Caro
@[G] igione
Approfitto dell'ora tarda (e del fatto che
@[sfascia carrozze] dorme) per esprimerti i miei, sempre rispettosi e servili (il capo ha
sempre ragione! ) dubbi su alcune novità introdotte dalla versione
#armageddon Io capisco che con l'A.I. bisogna farci i conti e che non usarla sarebbe come voler tornare al telefono a gettoni e, debbo dire, che in certi casi mi diverte pure ed, in certi altri, mi stupisce non poco. Per esempio sulle recensioni, in più di un'occasione, sono rimasto basito da come si sia arrivati avanti...
Però è proprio qui che casca il primo asino: in alcuni - rari debbo dire - passaggi mi sembra che l'A.I. non abbia colto in pieno (e ci mancherebbe!), per esempio c'è un "tette" tradotto con "breast" che secondo me non rende come renderebbe un "boobs". Sono minuzie ma ho provato a intervenire sul mio testo tradotto come farei su quello in italiano senza poter cambiare la cosa, non dovrei poter intervenire sul mio testo tradotto come faccio con quello non tradotto?
Ma questa è cosa di poco conto, invece sui riassuntini delle recensioni sono in maggiore disaccordo: mi sembrano inutili e, persino, controproducenti (un bignamino che mi toglie la curiosità e la voglia di leggermi il resto) ma il problema vero è che sono bruttine! L'A.I. è ripetitiva e (per fortuna!) incapace di cogliere illogicità, sconnessioni, sottotesti, ironie, sarcasmi e comicità (volute e soprattutto non volute) di certi scritti che solo DeBaser "custodia" (col sentimento del sesso) e che l'A.I. immancabilmente "normalizza!"
Per farmi capire ecco come l'A.I. presenta l'immortale capolavoro di Korn che tutti noi "custodiamo" nel quore: Il black metal tocca vette altissime in questo disco.
Burzum oltre a suonare grande metal suona grande musica.
La recensione esplora Burzum/Aske, un album fondamentale di black metal che bilancia emozioni oscure come paura, odio e rabbia con una tecnica musicale raffinata. Pur non essendo il capolavoro assoluto di Varg Vikernes, il disco mostra grande potenza emotiva e collegate sonorità ambient. L'autore apprezza la musica di Burzum come un'opera più ampia, che va oltre il metal tradizionale, evidenziando riferimenti filosofici e artistici profondi. Il voto finale è alto, confermando la qualità del progetto.
Direi che l'A.I. non ci ha capito gniente!!