un film denso di riflessioni psicospirituali, lontano dal semplice gangster movie. La pellicola invita lo spettatore a un confronto con il proprio ego e con forze oscure interiori attraverso simbolismi e una narrazione intensa. L’approccio visivo statico e il ritmo riflessivo amplificano la profondità del messaggio. Il film è descritto come stimolante, profondo e utile per chi cerca significati più alti nella cinepresa criminale. Scopri il lato nascosto di Revolver e lasciati guidare in un viaggio psichico unico.

 La natura violenta del friulano si presenta qui in tutta la sua nudità, fomentata dalle menzogne di tutto quello che lo circonda.

 L’inferno a cielo aperto è servito: sodomia, coprofagia, necrofilia e supplizieria varia scandiscono la nuova normativa delle giornate.

La recensione interpreta Salò come un’opera brutale e senza compromessi, riflettendo la disperazione e il rifiuto di Pasolini verso la società e la vita stessa. Evidenzia la violenza fisica e psicologica nel film, collegandola a temi più ampi di corruzione e decadenza umana. L’autore della recensione percepisce il film come una profonda critica sociale e un rapporto doloroso con il potere e la morte. Scopri il lato più oscuro del cinema con la visione di Salò, capolavoro controverso di Pasolini.

 La merda non si dovrebbe mai sottovalutare, anzi bisognerebbe sempre frequentare l'obiettivo di pistarla.

 Nun se stamo a raccontà fregnacce, qua il cinema non è rappresentazione, qua si sta su storie vere non filtrate da aggiustamenti di accettazione e senza aspettare consensi.

La recensione celebra 'I Magi Randagi' di Sergio Citti come un'opera sincera e feroce, che rompe con il cinema d'élite proponendo un racconto crudo e spietato della realtà romana. Il film si caratterizza per una satira tagliente, un nonsense vitale e un'interpretazione unica che evita qualsiasi filtro consolatorio. La colonna sonora di Ennio Morricone arricchisce l'esperienza con un tono mistico e potente. Un viaggio nel cinema autentico, lontano da pose e con un forte impatto emotivo. Scopri il cinema autentico e spietato di Sergio Citti con I Magi Randagi!

 Il deserto ti parla. Il deserto ti chiama. Il deserto non perdona.

 Che sia il miraggio la luce più vicina alla verità?

La recensione riflette un'intensa esperienza personale nel deserto, parallela alla visione del film di Herzog. Fata Morgana è descritto come un'opera ipnotica e poetica che fonde realtà e miraggi in un reportage visivo profondo. Il film induce uno stato di trance, affrontando sofferenza, silenzio e la tensione tra vita e morte. Un viaggio cinematografico che sfida la percezione e celebra la meraviglia dell'essenziale. Scopri il magico viaggio nel deserto firmato Herzog, un film da vedere assolutamente.

 Il film è la sagra dello splatter sul piano visivo: sangue che schizza a fiumi, carne letteralmente strappata dal corpo.

 Non c'è amore, non c'è pietà, e soprattutto non c'è ritmo.

La Passione di Cristo di Mel Gibson si presenta come un film controverso e ultra-violento che divide il pubblico. Pur con alcune interpretazioni convincenti e scenografie apprezzabili, la pellicola soffre di un'eccessiva esasperazione delle scene cruente che rischiano di appesantire la visione. Il ritmo lento e l'assenza di speranza rendono l’esperienza poco coinvolgente, accompagnata da scelte discutibili sul piano artistico. Scopri la nostra recensione approfondita de La Passione di Cristo e forma la tua opinione!

 Il film in un ipotetico 80% è un dialogo unico, in cui ogni cosa viene spiegata come se fosse lo stesso Blatty a leggere il suo romanzo allo spettatore.

 La sequenza terrificante dell’infermiera in ospedale è uno dei jump scared più spaventosi che abbia mai visto.

L'esorcista III, diretto da William Peter Blatty, propone un horror con un cast solido e buone sequenze inquietanti, ma soffre di un ritmo troppo lento e una sceneggiatura poco incisiva. La regia non riesce a valorizzare le potenzialità della storia, risultando spesso piatta, con un finale poco soddisfacente. Le interpretazioni di George C. Scott e Brad Dourif emergono come i punti di forza del film. Nel complesso, un'opera interessante ma non all'altezza del cult originale. Scopri la nostra recensione completa e immergiti nel mondo oscuro de L'esorcista III!

 «Ma ritornando alle solite esilaranti crisi d’identità dell’essere umano (?) il pensiero letale di “essere o non essere” un replicante inonda di angoscia ognuno di noi.»

