Voto:
Prima di vederlo m'aspettavo di meglio, molto meglio. Un film avvilente per la sua "disperata" ricerca di provare a suscitare orrore nello spettatore. Dietro non c'è niente il vuoto assoluto di una storia insulsa... se almeno il regista si fosse impegnato a definire meglio i personaggi, invece niente. Recensione che cerca di dare qualche spiegazione, ma a me sto film non dice una cippa lippa. Ben tre recensioni su DeBaser, ed un remake in inglese, mah!
Voto:
Intervistato Hitchcock disse che se avesse saputo delle difficoltà che ebbe a girare questo film, non l'avrebbe neanche iniziato. A proposito delle sceneggiature di Hitch, era talmente perfezionista da scivere già nel copione che tipo di obbiettivo era da usare nella tale scena. Evan Hunter alias Ed Mc Bain si chiamava Salvatore Lombino.
Voto:
Che tipo Lee Marvin, più americano di John Wayne.
Voto:
Recensione molto bella. Il film l'ho visto, ma non ricordo quasi niente, l'ho trovato sul mulo, speriamo non sia un porno. Mi pare ci sia una scena dove si apre una valigia dalla quale volano via molti soldi. Quando vidi "rapina a mano armata" mi venne in mente perchè è un'idea bellissima. A meno che non ricordo male e me sò preso una cantonata. Voto 4 sulla fiducia.
Voto:
Io uccido, tu uccidi, noi uccidiamo, voi uccidete, essi uccidono... voto, basso, molto basso. Aggiungo che scrittori italiani di gialli non ce nè uno che mi piace, tra quelli che conosco. (pochi)
Voto:
Claudio Sorge? Credo che abbia più o meno la mia età, è stato uno dei fondatori di Rockerilla, a quei tempi era appassionato di punk. Forse Sta invecchiando malamente.
Voto:
Sono qua solo per dire che un tuo commento l'altra volta mi stupefatto favorevolmente. Ti mando un messaggio per dirti perchè. Ciao.
Voto:
Uno dei bluesman che preferisco.
Voto:
SUPERSOUL, si Kurosawa vuole esprimere anche quello che dici tu, cioè che già cent'anni fa anche in quelle terre sperdute era arrivata la "civiltà". Dersu, invece rappresenta esattamente il contrario, l'uomo che vive serenamente in stretto legame con la natura, rispettandola e divenendo lui stesso parte di essa. Kurosawa mette a confronto queste due realtà. Dersu però non lo vedo nei panni "del buon selvaggio" in quanto ha avuto una famiglia, una storia alle spalle. Quello "del buon selvaggio" è il mito dell'uomo originariamente privo di cattiveria, contaminato dal progresso, che secondo me non calza a Dursu. Daccordo con "Corvo rosso non avrai il mio scalpo".
Voto:
Bellissimo film su una amicizia, che da lo spunto al regista per insegnarci quali sono i veri valori di cui dovremmo far tesoro nella vita. Dersu Uzala è l'impersonificazione della rettitudine, della semplicità e della bontà, che sono possibili solo in un ambiente non ancora devastato dal "progresso". Da vedere assolutamente.
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