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Ah scusa, non lo avevo capito che questo è un sito dove non ci si può permettere con la recensione di entrare nel dettaglio di un film di trent'anni fa. Ma, per la barba di Charlon Heston ne "I dieci comandamenti" di De Mille, mi volete avvertre prima?!?
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e chi sono io per fare la domanda e dare la risposta? Sono questioni vecchie come Griffith, caro poletti-bacchettone, alla mia epoca lo chiedevano con i ragazzini che vedevano Alvaro Vitali che ruttava e scorreggiava nei film di Pierino, eppure contemporaneamente di film e di uomini validi ne sono venuti fuori
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Cito Sturges perchè mi è servito come esempio e non a cazzo di cane , circa il superiore, tralasciamo il tuo punto 5 che ne è una palese affermazione, è tutto il tuo insieme che trasuda snobismo, prendi un film a caso di quelli di natale che dici la gente fa la fila per vedere peti e culi mica per recensirlo e poi giù con la facile critica che come ha detto saggiamente qualcuno è come sparare alla croce rossa. Poletti ma tu ti leggi?
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ma quale sarebbe "questo principio stesso dello scrivere recensioni"? Qui si tratta di film di trent'anni fa e neppure un thriller per cui non capisco tutta questa reticenza verso lo svelamento di un finale. Se nella mia recensione, per esprimere quello che voglio compiutamente dire, ho bisogno di fare riferimento al finale io personalmente non la amputo solo per questa motivazione da block buster. Per esempio in quella di "Martin" di Romero ( che pure è del 1978), la morte del protagonista e il modo in cui muore erano fondamentali per il concetto del film stesso e non avvalersene avrebbe significato una discussione pari a una chiacchierata sul più o meno.
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Milius è un grande regista di avventura e forse questo fa storcere il naso a qualcuno con la puzza sotto al naso, ma la sua abilità nelle scene d'azione è indiscutibile. Questo film l'ho visto da ragazzo e per questo acquistava ancora più fascino e valore. Ottima recensione anche per il riferimento ad uno dei film d'avventura che preferivo allora, "L'uomo che volle farsi re" di Huston, che però rivisto da grande mi ha fatto capire a pieno tutta l'ironia del grande vecchio che magari non coglievo da piccino picciò.
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C'è un bellissimo film fatto da Preston Sturges negli anni '40, I dimenticati (Sullivan's Travel), che narra di un ricco regista di Hollwood che per fare un film impegnato sulla povertà si traveste da barbone e si mette sulla strada. per una serie di sventure va a finire in galera senza poter dimostrare la sua vera identità e disperato assiste ad una proiezione di un film comico assieme agli altri detenuti. E' contagiato dalla ilarità generale e scoppia a ridere dimenticandosi i guai. Quando riesce a venirne fuori deciderà di fare solo film per far ridere la gente. La morale è questa: ma che cazzo ve ne frega se Neri parenti, i vanzina, Boldi e De Sica fanno film scemi? Ma vedetevi i vostri prefriti e lasciate in pace chi per un'ora e mezza vuole scordarsi i suoi guai, tanto se il cinema italiano muore non è per colpa loro ma per la pochezza degli autori e degli attori.E poi se non ci fossero questi qui come farebbe il poletti ad atteggiarsi quale essere superiore? Ma superiore de che? ma mi facci il piacere...se ne vada!
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non sono tanto d'accordo con te sulla minore complessità di questo film, più che ai reduci di guerra del Vietnam lo sguardo va alle donne dei reduci, i loro dubbi si risolvono non con una scelta ma per eventi indipendenti dalla loro volontà, come il suicidio dei due uomini. Asbhy è un furbacchione, ricordo la scena finale con le due donne al supermercato e proprio dietro di loro c'è una porta con la scritta Lucky Out...uscita fortunata. e non smetterò mai di ringraziarlo per quel gran film che è L'ultima corvee'
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Da appassionato naturalista un appunto sull'incongruenza (forse voluta?) della copertina. I discus sono i pesci raffigurati e molto diffusi tra gli acquariofili. La stranezza è che vivono nel rio delle Amazzoni (Brasile) eppure in copertina volteggiano in un paesaggio tipicamente asiatico. Da tenere conto che proprio i commercianti asiatici li allevano in cattività in grosse vasche all'aperto per poi esportarli in tutto il mondo, ma liberi in natura in Asia non esistono........
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I tre di N.Drake sono proprio dischi da ascoltare in macchina.
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e che ti devo dire, tu sei cresciuto con warehouse, io con Land speed record e Everything falls apart. Mould in quel genere resta un grande chitarrista, tieniti Denison, io non faccio cambio con i dischi dei Jesus Lizard