 «L’ultima scena dove Roy prima di esaurirsi si eternizza dimostrando il sentimento massimo che un essere umano possa avere: la compassione.»

La recensione esplora Blade Runner non solo come film di fantascienza, ma come profondo viaggio filosofico sull’identità umana e il confine sottile fra uomo e replicante. Con riflessioni sulla mortalità, la coscienza e il libero arbitrio, l’autore evidenzia la potenza emotiva e culturale dell’opera, sottolineando il valore umano dei replicanti e le implicazioni della loro esistenza. I dettagli sulla colonna sonora e la morte di Rutger Hauer arricchiscono il quadro di un film ancora sorprendentemente attuale. Scopri Blade Runner e immergiti nelle sue profonde riflessioni sull’umano e oltre.

 Data la poliedricità e ricchezza intrinseca dei suoni ivi propugnati si tratta con discreta probabilità del miglior DeProgramma Radiophonicizzato dell’intera Galassia conosciuta.

 Ci vediamo (cun saluri) a CalaGolitzé per prossimo e definitivo DeMeeting spakkossa in fase di pianificazione per l’estate dell’imminente 2026.

La recensione esprime entusiasmo e completa approvazione per il programma radio 'La Musica Dentro', lodandone la ricchezza sonora e la complicità tra i conduttori. Con un tono ironico e colloquiale, evidenzia l'unicità del progetto e anticipa futuri incontri. Non mancano battute pungenti e riferimenti culturali, che arricchiscono l'esperienza di ascolto. Ascolta La Musica Dentro e unisciti al prossimo DeMeeting!

 I russi e i cinesi non ci capiscono un cazzo e vogliono bombardare le navi con i missili nucleari.

 Un film inutile se non nocivo. Una boiata.

La recensione evidenzia come Arrival, pur avendo un tema interessante come la comunicazione aliena e il paradosso temporale, risulti lento, prevedibile e con buchi di sceneggiatura. L'interpretazione di Amy Adams non basta a salvare un film che viene definito noioso e inutilmente patinato. Il commento si estende anche a un giudizio critico sul remake e la perdita di originalità nel cinema contemporaneo. Nel complesso, un film poco riuscito e deludente. Scopri perché Arrival non convince tra paradossi e tensioni politiche.

 Un film che è IMPOSSIBILE dimenticare.

 Un abile equilibrio tra commedia, profondità, non sense, genialità, visionarietà, spiritualità, intelligenza, poesia e momenti di vera comicità.

La recensione celebra 'Dio Esiste e Vive a Bruxelles' di Jaco Van Dormael come un capolavoro unico e indimenticabile. Il film è descritto come un mix geniale di commedia, poesia e surrealismo, che affronta tematiche spirituali con un approccio laico e provocatorio. Nonostante il boicottaggio nelle sale romane, è considerato uno dei migliori film degli ultimi vent'anni. Consigliato agli amanti del cinema aperti a esperienze nuove e profonde. Guarda subito 'Dio Esiste e Vive a Bruxelles' e immergiti in un cinema unico e indimenticabile!

 "Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?"

 "Il rimpianto mi assalì come una vampa, mi scavò dal petto il cuore. Ogni fiore buttato, ogni goccia d’amore perduta, volle reclamare il suo canto."

La recensione analizza il libro di Vinicio Capossela come un viaggio alla riscoperta delle radici, della terra e dell'identità in un mondo sempre più globalizzato. Attraverso un linguaggio dialettale e iconografie mitiche, l'autore invita a recuperare il legame con il passato e la cultura contadina. Il testo esplora la nostalgia per un mondo antico e la consapevolezza delle sue contraddizioni, aprendo a una riflessione profonda sul senso di appartenenza e la ricerca di sé stessi. Scopri il mondo antico e profondo di Capossela, un invito a ritrovare te stesso.

 Potremmo pensare a Dio come ad un chitarrista molto veloce che suonando la sua mastodontica chitarra divina abbia generato queste onde e quindi creato l'universo.

 Noi poveri esseri umani cerchiamo la verità come un ubriaco cerca le sue chiavi perse di notte nel parco: le cerca solo sotto un lampione tralasciando tutto il resto che inevitabilmente si trova al buio.

La recensione esplora profondamente le domande esistenziali e scientifiche attraverso la lente della Teoria delle Stringhe proposta da CristianoDA. Con un linguaggio immaginifico e filosofico, unisce scienza e fede per rappresentare l'universo come un 'suono' divino. L'autore sottolinea sia le potenzialità che le limitazioni attuali della scienza nel comprendere l'origine e la natura della realtà. Scopri il fascino della Teoria delle Stringhe con CristianoDA, un viaggio tra scienza e filosofia cosmica.