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 Un disco come un punto e a capo.

 Un esilio domestico, una ribellione contro se stessi, autoimposta.

Domestic Exile di Steve Piccolo è un album che si distanzia dal jazz tradizionale con un approccio unico, minimalista e intimo. Attraverso l'uso di basso e farfisa, Piccolo propone una ribellione domestica e personale, esplorando atmosfere notturne di New York sul finire degli anni '70. L'album si presenta come un racconto di disillusione e stasi emotiva, dove la semplicità diventa stile. Un'opera che invita a lasciarsi catturare da suoni essenziali e riflessivi. Ascolta Domestic Exile e immergiti in un jazz anticonvenzionale e intimo.

 La voce di Michael Gira ti seduce e ti comanda ripetendoti parole all'orecchio.

 È un disco che genera confusione, smarrimento ed alienazione.

La recensione analizza 'Holy Money', album del 1986 degli Swans, definendolo un'opera opprimente e dissonante dell'era No Wave. Il testo evidenzia la presenza dominante di Michael Gira e il contributo ipnotico di Jarboe. L'autore esprime un coinvolgimento emotivo intenso, sottolineando la capacità del disco di generare smarrimento e dipendenza sonora. Scopri Holy Money e lasciati avvolgere dall'intensità degli Swans.

 Peeping Drexels riescono a realizzare un pop esclusivo, ricco di feedback e colonne acide, intermezzi chiarificatori.

 Momenti funky sbrodolosi, una voce sbiascicante e putrida ma talmente corretta che alzo le mani.

La recensione descrive l'album 'Bad Time' di Peeping Drexels come un'esperienza musicale intensa e originale, capace di fondere dance punk, no-wave e funk in modo esclusivo. L'autore esprime un rapporto personale e liberatorio con la musica, evidenziandone la voce particolare e la ricchezza sonora. Non manca un tocco di frustrazione quotidiana che si scioglie con l'ascolto del disco. Scopri l'album unico di Peeping Drexels e lasciati conquistare dal loro sound!

 Ho appena scolato un intruglio di succo di limone, gin e cointreau, in ordine decrescente e mi sento davvero poco appagato.

 Un piano, jazz-swing, ma chi sono i These New Puritans? La no-wave, educata, strano? Strano!

La recensione offre un'immersione sensoriale e personale nell'ascolto di Bingo Fury - Big Rain / Happy Snake, mescolando impressioni musicali con metafore gustative. Si evidenziano atmosfere jazz-swing e industriali con riferimenti a These New Puritans. L'autore esprime curiosità e lieve perplessità senza un giudizio netto, portando il lettore a riflettere sull'esperienza musicale. Scopri l'originalità di Bingo Fury con questa recensione unica!

 Un pezzo catramoso e al contempo liscio come l’olio, arpeggi Slint-iani e contrappassi tra sax e violino; una piacevole costante.

 For the First Time è un baillame organizzato, la storia del prog fatta a disco.

La recensione celebra 'For The First Time', il primo album di Black Country, New Road, definendolo un'opera prog intricata e innovativa, contaminata da klezmer e influenze post-rock. Il disco si distingue per arrangiamenti sofisticati e una scrittura intensa, riflesso della scena londinese alternativa. L'autore evidenzia il talento del gruppo nel mescolare generi e l’evoluzione rispetto ai singoli precedenti, sottolineando anche la qualità vocale e la consapevolezza artistica della band. Scopri l'innovazione prog di Black Country, New Road, ascolta 'For The First Time' ora!

 Il suono è incadescente, freddo, ossessivo. La voce metà urlo, metà spoken word.

 Contiene musica magrissima e ipnotica che si appiccica ai nervi.

La recensione celebra l’EP Rosa Yemen come un’opera breve ma potente, caratterizzata da un suono minimalista e urgente. Le chitarre nervose e la voce a metà tra urlo e spoken word evocano intensità e originalità. Il lavoro crea un’atmosfera quasi performativa, ideale per chi cerca musica ipnotica e rarefatta. Una piccola ma clamorosa botta d’energia che lascia il segno. Ascolta subito Rosa Yemen e lasciati travolgere dalla sua energia musicale unica!

 Con denti da orco frantuma prelibatezze musicali per poi risputarle mutate di forma colore odore e consistenza.

 Il disco, mirabile anti potemkin, è davvero una figata pazzesca.

Earth vs Shockabilly è un album unico e sperimentale dove Eugene Chadbourne e Kramer combinano jazz, rock e noise per creare cover originali e irriconoscibili. La recensione esalta la follia creativa, il virtuosismo e l'eccentricità del progetto, definendolo un capolavoro di avanguardia sonora e ironia musicale. Un viaggio sonoro che sorprende e affascina senza mai perdere intelligenza e freschezza. Ascolta Earth vs Shockabilly, un capolavoro di sperimentazione sonora da non perdere!

 Branca è un genio, la sua opera è probabilmente il primo esempio di arte.

