"Da qui, messere, si domina la valle..." Esordio spettacolare per un gruppo straordinario. Epicità assoluta, brivido, emozioni forti, testi bellissimi, parti strumentali da paura e la voce incredibile di "Big" Di Giacomo. Cosa ci può essere di meglio? Forse solo i due successivi.
  • hjhhjij
    10 ago 15
    Bello bello bello bello, ancora oggi non mi ha minimamente stancato e saranno 4-5 anni che ciclicamente ogni tanto mi ripassa per le orecchie.
  • perfect element
    11 ago 15
    A me è sempre risultato un po' pesante. Preferisco i dischi della seconda metà dei settanta. La voce non ha mai avuto eguali e questo è oggettivo.
  • tonysoprano
    12 lug 16
    GRANDISSIMO ESORDIO!!!
Bob Dylan: Rough and Rowdy Ways
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Bob Dylan: Blonde On Blonde
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
"Uno spettro di corrente elettrica urla nelle ossa del suo viso..." Capolavoro assoluto e imprescindibile: 14 brani uno più stupendo dell'altro, arrangiamenti da applausi, una vena poetica e visionaria assolutamente insuperata per un ascolto veramente da brividi. Il vertice del disco? Se la giocano la splendida "Visions of Johanna", il classicone "Just Like a Woman" e la maestosa "Sad-Eyed Lady of the Lowlands".
  • Mr Funk
    27 lug 15
    "Oh, Mama, can this really be the end To be stuck inside of Mobile With the Memphis blues again".
  • madcat
    27 lug 15
    eternamente indeciso tra questo e time out of mind su quale sia il mio Dylan preferito
  • fuggitivo
    27 lug 15
    Ecco, questo è l'unico album doppio che appena finito ti chiedi: di già? Lo mandi un'altra volta e non basta ancora. Nell'Olimpo della musica.
  • the last
    27 lug 15
    Monumentale
  • imasoulman
    27 lug 15
    urka, allora deve essere proprio bello, questo. Me lo consigliate?
  • hjhhjij
    27 lug 15
    Ima, piglialo a scatola chiusa, ha delle belle canzoni, giusto i testi magari non sono il massimo... Però ci si passa sopra tranquillamente.
  • fuggitivo
    27 lug 15
    "ha delle belle canzoni". Te stai male. Oltretutto depisti un ignaro.
  • hjhhjij
    27 lug 15
    Non ho capito se sei cascato nell'ironia facile facile di ima o se l'hai superata di balzo e ci stai controperculando :-D
  • fuggitivo
    27 lug 15
    Stavo commentando orora perché ho visto solo orora che è imasoulman. Sono un idiota.
  • hjhhjij
    27 lug 15
    Allora nessuna delle due, ti sei solo sbagliato.
  • fuggitivo
    27 lug 15
    Anche il fatto che metti BoB dopo Highway 61 ha aiutato.
  • fuggitivo
    27 lug 15
    Non voglio bisticciare; per me è semplicemente impensabile BoB dopo 61.
  • hjhhjij
    27 lug 15
    Addirittura impensabile ? Per me è questione di preferenza personale con margini strettissimi.
  • fuggitivo
    27 lug 15
    Eh, a parte Like a Rolling Stone (diosantissimo scesointerra) il resto devo ascoltarlo meglio, ma non mi attira molto.
  • hjhhjij
    27 lug 15
    Boh, per me è il disco perfetto ma son gusti.
  • Zimmy
    27 lug 15
    Tra "Highway 61" e questo è uno scontro tra titani, anche per me vince questo ma solo perché è doppio e quindi ci si gode di più.
  • the last
    28 lug 15
    Anche per me tra questo e Highway 61 vince questo, anche se di pochissimo.
    Highway ci ha messo un pò a catturarmi (Like a Rolling Stone merita un discorso a parte ovviamente).
    Con Blonde On Blonde è stato amore a primo ascolto, l'ho trovato più immediato e con un suono strabiliante per l'epoca, contando che risulta ancora oggi attualissimo. Diciamo che Highway è più figlio degli nni '60, mentre Blonde On Blonde suona più trasversale.
