Fabrizio De André: Creuza de mä
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Forse il disco più importante degli anni '80 italiani. De André e il fidato Mauro Pagani confezionano un capolavoro di world-music "ante litteram" che trascende tutti gli stilemi tradizionali del cantautorato e della musica italiana, un'opera magica e senza tempo dal sapore di salsedine e pesto alla genovese, che ci conduce attraverso una "mulattiera di mare" ad un meraviglioso viaggio alla scoperta del Mediterraneo. Immortale.
  • hjhhjij
    12 set 15
    Uno dei miei dischi preferiti in assoluto. Però "ante-litteram" mica tanto, erano anni che c'era la World anche se non di questo tipo (e qui sta l'originalità di Faber e Pagani) solo che a nessuno ancora era venuto in mente di farci un genere, farlo diventare di moda e chiamarlo World Music :D Per quello serviva Peter Gabriel (e "Passion" comunque è un altro dei miei dischi preferiti di sempre).
  • bluesboy94
    12 set 15
    Capolavoro senza se e senza ma.
  • madcat
    12 set 15
    Assieme ad "Anime salve" il mio preferito del Faber, me ne mancano un pò di suoi dischi, cmq
  • Zimmy
    12 set 15
    "solo che a nessuno ancora era venuto in mente di farci un genere, farlo diventare di moda e chiamarlo World Music" Era proprio questo che intendevo con "ante litteram", HJ :)
  • SydBarrett96
    12 set 15
    Ed in vinile rende anche il doppio. Magnifico.
  • Dragonstar
    13 set 15
    Non il mio preferito di Faber, ma cazzo se è bello!
  • teenagelobotomy
    13 set 15
    1 Anime Salve

    2 Tutti morimmo a stento

    3 Creuza de ma
FRANCESCO DE GREGORI: Canzoni d'amore
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il disco che mi fece conoscere il Principe. Titolo azzeccatissimo nel suo essere (apparentemente) antifrastico rispetto al contenuto, visto che tra le 11 tracce solo la prima è una canzone d'amore in senso stretto. E le altre? 10 grandi classici del De Gregori maturo, con degli ottimi arrangiamenti molto rockeggianti, pronti ad 'accompagnarti per certi angoli del presente che fortunatamente diventeranno curve nella memoria'...
  • SydBarrett96
    28 lug 15
    Ecco, per me questo è forse il disco del Principe più ispirato degli ultimi vent'anni. Stupendo, tra i suoi apici di sempre.
  • Zimmy
    28 lug 15
    Per me se la gioca con il successivo "Prendere e lasciare", stupendo anche quello. Entrambi sono dischi a cui sono molto legato fin dalla più tenera età, per cui quindi non so quanto riesco adessere imparziale...
  • SydBarrett96
    28 lug 15
    Ed invece io mi trovo d'accordissimo con te, Zimmy. Anche "Prendere e Lasciare" è molto bello.
  • Zimmy
    28 lug 15
    Conta che io il De Gregori anni 70 l'ho conosciuto solo dopo, per cui - senza nulla togliere a capolavori come "Rimmel", "Buffalo Bill" e la pecora - per me il vero Principe è questo. E aggiungo che obiettivamente un testo come quello di "Un guanto", in Prendere e lasciare, trovo che non abbia assolutamente eguali in tutta la produzione precedente.
