Ricerca su DeBaser Recensioni premiate

 Mark Kozelek è come un amico che non ti tradisce mai.

 Un disco che lascia un sapore dolce amaro in bocca, perché i ricordi sono sempre un po’ dolci e un po’ amari.

La recensione descrive l'ascolto di Mark Kozelek & Desertshore come un momento di profonda emozione, capace di evocare ricordi personali legati all'infanzia e alla famiglia. L'album, pur senza innovazioni, si immerge nelle radici del rock e del folk americano con tocchi di blues, offrendo un'esperienza intima e sincera. Gli arrangiamenti acustici accompagnano testi che parlano di vita reale, amicizie, perdite e introspezioni. L'opera diventa così un compagno fidato per chi cerca conforto e riflessione. Ascolta Mark Kozelek & Desertshore per un viaggio emozionale nella memoria e nel folk americano.

 Chi si sorbirebbe duecento pagine di lacrime spese per ricordare i vari Demetrio Stratos, Gianni Sassi, Massimo Urbani?

 Arrivato a Milano per la prima volta in vita mia incontrai tante nuove sigle...Area, Cramps, Digos.

Il libro "Storie Elettriche" di Patrizio Fariselli offre un racconto ironico e leggero sui quarant'anni di carriera del musicista e della leggendaria band Area. Tra aneddoti divertenti e ricordi vividi, il testo svela il lato umano e solare di musicisti impegnati artisticamente e politicamente. Più che una biografia, è una raccolta di memorie che illumina la scena musicale italiana degli anni Settanta e oltre, mantenendo sempre al centro la musica e la passione. Scopri il lato più umano e divertente degli Area con le Storie Elettriche di Patrizio Fariselli!

 Annie, 66 anni di cinque ottave ancora presenti in tutto il loro splendore, absolutely stunning negli acuti.

 The Mystic And The Muse è una cavalcata epica da brividi, piena di cambi di tempo e atmosfera come se 40 anni non fossero affatto passati.

Grandine Il Vento segna un ritorno importante per i Renaissance, grazie alla forza espressiva di Annie Haslam e alle composizioni di Michael Dunford. L'album richiama sonorità classiche del progressive rock mantenendo una freschezza contemporanea. Le collaborazioni con Ian Anderson e John Wetton impreziosiscono il tutto. Nonostante le difficoltà della band, l'opera riesce a emozionare e a rievocare la maestosità di un'epoca passata. Scopri Grandine Il Vento e rivivi l'epopea del progressive rock.

 "L'amore è andare a sbattere contro un palo, è anche indagine interiore."

 "Love Me Licia è un'opera d'arte punk, malata dentro, fuori dal tempo ma fortemente ottantiana."

Love Me Licia è una serie TV trash anni '80, ma con un'anima punk e una profondità rara nel raccontare l'amore e la crisi di coppia. Con dialoghi brillanti e un nonsense visionario, esplora temi di incomunicabilità, amore impossibile e conflitti interiori. La serie è un'opera cult da vedere senza pregiudizi, con una Cristina D'Avena iconica protagonista. Un viaggio emotivo tra dolcezza e tensione, racchiuso in un'atmosfera unica e nostalgica. Scopri l’epopea punk e visionaria di Love Me Licia, un cult da non perdere!

 La Lee pugnala il violoncello con l'archetto, lo distrugge, lo soffoca, lo sconquassa con una nonchalance da lasciare inebetiti.

 "Ghil" è il risultato di uno sfogo dell'artista, che si è lasciata andare in improvvisazioni derivate dalla solitudine.

Ghil di Okkyung Lee è un album estremo e originale che unisce violoncello, improvvisazione selvaggia e rumori caotici. L'artista trasforma il suo strumento in un mezzo di espressione pura e feroce, capace di coinvolgere e sconvolgere l'ascoltatore. Attraverso suoni brutali, drone e momenti di terrore musicale, il disco si distingue per la sua potenza emotiva e tecnica. Una prova memorabile e insolita nel panorama della musica contemporanea. Ascolta Ghil e immergiti nel violoncello più feroce e sperimentale.