  • fuggitivo
    28 lug 15
    Esatto tutto quello detto da te the last. Forse lo preferisco anche perché è stato il mio primo disco di Dylan.
Bob Dylan: Highway 61 Revisited
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Imprescindibile pietra miliare sia per la storia del rock che della canzone d'autore. Testi straordinari e ispiratissimi, arrangiamenti divini (le tastiere di Al Kooper!) per 9 indimenticabili perle, dall'epica cavalcata dell'immortale "Like a Rolling Stone" ai deliranti scenari dell'ipnotica "Desolation Row", passando per le inquietanti visioni della disturbante "Ballad of a Thin Man" e la disarmante dolcezza di "Queen Jane Approximately". Capolavoro.
  • De...Marga...
    11 ago 15
    Fondamentale e pietra angolare; ed a fine agosto spegne le cinquanta candeline. Epocale.
  • tonysoprano
    12 lug 16
    Dopo un po', sono giunto alla conclusione che molto probabilmente il mio preferito di Dylan sia questo, poi è difficile scegliere a discapito di altri.
  • Zimmy
    12 lug 16
    E' opinione comune, in realtà. Io gli preferisco, seppur di pochissimo, "Blonde on Blonde", ma non sono sicuro che sia il mio preferito in assoluto perché lo scontro coi titani degli anni '70 ("Blood on the Tracks" e "Desire") è durissimo. Comunque di Dylan conosco pressoché tutto e non delude quasi mai, a parte forse qualche parentesi deboluccia a inizio anni '70 e metà anni '80 ma con una produzione vasta come la sua i periodi di "magra" sono anche fisiologici...
  • tonysoprano
    12 lug 16
    Bob Dylan mi piace, ma gli preferisco Tom Waits, perchè Waits riesce a cambiare genere con una disinvoltura incredibile...dal 1983, capolavori su capolavori, tutti diversi l'uno dall'altro....
  • Zimmy
    12 lug 16
    Waits debbo ancora approfondirlo e sono sicuro che quando mi deciderò a farlo lo adorerò perché ha tutte le carte in regola per piacermi da matti... ma anche Dylan ha cambiato una marea di generi con dischi tutti diversi l'uno dall'altro! Folk, blues, rock n roll, gospel-r'n'b, pop, country, crooner... trovo che non abbia mai smesso di reinventarsi, nonostante il suo punto di forza siano stati sempre i testi
  • tonysoprano
    12 lug 16
    Approfondiscilo in questi giorni...
Bob Dylan: Infidels
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Fabrizio De André: Creuza de mä
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Forse il disco più importante degli anni '80 italiani. De André e il fidato Mauro Pagani confezionano un capolavoro di world-music "ante litteram" che trascende tutti gli stilemi tradizionali del cantautorato e della musica italiana, un'opera magica e senza tempo dal sapore di salsedine e pesto alla genovese, che ci conduce attraverso una "mulattiera di mare" ad un meraviglioso viaggio alla scoperta del Mediterraneo. Immortale.
  • hjhhjij
    12 set 15
    Uno dei miei dischi preferiti in assoluto. Però "ante-litteram" mica tanto, erano anni che c'era la World anche se non di questo tipo (e qui sta l'originalità di Faber e Pagani) solo che a nessuno ancora era venuto in mente di farci un genere, farlo diventare di moda e chiamarlo World Music :D Per quello serviva Peter Gabriel (e "Passion" comunque è un altro dei miei dischi preferiti di sempre).
  • bluesboy94
    12 set 15
    Capolavoro senza se e senza ma.
  • madcat
    12 set 15
    Assieme ad "Anime salve" il mio preferito del Faber, me ne mancano un pò di suoi dischi, cmq
  • Zimmy
    12 set 15
    "solo che a nessuno ancora era venuto in mente di farci un genere, farlo diventare di moda e chiamarlo World Music" Era proprio questo che intendevo con "ante litteram", HJ :)
  • SydBarrett96
    12 set 15
    Ed in vinile rende anche il doppio. Magnifico.
  • Dragonstar
    13 set 15
    Non il mio preferito di Faber, ma cazzo se è bello!
