Dopo essere venuto a conoscenza che a breve sarà rilasciato uno nuovo, ho rimesso a portata di mano questo disco di Alva Noto, al secolo Carsten Nicolai, uno dei pochi artisti che si possono definire "a 360°".
Titolare della Raster-Noton, casa di produzione di artisti emergenti della scena "elettrodubchillout" (passatemelo), in alcune uscite si veste da co-produttore, si può trovare come DJ in sale Chill-out di alcuni Rave fra Londra e Berlino. Designer molto affermato (alcune sue opere sono state esposte alla biennale di Venezia), nel 2001 ha prodotto questo Transform, disco estremamente particolare che lascia trasparire la grande esperienza musicale dell'artista.

Molto difficile da reperire, se non in città come Milano, Zurigo, Berlino e naturalmente Londra. Più facilmente ritrovabile in rete su Lp, io personalmente ho optato per la monotraccia illegale, e ne valsa veramente la pena anche con un 56k.
Il contenuto può fare da colonna sonora a qualsiasi momento dell'anno o della giornata, dato che attraversa quasi tutti i generi elettronici di questi ultimi anni. Viene proposto come un onda sonora che parte più lentamente, si innalza notevolmente (come bpm) sul centro, per poi schiantarsi sulla riva e distendersi placidamente su bagnasciuga.
Per farvi capire di che tipo di electro sto parlando, non posso che paragonarlo a qualcosa di più conosciuto, ma ciò non vuol dire che ci siano banali scopiazzature o tristi rivisitazioni.
Si parte da un suono "Moon Safari" a tratti "Mirror Conspiracy" (Thievery Corp.), diciamo simile ai pezzi soft dei vecchi Unkle (Dj Shadow), mano che passano i minuti iniziano a scendere a valle ricordi di Richard D. James ed il suo pupillo, che si fanno più consistenti nel mezzo, sino a sfociare in qualcosa abbordabile sulle piste di qualche Club (non immonde discoteche alla "Gimme Love"), sino ad una brusca fermata per ritornare a cose à la "Boards Of Canada" (sopratutto Geogaddi, recensito su De-B) con una spruzzata di ambient, genere che negli ultimi 4-5 minuti diventa molto più marcato, "minimalizzandosi" piano piano sino al silenzio.

Per me è un buon disco, ma niente di fantastico,
per chi ama i gruppi elencati sopra potrebbe essere un 4/5, io sono un pò più estremista.
Da tenere d'occhio la sua prossima uscita.
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