  • SydBarrett96
    28 lug 15
    Io vado a periodi. Certe volte preferisco questo, altre volte quello della Pecora o di Alice; credo dipenda molto dagli stati d'animo. :)
  • Zimmy
    28 lug 15
    Beh quello pure io. Il Principe è uno dei pochi artisti di cui mi piace indistintamente tutta la discografia, dal primo all'ultimo senza riserve. Per dire, persino di Dylan o di Guccini ci sono album che non mi piacciono, coi suoi non mi è mai capitato. Ah, mi accorgo solo ora dell'erroraccio di poco fa: ovviamente il "Bufalo Bill" del Principe ha una "f" sola :)
  • Dragonstar
    29 lug 15
    Premettendo che non esiste il VERO principe ma un SOLO principe del cantautorato italiano, ed è lui (almeno per la massa è così). Poi che si preferisca un periodo o l'altro non ha importanza: stiamo parlando della stessa persona che ha voluto semplicemente sperimentare cose diverse nel corso della sua carriera! Questo è molto bello, e vorrei citarne un altro che a me piace molto ossia "Amore nel pomeriggio" del quale però non ricordo l'anno di uscita. Il mio De Gregori preferito, rimarrà sempre quello de "La pecora".
  • Zimmy
    29 lug 15
    Sottoscrivo tutto, Dragon! Anche a me piace moltissimo "Amore nel pomeriggio", che poi è ancora il successivo dopo "Prendere e lasciare", dovrebbe essere del 2001 o giù di lì... che triade! e poi "Pezzi", "Calypsos"... non ne ha sbagliato uno!
  • Dragonstar
    29 lug 15
    Caypsos mi piace molto, perché si è focalizzato di più sul lato pianistico, romantico, intimista. A parte May Day che riporta un po' al rock stile "Il bandito e il campione" , il clima è molto soft. Poi c'è anche una "Per le strade di Roma" che è il capolavoro dell'album e una delle più belle canzoni composte da Francesco negli ultimi anni.
  • Zimmy
    29 lug 15
    Hai assolutamente ragione. Tra l'altro a me piace vedere "Pezzi" e "Calypsos" - considerando anche la breve distanza fra la data di uscita dell'uno e dell'altro - come le due parti complementari di un dittico ideale di cui la prima è quella più spiccatamente Rock, la seconda quella più delicata e intimista. Anche se nel primo non mancano momenti delicati (vedi le splendide "Gambadilegno a Parigi" e "Parole a memoria") così come nel secondo c'è "Mayday"...
  • SydBarrett96
    29 lug 15
    "Pezzi" e "Calypsos" sono due dischi davvero molto riusciti, anche se il Principe per me non ha sbagliato mai un colpo (come Faber e Guccio) e per me costituisce il podio della musica italiano insieme ai due suddetti. "Amore nel pomeriggio" è forse quello che più preferisco degli anni '00, probabilmente l'unico a cui do 5 pieno ("Sempre per sempre", "Il cuoco di Salò"). Trovo invece che sia molto sottovalutato "Per brevità chiamato artista", anch'esso molto bello. :)
  • Zimmy
    29 lug 15
    "Per brevità chiamato artista" è un disco volutamente più "modesto" nei toni e nello spirito, ma pur sempre di altissima qualità. A proposito Syd, scusa se vado un po' off-topic, posso chiederti quanto conosci e cosa ne pensi di Bob Dylan? Così per curiosità... visto che probabilmente saprai che il Principe si è sempre ispirato moltissimo a Bob, io stesso mi diverto spessissimo a scovare nei suoi lavori influenze e riferimenti al maestro :)
  • SydBarrett96
    29 lug 15
    Beh che dire di Bob Dylan: "Highway 61 Revisited" e "Blonde On Blonde" due capolavori assoluti della musica d'autore di sempre. Pensa che i primissimi anni di carriera al Folkstudio il Principe alternava sue canzoni (alcune mai pubblicate, ma che ti consiglierei di ascoltare perché sono molto belle, tipo "De Gregori è morto" oppure "Mercatino di Fiori") a traduzioni di Dylan, come ad esempio "Sad-Eyed Lady of Lowlands" e "Desolation Row".