 La musica che vi ritrovereste davanti sarebbe comunque completamente inaspettata, perché dei generi se ne sbatte.

La recensione celebra Glenn Branca come un genio della musica sperimentale e fondatore della no-wave. Lesson No. 1 viene descritto come un'opera innovativa e unica, capace di unire dissonanze violente e armonie ordinate con una straordinaria orchestra di chitarre elettriche. In particolare, la traccia Dissonance emerge come un brano intenso e memorabile, simbolo di un'esperienza musicale potente e visionaria. Scopri il rivoluzionario sound di Glenn Branca con Lesson No. 1!

 El nostro caro irlandese ze fasinà da queła sfera industriale che vortichea neła ricerca spasmodega de entropia.

 Na natura mutaforma, un rombo tonante e vortegoso, el fum deła pianura e le cime tempestade, omeni sensa umanidà.

La recensione celebra Common Eros di Perturbed_ come un esperimento sonoro intenso e coinvolgente. L'album si distingue per l'uso innovativo di rumori dissonanti e atmosfere urbane, creando un paesaggio sonoro mutaforma. La critica evidenzia la capacità dell'artista di modellare un'esperienza musicale che fonde entropia e città, senza ricorrere a violenze sonore esagerate. Un lavoro di grande profondità e ricerca estetica nel panorama industriale. Ascolta Common Eros e immergiti nel vortice sonoro di Perturbed_!

 Crogioli di suoni che, ad ogni nuovo ascolto, mi costringono ad alzare il volume del mio fedelissimo impianto stereo...per la certa (non) gioia del vicinato.

 Nulla si inventano, nulla di innovativo si avverte nei 37 minuti di durata dell'intero lavoro.

La recensione celebra 'Suck My Shirt', il quarto album delle Coathangers, con un mix di punk sporco, garage e rock energico. Le canzoni, tra coretti e chitarre distorte, offrono un sound diretto e coinvolgente. Pur senza innovazioni, l'album conquista per la sua energia e dinamismo, ricordando band come Pixies e Ramones. Consigliato agli amanti del rock grezzo e delle performance sincere. Scopri l'energia grezza di The Coathangers e lasciati travolgere dal loro punk!

 «Dentro Beat It Down c’è l’essenza del rock al femminile. Una sensibilità altra. E altera.»

 «Un suono femmineo sfuggito dalle mani di tre artiste provette, per un album estraneo al mondo circostante.»

Beat It Down, del trio Y Pants, è un album sperimentale e intellettuale che mescola minimalismo, influenze no wave e arte visiva. Registrato nel 1982, rappresenta un'originale interpretazione della musica femminile rock, con arrangiamenti essenziali e sonorità surreali. Il disco fonde poesia e anti-pop in un'atmosfera alchemica e fuori dal tempo, risultando un capolavoro misconosciuto e una pietra miliare dell'avanguardia musicale. Scopri l'arte sonora unica di Y Pants con Beat It Down, un gioiello dell'avanguardia musicale!

 I dischi degli Swans erano degli incubi industriali che sconquassavano le palle, e in fondo questo era il loro vero pregio.

 Accettare di far entrare la musica di Michael Gira e i suoi 'cigni' nella tua vita significa accettare di dover convivere a vita con gli psicofarmaci.

La recensione di 'Filth' degli Swans descrive un'esperienza musicale intensa e sconvolgente, caratterizzata da sonorità industriali e un crescendo nevrotico tipico della band. L'ascolto è paragonato a un viaggio psichedelico che richiede preparazione mentale, in grado di scuotere profondamente chiunque vi si avvicini. L'album è apprezzato per il suo impatto potente e il suo valore artistico unico, sebbene non adatto a tutti. Immergiti nell'esperienza unica e devastante di 'Filth' degli Swans!

 Uno dei segreti meglio custoditi di Manchester.

 Un segreto che andrebbe spifferato!

70% Paranoid è un album unico e sottovalutato dei misteriosi 48 Chairs, guidati da John Scott. Un mix sperimentale di art punk, post-punk e jazz, dal sapore indipendente e anti-genere, capace di sorprendere con sonorità inaspettate. Un vero segreto della scena musicale di Manchester, che lascia spazio all'immaginazione e agli ascolti ripetuti. Ascolta ora 70% Paranoid e scopri il lato nascosto del post-punk britannico!

 Questa è la musica dei Mars: psicosi allo stato puro.

 Un disco da cui uscirete diversi rispetto a prima. Ansia, visioni, tremore, paranoia.

La recensione descrive l'album 'The Complete Studio Recordings NYC 1977-1978' dei Mars come un'esperienza sonora estrema e ipnotica, racchiudendo l'essenza della No Wave di New York. Il lavoro viene definito una discesa negli abissi della psiche umana, tra ansia, paranoia e distorsioni atonali. La band emerge come leggendaria per il suo impatto unico e la sua influenza sulle scene underground. Immergiti nella follia sonora dei Mars, un'esperienza musicale che non dimenticherai.

