Ancora una volta il vecchio bastardo ci ha presi tutti per il culo.

 Shadow Kingdom, in sintesi, è una presa per il culo. Ma di quelle fatte bene, che ci fanno voler tremendamente bene al vecchio bastardo.

Shadow Kingdom è un progetto audiovisivo di Bob Dylan che smonta la tradizionale esperienza live con arrangiamenti inediti e videoclip girati in bianco e nero. Non è un concerto streaming, ma un’opera provocatoria e affascinante che miscela musica di alta qualità e suggestioni visive ispirate a David Lynch. Pur riconoscendo la natura ingannevole dell’evento, la recensione ne apprezza l’originalità e la ricercatezza artistica. Scopri l’inaspettata arte visiva e sonora di Bob Dylan in Shadow Kingdom.

 «A pervadere e orientare tutte le canzoni dell’album è il sentimento della fine, indissolubilmente collegato a quello del passaggio, della transizione, del viaggio verso un altrove.»

 «Una straordinaria metafora della creazione artistica e del suo potere eternatore e salvifico di fronte al disfacimento del tutto.»

La recensione celebra 'Rough and Rowdy Ways' come un possibile congedo poetico di Bob Dylan, prossimo agli ottanta. Il disco è ricco di riferimenti letterari e culturali e mescola blues, ballate e atmosfere rarefatte. Ogni brano racconta storie di passaggio, memoria e immortalità, offrendo una riflessione intensa sull’arte e la vita. Un album maturo e potente che testimonia la perseveranza creativa di un gigante del songwriting. Ascolta Rough and Rowdy Ways e scopri l’ultima leggenda di Bob Dylan.

 Il pubblico è subito rapito dalla carismatica prorompenza del vecchio saggio e della sua voce sgraziata, ma ancora potente, espressiva.

 Quello che ha da offrire - quando va bene - lo offre ancora molto bene.

La recensione racconta il concerto di Bob Dylan al Auditorium Parco della Musica di Roma nel 2018, evidenziando una performance energica e coinvolgente. Dylan, ormai veterano, sorprende il pubblico con arrangiamenti nuovi e un ruolo centrale al pianoforte. La band è solida e la serata è apprezzata sia dai fan storici che dai più giovani. Nonostante alcune canzoni meno riuscite, lo show mantiene un livello alto, confermando l'abilità del cantautore anche oggi. Scopri come Dylan trasforma il live in un'esperienza unica, leggi la recensione completa!

 È un lavoro 100% Waters in cui c’è tutto quello che è lecito aspettarsi dal bassista inglese: furiosi j’accuse contro il marcio della società odierna.

 Il messaggio finale dell’album è tanto semplice e apparente banale, quanto riuscito e toccante: l’amore come salvezza, redenzione e rimedio ai mali del mondo.

Roger Waters torna dopo 25 anni con 'Is This The Life We Really Want?', un album solido e appassionato prodotto da Nigel Godrich. Sebbene non innovi, ripropone atmosfere tipiche dei Pink Floyd con testi incisivi contro la società e la politica contemporanee, soprattutto Donald Trump. Una work intensa, fatta di ballate malinconiche e pezzi potenti, che conferma Waters come songwriter autentico e impegnato. Ascolta ora il poderoso ritorno di Roger Waters e scopri il suo messaggio di denuncia e speranza.

 "Blood on the Tracks è un disco da cui non si esce: ci rimani invischiato, aggrovigliato dentro, tangled up, appunto."

 "Io volevo che quella canzone fosse come un quadro", ha detto Bob in un'intervista del 1986.

La recensione esplora la complessità del capolavoro di Bob Dylan, 'Tangled Up in Blue', e il suo significato polisemico, analizzando la traduzione delle sue liriche e la profondità autobiografica dell'album Blood on the Tracks. Il testo evidenzia il groviglio emotivo e narrativo intessuto dal cantautore, offrendo uno sguardo intenso sul valore poetico e musicale dell'opera. Ascolta Tangled Up in Blue per immergerti nelle emozioni di Bob Dylan.

 Infidels è il manifesto di un Dylan ormai disilluso: disilluso rispetto agli ideali giovanili, alla fuga nei mondi surreali e alla conversione alla fede cristiana.

 I and I è una delle rare canzoni in cui Bob Dylan mette a nudo la propria anima e ci si presenta con debolezze, insicurezze e sofferenze.

La recensione esalta Infidels come un capolavoro della maturità di Bob Dylan, in cui il cantautore affronta con disillusione temi come la religione, la politica e la condizione umana. Nonostante l'etichetta di 'Dylan minore' degli anni Ottanta, l'album si distingue per profonde riflessioni e composizioni musicali di valore, con collaborazioni importanti come quella di Mark Knopfler. Tra le tracce più significative spiccano 'Jokerman', 'License to Kill' e le emozionanti 'Sweetheart Like You' e 'I and I'. Ascolta Infidels per scoprire un Bob Dylan maturo e profondamente riflessivo.