 I correlativi originali vengono amorevolmente ergo rispettosamente strapazzati da questi amabili gaglioffi del pentagramma.

 Per me miglior disco dei Primus.

Miscellaneous Debris è un EP di Primus uscito nel 1992 dove la band si dedica a reinterpretare cinque brani altrui con il proprio stile unico e abrasivo. Le cover includono pezzi di XTC, The Residents, Meters e Pink Floyd, ottenendo grande successo e riconoscimenti, con il singolo 'Making Plans For Nigel' che raggiunge la posizione 30 della Billboard. L'autore considera questo il migliore disco della band, grazie all'originalità e al talento nel rielaborare i brani. Ascolta ora Miscellaneous Debris e scopri la genialità di Primus!

 Il disco contiene materiale vecchio di vent’anni, forse con l’intento di galvanizzare i puristi del prog.

 Quel perfetto ed orchestrato battibecco tra organo, piano e flauto diverrà un acclamato marchio di fabbrica.

Donna Plautilla è il primo album del Banco del Mutuo Soccorso, pubblicato nel 1969 ma recensito qui nel 1989 per il suo materiale di vent'anni prima. Il disco mostra un prog primordiale, ancora lontano dall'apice del gruppo, con influenze beat evidenti e alcune buone intuizioni strumentali. La voce principale, affidata a Vittorio Nocenzi, non convince completamente e il lavoro appare acerbo, ma apre la strada a futuri capolavori progressive della band. Scopri le radici del prog italiano con Banco del Mutuo Soccorso e Donna Plautilla!

 Sono i Wizard e qui ci trovi succhi fradici, riff caldi, atmosfere da stringere sotto i polpastrelli e pelo pubico a volontà.

 A me piace scopare, voi fate come preferite.

La recensione offre uno sguardo irriverente e personale sull'EP "Legalise Drugs And Murder" degli Electric Wizard. Pur ammettendo qualche riserva sull'originale EP, l'autore apprezza l'intensità dei riff e le atmosfere evocative. Il testo si caratterizza per uno stile diretto, graffiante e ironico, con riferimenti pungenti alla scena metal e alle riviste specializzate. La recensione si conclude con un’alzata di spalle spasmodica verso la critica più superficiale. Scopri l'EP di Electric Wizard e lasciati avvolgere dalle atmosfere doom.

 "Se dobbiamo concludere, facciamolo con i fuochi d'artificio."

 "Musica e oggetto entrambi splendidi, perfetti per celebrare tutto il percorso di un gruppo eclettico, creativo e in continua evoluzione."

Il cofanetto "21" dei Blur è una monumentale raccolta che celebra l'intera carriera della band inglese. Con 21 dischi tra album in studio, b-sides, rarità, live e un libro fotografico, rappresenta un must per fan vecchi e nuovi. La qualità audio, il packaging e i contenuti esclusivi rendono questa collezione un vero capolavoro per gli amanti del britpop e della musica alternativa. Scopri e colleziona tutto il meglio di Blur con il cofanetto 21!

 Per quasi due ore solitarie, lassù, sono rimasto fino al primo timido buio della sera in compagnia di “Medicine Show”.

 Raramente mi era capitato di apprezzare un disco dall’inizio alla fine, testi compresi.

La recensione racconta l'ascolto coinvolgente di Medicine Show, album psichedelico dei The Dream Syndicate guidati da Steve Wynn. L'autore evidenzia la qualità sonora, la forza delle melodie e la capacità del disco di accompagnare diversi momenti della giornata. Tra episodi personali e descrizioni musicali dettagliate, emerge un'opera complessivamente apprezzata e memorabile, con solo un piccolo appunto sulla tracklist. Scopri l'energia e l'anima di Medicine Show, ascolta ora l'album dei The Dream Syndicate!