  • teenagelobotomy
    13 set 15
    1 Anime Salve

    2 Tutti morimmo a stento

    3 Creuza de ma
FRANCESCO DE GREGORI: Canzoni d'amore
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il disco che mi fece conoscere il Principe. Titolo azzeccatissimo nel suo essere (apparentemente) antifrastico rispetto al contenuto, visto che tra le 11 tracce solo la prima è una canzone d'amore in senso stretto. E le altre? 10 grandi classici del De Gregori maturo, con degli ottimi arrangiamenti molto rockeggianti, pronti ad 'accompagnarti per certi angoli del presente che fortunatamente diventeranno curve nella memoria'...
  • SydBarrett96
    28 lug 15
    Ecco, per me questo è forse il disco del Principe più ispirato degli ultimi vent'anni. Stupendo, tra i suoi apici di sempre.
  • Zimmy
    28 lug 15
    Per me se la gioca con il successivo "Prendere e lasciare", stupendo anche quello. Entrambi sono dischi a cui sono molto legato fin dalla più tenera età, per cui quindi non so quanto riesco adessere imparziale...
  • SydBarrett96
    28 lug 15
    Ed invece io mi trovo d'accordissimo con te, Zimmy. Anche "Prendere e Lasciare" è molto bello.
  • Zimmy
    28 lug 15
    Conta che io il De Gregori anni 70 l'ho conosciuto solo dopo, per cui - senza nulla togliere a capolavori come "Rimmel", "Buffalo Bill" e la pecora - per me il vero Principe è questo. E aggiungo che obiettivamente un testo come quello di "Un guanto", in Prendere e lasciare, trovo che non abbia assolutamente eguali in tutta la produzione precedente.
  • SydBarrett96
    28 lug 15
    Io vado a periodi. Certe volte preferisco questo, altre volte quello della Pecora o di Alice; credo dipenda molto dagli stati d'animo. :)
  • Zimmy
    28 lug 15
    Beh quello pure io. Il Principe è uno dei pochi artisti di cui mi piace indistintamente tutta la discografia, dal primo all'ultimo senza riserve. Per dire, persino di Dylan o di Guccini ci sono album che non mi piacciono, coi suoi non mi è mai capitato. Ah, mi accorgo solo ora dell'erroraccio di poco fa: ovviamente il "Bufalo Bill" del Principe ha una "f" sola :)
  • Dragonstar
    29 lug 15
    Premettendo che non esiste il VERO principe ma un SOLO principe del cantautorato italiano, ed è lui (almeno per la massa è così). Poi che si preferisca un periodo o l'altro non ha importanza: stiamo parlando della stessa persona che ha voluto semplicemente sperimentare cose diverse nel corso della sua carriera! Questo è molto bello, e vorrei citarne un altro che a me piace molto ossia "Amore nel pomeriggio" del quale però non ricordo l'anno di uscita. Il mio De Gregori preferito, rimarrà sempre quello de "La pecora".
  • Zimmy
    29 lug 15
    Sottoscrivo tutto, Dragon! Anche a me piace moltissimo "Amore nel pomeriggio", che poi è ancora il successivo dopo "Prendere e lasciare", dovrebbe essere del 2001 o giù di lì... che triade! e poi "Pezzi", "Calypsos"... non ne ha sbagliato uno!
  • Dragonstar
    29 lug 15
    Caypsos mi piace molto, perché si è focalizzato di più sul lato pianistico, romantico, intimista. A parte May Day che riporta un po' al rock stile "Il bandito e il campione" , il clima è molto soft. Poi c'è anche una "Per le strade di Roma" che è il capolavoro dell'album e una delle più belle canzoni composte da Francesco negli ultimi anni.
  • Zimmy
    29 lug 15
    Hai assolutamente ragione. Tra l'altro a me piace vedere "Pezzi" e "Calypsos" - considerando anche la breve distanza fra la data di uscita dell'uno e dell'altro - come le due parti complementari di un dittico ideale di cui la prima è quella più spiccatamente Rock, la seconda quella più delicata e intimista. Anche se nel primo non mancano momenti delicati (vedi le splendide "Gambadilegno a Parigi" e "Parole a memoria") così come nel secondo c'è "Mayday"...
