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fedezan calmati un poco, fatti una sega magari, qui non danno soldi per le recensioni, quindi non c'è pagnotta, qui tutti possono scrivere di tutto e tutti possono esprimere il loro parere soprattutto su un autore che ama ,ma non ho bisogno dei tuoi consigli sul mettere il voto e nemmeno sento il bisogno di mettere il voto, mettilo tu altrimenti vai altrove a scassare la minchia che non è giornata.
Voto:
ma sinceramente questa frenesia di colmare le lacune di debaser (come se fosse l'album delle figurine Panini da completare )scrivendo quattro polluzioni come dice imasoulman penso che rendano più un cattivo servizio che uno buono. Una recensione secondo me viene bene se ti viene qualcosa da dire su un disco e da mettere in comune con gli altri e non per colmare una lacuna. Alla fine qualcuno che in futuro scriverà qualcosa di trascinante su uno dei migliori dischi di Hitch verrà pure tacciato di doppionismo. E Hitchcock lascio' i Soft Boys perchè li riteneva un gruppo da ragazzini (altro che Televison)
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azz gli Human Switchboard dall'Ohio...con il Farfisa e chitarre amplificate da 100 watt appena,grandi. Il duetto voce uomo/donna di "Refrigerator Door" mi faceva morire.
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L'ultimo della Jim Jones Revue spacca, è rock al 100 per mille in un' epoca in cui si dice il rock sia morto. Se posso permettermi un consiglio procuratevi se non li avete i dischi dei Thee Hypnotics agli inizi dei novanta dove Jim era il frontman, come dice bene il recensore oggi fa un anacronistico Jerry Lee Lewis come allora era un anacronistico incrocio hard psichedelico tra Blue Cheer, Stooges, MC5.
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" se si parla di Bill Fay, vuol dire che c'è ancora vita su debaser.." e meno male direi....Bill Fay qui non raggiungera' mai la fama e le visite di Truce Baldazzi ma è personaggio straordinario, tempo fa lessi un'intervista dove dicevano che era finito a confezionare vaschette di pesce surgelato.Che tra il primo omonimo e il secondo questo qui, gli sia successo qualcosa alla boccia come a Skip Spence o Roy Harper è evidente dalle due diverse copertine: nella prima un giovane sbarbato che se ne va camminando alla Freewheelin Bob Dylan che parla delle cose della vita accompagnato da un orchestra , nella seconda un orso barbuto alla Rasputin/Manson che con un accompagnamento scarno parla in toni apocalittici della fine del mondo, un concept album su un individuo che sente la "chiamata" e deve affrontare il "cambiamento". Oltre ai due dischi c'è anche una raccolta di demo incisi in quegli anni molto bella dove ricordo una "Warwick Town" molto harperiana...bellissima con quell'arrangiamento orchestrale e addirittura un lalalala.
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grazie a te per aver trattato un gruppo come questo ;)
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Jon Spencer ci azzecca poco, lui è un sabotatore trasversale, i Revelators sono in un certo senso tradizionalisti con un approccio punk che il recensore stranamente non ha ravvisato mentre io il country non ce l'ho mai sentito nella loro musica. Ci sono pezzi di qualche minuto che sono puro punk al fulmicotone. Non a caso erano sotto la protezione di Greg degli Oblivians. Direi dei Gories ancora più feroci.
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quella della Resonance più o meno è la ristampa europea di Buried Alive, poi la Crypt ha ristampato tuttto in cd
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il gruppo di " Boy Can I Dance Good" sono i Milk di Denny Carleton (ex Moses) attivo con altri gruppi già dalla fine dei sessanta nell'area di Cleveland , e penso che abbia pure suonato qualche anno con i Pagans. Che dire? Band poco conosciuta ma straordinaria nella città dei Dead Boys e dei Rocket From tha Tombs nonchè i seminali per il punk Electric Eels. Bisogna ringraziare la Crypt per le compilation postume in CD tra cui Everybody Hates You e quella qui recensita (prima c'erano solo i singoli tra cui il micidiale "What's This Shit Called Love/Street Where Nobody Lives") ma io rimango affezionato al vinile Buried Alive della Treehouse Records, una delle prime compilations sui Pagans nel 1987. Come i primi dischi dei Ramones vanno bevuti tutti di un fiato perchè un brano tira l'altro come le ciliege, ma questi erano più tosti
Voto:
beati voi perchè a me il Boss non mi fa proprio più godere alla stessa maniera di 30 anni fa quanto cantava in Rosalita "Now I know your mama she don't like me 'cause I play in a rock and roll band". Viceversa quando ascolto "On Fyre" dei Lyres di Jeff Monoman Connolly dal vivo ancora oggi godo come un riccio, e non farei cambio alla pari per un biglietto di un concerto del Boss che costa 120 volte tanto