 La luce che vediamo in copertina può ammaliarci, addormentarci, ma dev'essere anche in grado di ridestarci.

 Il vero capolavoro del disco è la multiforme "Nothing is Real", un pezzo che si trasforma continuamente ad ogni ascolto.

La recensione analizza con attenzione e coinvolgimento emotivo 'Tomorrow's Harvest', quarto album del duo scozzese Boards Of Canada. L'opera viene descritta come una riflessione musicale sull'ambiente e l'umanità, con atmosfere sospese tra luce intensa e inquietudine. I dettagli tecnici e stilistici emergono in tracce variegate, che spingono oltre i canoni precedenti della band verso un sound più statico ma profondamente curato. L'album si conferma un capolavoro di ambient e techno minimalista. Scopri l'atmosfera unica di Tomorrow's Harvest, ascolta l'album ora!

 Ero un fantasma, non vedevo nessuno, e nessuno vedeva me. Ero il barbiere...

 La vita mi ha servito delle mani perdenti, o magari non le ho sapute giocare, chissà...

La recensione analizza 'L'Uomo che non c'era', un noir di Joel ed Ethan Coen, evidenziando la figura complessa di Ed Crane e la riflessione amara sulla condizione umana. L'opera si distingue per il suo pessimismo, l'uso del bianco e nero e un cast eccezionale guidato da Billy Bob Thornton. Il film combina tragedia e ironia in una narrazione coinvolgente e poetica. È definito un vertice artistico dei fratelli Coen, capace di lasciare un forte impatto emotivo. Guarda L'Uomo che non c'era per un noir intenso e riflessivo che lascia il segno.

 I Black Sabbath inventarono il metallo pesante praticamente dal niente.

 Ronnie James Dio mi ha fatto a pezzi con questo live... ora credo in Dio, e sento di avere trovato la mia strada.

La recensione celebra il valore storico e musicale dei Black Sabbath, con particolare enfasi sul live 'Live At Hammersmith Odeon' con Ronnie James Dio alla voce. L'autore rivaluta il cantante e definisce il concerto più ruvido e potente rispetto ad altre registrazioni ufficiali, sottolineando il peso fondamentale di Tony Iommi nel definire il suono metal. L'album è giudicato imperdibile per gli appassionati del genere e un possibile disco preferito del recensore. Ascolta questo live per scoprire il vero cuore del metal con Black Sabbath e Ronnie James Dio!

 "Gli uomini sono i microbi dell’universo."

 "A Los Angeles un uomo muore nella metropolitana. Chi se ne accorgerà?"

Collateral è considerato il capolavoro di Michael Mann, un thriller notturno che unisce azione e profondità emotiva. La pellicola racconta la storia di due uomini dalle vite intrecciate in una Los Angeles malinconica e oscura. Le interpretazioni di Tom Cruise e Jamie Foxx sono intense e le atmosfere visive e sonore sono magistrali. Il film evita semplici dicotomie tra bene e male, offrendo una riflessione sul destino e sull'indifferenza. Scopri il capolavoro notturno di Michael Mann e lasciati coinvolgere dai suoi personaggi.

 Qui si tratta di mitologia pura, senza se e senza ma.

 Il canto armonioso di Maddy Prior trova qui la sua più alta emanazione materna.

La recensione celebra con entusiasmo il debutto del 1970 degli Steeleye Span, 'Hark! The Village Wait', definendolo un capolavoro della musica folk inglese. L'autore ne evidenzia la forte carica emotiva, l'uso di strumenti acustici e il contributo vocale di Maddy Prior. Il disco è rappresentato come un viaggio spirituale nella tradizione popolare britannica con atmosfere medievali e corali uniche. Ascolta ora 'Hark! The Village Wait' e immergiti nel folk inglese d'autore.

 Quello che rende grande questo "La casa" è quello che c'è di vecchio.

 In tempo di crisi la fabbrica dei sogni si è isomma reinventata in una più sicura e disonesta industria del riciclo.

