Voto:
...con questi qui becchi sicuramente meno di 8 euri il cadauno....
Voto:
"I ammmmm an antifascisssst /
I ammmmm an anticommunissssst /
Your future dream is a shopping scheme /
'cos I waaaanna beeee anarchyyyyyy /
Get.....pisssssed....destroyyyyy ...yes!!!"
Voto:
recensione degli Howlin Rain già postata, guai a chi ne parla male (del disco, non della rece). CONFERMO: Rock anni '70 e non ballate country
Voto:
mi scuso per il refuso della mancanza di recensioni su debaser, ma come al solito devo aver digitato Syndacate invece di Syndicate e chiaramente non è uscito niente. Ho avuto la fortuna di vedere i Thin White Rope dal vivo ma forse e a malincuore farei cambio con un concerto dei Dream Syndicate.
Voto:
çgbrunoro: fai confusione tra il primo successo planetario (e quindi lo "sdoganamento") del film indipendente al di fuori di una major di hollywood (cosa che sottolineo anch'io nella rece) e l'"invenzione" del cinema indipendente USA, per il quale senza andar dietro di molto e con nomi sconosciuti si può almeno citare il lavoro di John Cassavetes con "Ombre" e "Volti", molto anteriori a Easy Rider
Voto:
" the gala event" trip-hop? è un 'ottake dub da Sandinista dei Clash con anni luce di ritardo. Disco inutile a mio parere, fate un dispetto e risparmiate 8 euri.
Voto:
Non mi sembra logico spendere mezza recensione su Patricia Kennealy invece che sui rapporti non proprio idilliaci tra i componenti della band. Io l'ho visto al cinema quando uscì e mi sembrò realizzato solo per fare spettacolo più che indagare la grandezza del mito Morrison. Del resto è la caratteristica di Stone. E sinceramente non mi piacque nemmeno come cattura l'atmosfera di quegli anni, anzi non la cattura proprio, la abbozza.
Voto:
@mauro 60 dice che tolto "Pawn Haert" gli altri album lo fanno annoiare! Come fanno ad annoiare brani come "Killer" e "House with no door", "Refugees", "My room" ? qualcuno me lo spieghi senza annoiarmi, per favore.
Voto:
brava lariana, Ombre Rosse, anche se non si svolge sulle moto o sulle macchine indicate da poletti come presupposto del road movie, ne ha dentro l'essenza, Il viaggio come momento catarchico, i personaggi che disvelano il loro vero volto dall'impressione iniziale al risultato finale, di redenzione per alcuni, di perdizione per altri
Voto:
sinceramente io fatico ad inserire i van der graaf nel progressive, e non comprendo quelli li amano e che invece lo fanno così con tanta facilità. Basti sentire una "ballata" come Man Erg per capire la dolcezza e la rabbia di cui sono capaci a differenza di tanti altri debosciati del genere. Sinceramente non ho voglia di sentirli rifare oggi a sessant'anni quei brani di cui invece godevo in diretta all'epoca.