Voto:
Proposta molto interessante. Recensione in linea con le altre, cioè buona.
Voto:
Rispetto delle idee altrui, perchè quando uno scrive una recensione, esprime delle idee. Le sue. Certo che se uno dice che i Pooh fanno il progressive italiano, ha scritto una cazzata, perchè ci sono dei postulati dai quali non si può prescindere, i Pooh, non fanno progressive, ma pop, canzonette. Secondo il tuo ragionamento al 27, se uno scrive ed argomenta bene una recensione di un disco che a parer suo merita 5, ma secondo te 2, gli dai 2? E se uno scrive in maniera infantile e sgrammaticata, la rece di un disco che per te e per lui vale 5, quanto gli dai? Negli ultimi tempi, ho comprato molti film, prima di farlo leggo MyMovies, c'è una donna (Marzia Grandolfi) che scrive benissimo ma che spesso mi induce a comprare dei film che valuto diversamente da lei. Lo stesso vale per Mereghetti. Però mai mi sognerei di pensare che sono cattivi recensori, bensì che la pensano diversamente da me, nella valutazione di alcuni film. Appena un paio di giorni fa ho dato 4 alla recensione di "Assassinio sull'orient express", per pensandola all'opposto di chi scriveva. Sul fatto di eliminare i voti, non sarebbe neanche una brutta idea, è il giudizio scritto che conta, il voto è solo una scorciatoia, inoltre nel tempo i gusti cambiano, quello che si pensava 10 anni fa di un disco o di un film, può essere che oggi lo valutiamo diversamente. PS. Non lo prendere come un attacco, ma come un convincimento diverso dal commento 27.
Voto:
27 di Supersoul. Per me si deve valutare una recensione per come è scritta e come sono esposte le tesi del recensore, indipendentemente se uno è d'accordo o no. Col tuo ragionamento la recensione verrebbe svuotata di ogni significato. Anche Voltaire scrisse: Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee. In questa frase oltre che la considerazione, è implicito anche il rispetto per le idee di chi non la pensa come te. Scrivi: quell'ingrediente che DEVE caratterizzare una buona recensione: saper giudicare un disco... e chi mai può decidere se un disco è giudicato bene o male? Al massimo uno può scrivere che giudica il disco o il film in altro modo o del tutto divergente, ma non deve scordare che i gusti non si discutono, ed hanno tutti la stessa dignità.
Voto:
Crudi ed intensi come pochi altri, forse i più dotati di talento compositivo.
Voto:
Iside eravamo in tre, e lui ci faceva l'occhiolino, poi quando finì, andammo nello spogliatoio e parlammo un pò insieme. Ricordo che ci divertimmo, ma non ricordo cosa dicevamo, è passato un secolo era il 72 o giù di lì, ed il sorcino era ancora uno sconosciuto.
Voto:
Il più sopravvalutato dei personaggi cui permettono di fare dischi. Lo vidi quando aveva appena iniziato in un locale di Livorno, c'erano anche due o tre ballerine, saltò l'impianto così er sorcino si mise a raccontare barzellette. Anzi urlava per farsi sentire da tutti.
Voto:
Ho già fatto una discussione simile su un'altra recensione di un film tratto da un romanzo della Christie. In fin dei conti per me i migliori di questo genere sono al livello di gradevoli commedie come Gosford Park, I protagonisti, La fortuna di Cookie, tutti di Altman e tutti di gran lunga superiori a questo. (ho scelto male, dovevo citare Il mistero di Bellavista, Mi manda Picone o La congiura degli innocenti dello stesso Hitchcock) In quanto a Psyco, (questo è il titolo in italiano) è stata la mia prima recensione di un film, puoi immaginare quanto mi piaccia. Perkins recita benissimo, ma il film sarebbe stato un capolavoro anche senza lui, è la storia che appassiona e Hitch la racconta magistralmente. Solo per girare la scena della doccia impiegò una settimana. Tra l'altro è tratto da un racconto di Robert Bloch, così come alti suoi prodigi, La finestra sul cortile da Cornell Woolrich, La donna che visse due volte da Thomas Narcejac, L'altro uomo dalla Highsmith, etc. etc.
Voto:
Ho qualche dubbio su: caposaldo della cinematografia del Giallo. Credo che potrei citarne una ventina considerati film cardine della cinematografia gialla, più autorevoli di questo. (non solo da me, ma dalla critica in generale) Però ognuno è padrone di pensarla come vuole, quindi anche la tua opinione è rispettabile. Il film ed il romanzo, hanno un paio di buone idee, ad es. il treno bloccato nella neve. Il fatto che siano presenti così tante star, per me non significa niente, quello che m'interessa è la storia e come viene raccontata. Un giallo ti deve prendere per le palle fin dalle prime scene e non ti deve mollare fino alla fine. Porto un paio d'esempi: Ascensore per il Patibolo, Intrigo internazionale, L’infernale Quinland, A sangue freddo, per non citare sempre solo Hitchcock che ne ha fatti almeno 10 più stimati di questo. Anche "La sanguinaria" che non ha alcuna star è meglio di questo, e soprattutto (come gli alti citati) ci risparmia il pistolotto finale fatto da Poirot, dopo che ha radunato tutti i sospettabili. A volte anche mezz'ora di chiacchiere. Hai una opinione opposta alla mia su come deve essere un giallo, ma dal tuo punto di vista non è scritta male.
Voto:
Come già per John Fogerty, (non ricordo chi la scrisse) anche per Merle Haggard non passa quasi nessuno. Per me è un brutto segno ed un male per un sito DiRango, artisti del genere meriterebbero ben altra attenzione. La recensione di Fabri Fibra, (ma chi è?) ha avuto 500 commenti ed è stata visitata 68392 volte.
Voto:
Mi piace molto Merle Haggard, hai fatto bene a ricordarlo, quasi mi ero scordato che esistesse. Lo compro subito.
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