  • SydBarrett96
    29 lug 15
    "Pezzi" e "Calypsos" sono due dischi davvero molto riusciti, anche se il Principe per me non ha sbagliato mai un colpo (come Faber e Guccio) e per me costituisce il podio della musica italiano insieme ai due suddetti. "Amore nel pomeriggio" è forse quello che più preferisco degli anni '00, probabilmente l'unico a cui do 5 pieno ("Sempre per sempre", "Il cuoco di Salò"). Trovo invece che sia molto sottovalutato "Per brevità chiamato artista", anch'esso molto bello. :)
  • Zimmy
    29 lug 15
    "Per brevità chiamato artista" è un disco volutamente più "modesto" nei toni e nello spirito, ma pur sempre di altissima qualità. A proposito Syd, scusa se vado un po' off-topic, posso chiederti quanto conosci e cosa ne pensi di Bob Dylan? Così per curiosità... visto che probabilmente saprai che il Principe si è sempre ispirato moltissimo a Bob, io stesso mi diverto spessissimo a scovare nei suoi lavori influenze e riferimenti al maestro :)
  • SydBarrett96
    29 lug 15
    Beh che dire di Bob Dylan: "Highway 61 Revisited" e "Blonde On Blonde" due capolavori assoluti della musica d'autore di sempre. Pensa che i primissimi anni di carriera al Folkstudio il Principe alternava sue canzoni (alcune mai pubblicate, ma che ti consiglierei di ascoltare perché sono molto belle, tipo "De Gregori è morto" oppure "Mercatino di Fiori") a traduzioni di Dylan, come ad esempio "Sad-Eyed Lady of Lowlands" e "Desolation Row".
  • Zimmy
    29 lug 15
    Purtroppo della prima produzione "inedita" di De Gregori non ho ascoltato nulla. La traduzione di "Desolation Row" se non sbaglio è quella che poi è diventata "Via della povertà" di Faber, giusto? dove De Gregori è accreditato come autore. La traduzione di "Sad Eyed Lady", di cui conoscevo l'esistenza, ricordo di averla cercata in rete qualche tempo fa e di non averla trovata. Comunque non so se conosci la produzione di Bob successiva agli anni '60, ma è un modello che il Principe tiene ben presente in tutta la sua produzione. Hai mai ascoltato, ad esempio, l'album "New Morning"? Ci sono moltissimi spunti, musicali e testuali, che De Gregori ha rielaborato per le sue canzoni, a partire da "Winterlude" che è praticamente il modello su cui ha costruito (dichiaratamente) "Buonanotte fiorellino".
  • Dragonstar
    29 lug 15
    Intervengo un momento per dire che Per brevità chiamato artista è un altro disco della madonna: semplice e profondo. :)
  • SydBarrett96
    30 lug 15
    Si Zimmy, quel disco di Dylan lo conosco anche se ne preferisco altri. Comunque si, la versione di "Desolation Row" è quella che poi finì su "Canzoni" di Faber. :)
  • Zimmy
    30 lug 15
    Sì infatti è un disco assolutamente minore quello che ho citato, uno degli episodi più modesti di Bob, ma di cui mi colpì l'influenza avuta su molte cose di De Gregori. Posso dire anzi di aver scoperto Dylan grazie al Principe e poi, dopo aver conosciuto e amato la musica di Bob, ho potuto apprezzare ancora di più la produzione di Francesco che presenta moltissimi rimandi a quella del maestro di Duluth, pur rimanendo sempre assolutamente originale e personale. :)
  • perfect element
    10 ago 15
    Il suo disco che preferisco, arrangiamenti sublimi e chitarrista stellare.
  • Mauro82
    3 apr 20
    Della triade '92-'01 sta nel mezzo secondo me. Musicalmente è un ottimo disco, ma personalmente non riesco a definirlo tra gli apici della sua discografia. De Gregori ha fatto dischi decisamente migliori, uno su tutti quello che chiude la trilogia, ovvero "Amore nel pomeriggio". In ogni caso, per me il periodo d'oro di De Gregori finisce con "Terra di nessuno" ('87).