 Devoti al sassofonista Albert Ayler, il gruppo si spinge oltre i confini del jazz fusion, contaminando il suono con elementi psichedelici e kraut-rock.

 La giusta definizione di world music che in questo caso qui è messa in pratica con una formula noise e espressionista e perfettamente riuscita.

Il secondo album dei Sunwatchers, 'II', è un viaggio audace nel jazz sperimentale che abbraccia psichedelia, kraut-rock e sonorità africane. L'ensemble di New York si ispira ad Albert Ayler e propone un manifesto politico contro l'attuale capitalismo estremo attraverso una musica energica e inclusiva. L'album spicca per le sue contaminazioni culturali e la capacità di rinnovare la world music con approcci noise e avanguardisti. Scopri l’audacia sonora di Sunwatchers II e lasciati sorprendere!

 Molto meglio ascoltare direttamente il disco per convincersi della bontà del sound di questo gruppo.

 Old Hand New Wave è un disco acido, allucinato e dove alla fine ci senti dentro pure delle venature rock-blues.

La recensione si concentra sull'album 'Old Hand New Wave' degli SCreature, sottolineando come il gruppo californiano riesca a superare le limitazioni della darkwave con un sound post-punk originale e variegato. Le sonorità si ispirano a icone come Public Image Limited e Siouxsie & The Banshees, ma mantengono un'identità propria grazie a riff taglienti, bassi minimali e vocalità ipnotiche. Il disco risulta interessante anche per chi non è particolarmente affine al goth o darkwave classico. In generale, l'album è valutato positivamente per la sua freschezza e autenticità. Scopri l'album Old Hand New Wave di SCreature e immergiti nel suo post-punk unico.

 Questa caratteristica particolare combinata al momento "decisivo" ha bilanciato le due cose portando alla realizzazione di un disco unico.

 L'ultimo messaggio de gli Skull Defekts prima dell'autodistruzione.

L'ultimo album eponimo di The Skull Defekts rappresenta la vetta della loro carriera, caratterizzato da un suono monolitico e ricco di improvvisazioni. Nonostante le difficoltà nel processo creativo e l'uscita di membri fondatori, la band ha creato un disco unico che unisce post-industriale, post-punk e atmosfere ipnotiche. La partecipazione di Mariam Wallentin aggiunge un ulteriore valore al lavoro, rendendolo un commiato memorabile e significativo. Ascolta ora l'ultimo capolavoro di The Skull Defekts e scopri un viaggio sonoro unico.

 Un incontro inevitabile tra due realtà musicali con la stessa attitudine space rock e sperimentale, portata alle sue estreme conseguenze.

 Taste The Night è una vera e propria odissea nello spazio acida e minimale che ti fa camminare sui cornicioni di un grattacielo imbottito di acido.

La collaborazione tra The Imajinary Friends e Spectrum rappresenta un incontro inevitabile tra due realtà space rock e sperimentali. L'album del 1999, pubblicato da Space Age Recordings, unisce musica minimale, atmosfere aliene e influenze noise in un viaggio sonoro estremo. Le tracce riflettono lucidamente le diverse sessioni di registrazione tra USA e UK e evidenziano una chiusura perfetta del percorso creativo di entrambe le band. Scopri questo viaggio sonoro space rock e lasciati trasportare dall'album.

 Stephen Lawrie ha sviluppato il concept in sei tracce tutte permeate da suggestioni spettrali e che si manifestano nella forma di litanie psichedeliche.

 Stone Tape è un disco concepito, scritto, registrato e prodotto dal solo Stephen Lawrie, voce dei fantasmi della nostra mente.

Stone Tape dei Telescopes è un album sperimentale e concettuale che esplora atmosfere spettrali ispirate alla Stone Tape Theory. Prodotto e realizzato da Stephen Lawrie, l'album si distingue per sonorità drone, noise e psichedeliche che evocano suggestioni astratte e post-industriali. Pubblicato in edizione limitata dalla Yard Press, Stone Tape incarna un progetto creativo libero e originale. Scopri Stone Tape e immergiti in un viaggio sonoro unico e sperimentale.

 "'As Light Return' consiste in una sapiente manipolazione degli spazi vuoti, con onde sonore cariche di fuzz, feedback e distorsioni che colpiscono dritte al cuore."

 "Lo shoegaze qui non c'entra niente, ma resta una componente emotiva che si esprime anche nelle composizioni più oscure e rumoriste."

La recensione evidenzia 'As Light Return' dei Telescopes come un album di noise rock consapevole e raffinato, lontano da semplici sperimentazioni. Stephen Lawrie e la sua band dimostrano padronanza sonora e creano brani che bilanciano emozione e avanguardia. Il disco viene paragonato alle atmosfere di Jesus and Mary Chain e Brian Jonestown Massacre, con riferimenti a momenti iconici di musica alternativa. Scopri l'avanguardia sonora dei Telescopes con 'As Light Return'!