La recensione celebra 'La Casa' di Fede Alvarez come il miglior remake della saga Evil Dead. Pur senza Bruce Campbell, il film mantiene il fascino del classico Raimi grazie a una tensione costante e un approccio moderno. L'autore critica la tendenza di Hollywood ai reboot ma apprezza l'onestà del film verso i fan, invitando anche i neofiti a provarlo con aspettative realistiche. Scopri l’horror cult rivisitato e vivi l’angoscia di La Casa al cinema!

 La musica è una delle arti taumaturgiche (forse la più efficace) per la sua natura irrazionale, non investendo direttamente la logica tipica del linguaggio.

 Bullitt è una metafora della memoria, intesa come meccanismo che emerge alla luce della nostra coscienza ad intermittenze apparentemente scollegate.

La recensione esplora il potere evocativo della colonna sonora di Bullitt di Lalo Schifrin, evidenziandone la capacità di suscitare memoria e emozioni profonde. L'autore descrive la musica come una vera e propria esperienza conoscitiva, sottolineando lo stile jazz sospeso fra tensione e rilassamento. Inoltre, viene presentata la figura di Schifrin come compositore versatile e influente. Un invito a riscoprire un classico che restituisce il senso della memoria e dell'identità personale. Ascolta ora la colonna sonora di Bullitt e lasciati trasportare dalle emozioni senza tempo.

 Se Blue - è in Distressor - non vi da il vento caldo, il formicolio alla nuca e la voglia di andare a dormire in un utero per l’eternità, non potete capire.

 Siamo postmoderni, Shields fa più casino da solo dei tre degli Whirr, abbiamo già sentito tutto, non indimenticabili, a mio avviso un album prescindibile.

La recensione esamina l'album Distressor degli Whirr evidenziando una forte influenza della tradizione shoegaze degli anni '90, con un uso massiccio di riverbero e fuzz. L'autore sottolinea l'efficacia sensoriale di alcuni brani, ma critica la mancanza di innovazione e memorabilità complessiva. L'opera viene vista come un drone nostalgico che richiama atmosfere amniotiche, adatto a chi cerca immersione uditiva più che canzoni vere e proprie. Scopri il suono ipnotico di Whirr e immergiti nella nostalgia shoegaze.

 Questa volta voglio cambiare, mi sono rotto. Ed è così che ho puntato su una passione che coltivavo fin da piccolo.

 Metal Slug 3 è l'apoteosi di qualsiasi videogioco appartenente a questo genere.

La recensione ripercorre con passione l'intera saga di Metal Slug, dal primo capitolo del 1996 fino al settimo e oltre. Vengono analizzati i punti di forza e le novità di ogni gioco, con particolare enfasi su Metal Slug 3 come apice della serie. Non mancano riferimenti al valore nostalgico e al fascino immutato della serie, nonostante alcune flessioni negli episodi più recenti. Riscopri la saga Metal Slug e vivi l'epicità degli sparatutto arcade!

 Sheffield era la città - gelida - senza batteristi. La città in cui il rock come l’avevano sempre inteso non esisteva più, mentre nasceva qualcos’altro...

 Mark Pauline pianificava il modo in cui il gruppo avrebbe dovuto: sconcertare, terrorizzare, disgustare il pubblico. Fino al vomito o - meglio - allo svenimento.

La recensione racconta la nascita e l'evoluzione della band Factrix tra Sheffield e San Francisco, in un contesto musicale post-punk e sperimentale. L'album 'Scheintot' viene descritto come un'opera estrema, contraddistinta da strumenti non convenzionali e performance dal forte impatto visivo ed emotivo. La band rivoluziona il concetto di rock tradizionale, proponendo un connubio di elettronica, basso e chitarra deformata. L'autore si mostra appassionato nel descrivere la musica e le atmosfere cupe e inquietanti create dai Factrix. Scopri il post-punk più estremo con Factrix e il loro 'Scheintot'.