  • Zimmy
    29 lug 15
    Purtroppo della prima produzione "inedita" di De Gregori non ho ascoltato nulla. La traduzione di "Desolation Row" se non sbaglio è quella che poi è diventata "Via della povertà" di Faber, giusto? dove De Gregori è accreditato come autore. La traduzione di "Sad Eyed Lady", di cui conoscevo l'esistenza, ricordo di averla cercata in rete qualche tempo fa e di non averla trovata. Comunque non so se conosci la produzione di Bob successiva agli anni '60, ma è un modello che il Principe tiene ben presente in tutta la sua produzione. Hai mai ascoltato, ad esempio, l'album "New Morning"? Ci sono moltissimi spunti, musicali e testuali, che De Gregori ha rielaborato per le sue canzoni, a partire da "Winterlude" che è praticamente il modello su cui ha costruito (dichiaratamente) "Buonanotte fiorellino".
  • Dragonstar
    29 lug 15
    Intervengo un momento per dire che Per brevità chiamato artista è un altro disco della madonna: semplice e profondo. :)
  • SydBarrett96
    30 lug 15
    Si Zimmy, quel disco di Dylan lo conosco anche se ne preferisco altri. Comunque si, la versione di "Desolation Row" è quella che poi finì su "Canzoni" di Faber. :)
  • Zimmy
    30 lug 15
    Sì infatti è un disco assolutamente minore quello che ho citato, uno degli episodi più modesti di Bob, ma di cui mi colpì l'influenza avuta su molte cose di De Gregori. Posso dire anzi di aver scoperto Dylan grazie al Principe e poi, dopo aver conosciuto e amato la musica di Bob, ho potuto apprezzare ancora di più la produzione di Francesco che presenta moltissimi rimandi a quella del maestro di Duluth, pur rimanendo sempre assolutamente originale e personale. :)
  • perfect element
    10 ago 15
    Il suo disco che preferisco, arrangiamenti sublimi e chitarrista stellare.
  • Mauro82
    3 apr 20
    Della triade '92-'01 sta nel mezzo secondo me. Musicalmente è un ottimo disco, ma personalmente non riesco a definirlo tra gli apici della sua discografia. De Gregori ha fatto dischi decisamente migliori, uno su tutti quello che chiude la trilogia, ovvero "Amore nel pomeriggio". In ogni caso, per me il periodo d'oro di De Gregori finisce con "Terra di nessuno" ('87).
  • Martello
    27 set 20
    Davvero bello. Adelante,Sangue su sangue e Bellamore han fatto amare il Degre a me e alle mie compagne di classe di allora...sempre riconoscente a quell'uomo
Ottimo omaggio a Dylan da parte del cantautore romano. Traduzioni fatte bene, alcune veramente molto riuscite ("Dignity"), altre molto meno ("Subterranean Homesick Blues"). Nulla di particolarmente imperdibile o nuovo, tanto mestiere... consigliato a tutti gli amanti di Bob e/o del Principe, gli altri potrebbero magari trovarlo un'operazione abbastanza fine a se stessa. Restano comunque 55 minuti di belle canzoni.
  • luludia
    8 feb 16
    eh si, credo che sia da ascoltare...anche se per il momento non ne ho avuto il coraggio....è che ho amato molto il primo de gregori (quello degli anni 70)...e dopo mi ha quasi sempre deluso...poi tradurre dylan è dura, dura assai...
Frank Zappa: Joe's Garage Acts I, II & III
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Grandioso triplo (155 minuti e scorrono via che è uno spettacolo!) che, con la sua storia intrigata e grottesca, è al tempo stesso un gran bel concept-album e una irriverente e geniale parodia dei concept stessi. Pur abbastanza "easy-listening" rispetto agli standard di Frank, può vantare - tra le altre cose - una chitarra elettrica assolutamente da urlo (occorre citare "Watermelon in Easter Hay"?). Immancabile anche l'irresistibile humour di Zappa che rende alcuni pezzi veramente spassosi!
  • Psychopathia
    6 ago 15
    secondo me un punto debole é rappresentato dagli interventi del central scrutinizer. alla lunga sono abbastanza inutili in termini musicali