Voto:
Ad ogni modo pur piacendomi sto disco, anch'io preferisco i Gun Club, gli Husker Du o i Radio Birdman, anche se ho una particolare predilizione per gli Unsane che sono venuti dopo. Sfrutto ancora lo spazio per fare un pò di propaganda a due raccolte che farebbero al caso di chi vuole accostarsi a questa musica "All That Punk" recensito su DeBaser, che secondo me è la migliore. Anche "Punk O Rama" non è male, 10 CD e un DVD dove c'è veramente un casino di musica, dai Bad Religion ai Rancid, NOFX, New Bomb Turks, Cramps, Pennywise, Descendents, Offspring, anche Tom Waits con "Big in Japan" e molti altri sconosciuti o quasi. (Raccolte ce ne sono moltissime, un'altra è "200% Punk Masters")
Voto:
Gli Unwound e gli Unsane sono da buttare? Per me gli Unsane toccano picchi di genialità che non hanno raggiunto neanche i DISCHARGE, e gli altri gruppi che hai citato. Parere personale.
Voto:
Ma che vor dì? Allora è da buttare tutto il punk se non si può riproporre perchè sono cambiati i tempi e la mentalità. La musica ha una sua valenza al di là delle mode e del contesto sociale. Perchè non si fanno gli stessi discorsi per i cantautori tipo Young, Dylan, etc.? Anche oggi ci sono artisti che ripropongono più o meno la loro musica e sono passati 40 anni.
Voto:
Questo disco prova che si può fare del buon hardcore anche oggi. Almeno 4 bei pezzi, "My Life, My World" "So Long" "Rats in the City" e "No One Can Save You". Buona recensione
Voto:
Tutto OK.
Voto:
Film da quattro soldi.
Voto:
La recensione è buona, ma non amo le pellicole sui serial killer, a meno che non siano vere.
Voto:
Quasi mi sfuggiva, molto bella.
Voto:
Hai ragione su Cage ed in particolar modo su Elisabeth Shue. Non sono mai riuscito a considerarlo pienamente un film sull'alcolismo, ma una bella idea (di un vero alcolista) realizzata da un bravo regista (Figgis) che dopo una gradevole prima mezz'ora, va avanti con la sua abilità, ed il suo mestiere. Las Vegas, aiuta. Un vero buon film sull'alcolismo è "Die Bank" che credo sia danese e non lo conosce nessuno. Ritengo sopravvalutato "L’imperatore di Roma" di Nico D’Alessandria, e non mi è piaciuto neanche "I giorni del vino e delle rose" mentre "Giorni perduti" è fatto molto bene.
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