  • Martello
    27 set 20
    Davvero bello. Adelante,Sangue su sangue e Bellamore han fatto amare il Degre a me e alle mie compagne di classe di allora...sempre riconoscente a quell'uomo
Ottimo omaggio a Dylan da parte del cantautore romano. Traduzioni fatte bene, alcune veramente molto riuscite ("Dignity"), altre molto meno ("Subterranean Homesick Blues"). Nulla di particolarmente imperdibile o nuovo, tanto mestiere... consigliato a tutti gli amanti di Bob e/o del Principe, gli altri potrebbero magari trovarlo un'operazione abbastanza fine a se stessa. Restano comunque 55 minuti di belle canzoni.
  • luludia
    8 feb 16
    eh si, credo che sia da ascoltare...anche se per il momento non ne ho avuto il coraggio....è che ho amato molto il primo de gregori (quello degli anni 70)...e dopo mi ha quasi sempre deluso...poi tradurre dylan è dura, dura assai...
Frank Zappa: Joe's Garage Acts I, II & III
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Grandioso triplo (155 minuti e scorrono via che è uno spettacolo!) che, con la sua storia intrigata e grottesca, è al tempo stesso un gran bel concept-album e una irriverente e geniale parodia dei concept stessi. Pur abbastanza "easy-listening" rispetto agli standard di Frank, può vantare - tra le altre cose - una chitarra elettrica assolutamente da urlo (occorre citare "Watermelon in Easter Hay"?). Immancabile anche l'irresistibile humour di Zappa che rende alcuni pezzi veramente spassosi!
  • Psychopathia
    6 ago 15
    secondo me un punto debole é rappresentato dagli interventi del central scrutinizer. alla lunga sono abbastanza inutili in termini musicali
Genesis: The Lamb Lies Down on Broadway
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
L'ultimo atto dei Genesis di Gabriel: un oscuro, affascinante doppio concept che ha come principale punto di forza (senza nulla togliere a Banks e soci, immensi come sempre agli strumenti) l'incredibile interpretazione vocale del geniale frontman, qui all'apice della sua ostentata teatralità e del suo songwriting allucinato e visionario. Un'opera monumentale, sospesa tra atmosfere angoscianti e da incubo, e passaggi magici e delicati. "We've got to get in to get out..."
  • Renagade
    7 set 15
    grandissimi
  • zooka
    7 set 15
    cioè, mi stai dicendo che i genesis hanno avuto pure il coraggio di fare un album doppio...? e che c'è gente che se l'è pure comprato?? :O
Pink Floyd: A Saucerful Of Secrets
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Disco in un certo senso "di transizione" (fuori Syd, dentro Gilmour) ma non per questo meno bello del precedente, forte della presenza di due capolavori assoluti quali "Set the Controls for the Heart of the Sun" e "A Saucerful of Secrets", e della chiusura di "Jugband Blues", allucinata e straziante lettera d'addio di un Barrett ormai irrecuperabile. "...and what exactly is a dream..."
Pink Floyd: The Piper At The Gates Of Dawn
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
I Floyd li preferisco senza Barrett, mentirei se dicessi il contrario. Pietra miliare, assolutamente, ma qua e là c'è della roba che non mi entusiasma. Sticazzi, "Astronomy Domine" e "Interstellar Overdrive" bastano comunque ad assicurargli le mie 5 stellette.
Pink Floyd: Wish You Were Here
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Da sempre il mio preferito dei Floyd. Niente da aggiungere.
Pink Floyd: The Wall
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il concept album per eccellenza, uno dei dischi a cui sono più legato in assoluto. Capolavoro a livello concettuale prima ancora che musicale, non il migliore dei Floyd ma sicuramente l'ultimo grande capolavoro prima del declino. Dirò una banalità ma "Comfortably Numb" è una delle cose più belle che abbia mai sentito... "is there anybody out there?"
Pink Floyd: More
CD Audio Ce l'ho ★★★
Ritenuto (non a torto) un disco minore, vuoi per la sua natura originaria di colonna sonora, vuoi per la sua collocazione tra due pezzi da novanta quali "Saucerful" e "Ummagumma", la terza fatica discografica dei Floyd è comunque un lavoro da non sottovalutare: tra squisite ballate acustiche delicate e "bucoliche", fughe psichedeliche e inediti accenni hard, "More" resta un disco godibilissimo e suggestivo. 3,5