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parliamo di inglesi? a memoria direi i più freak Elias Hulk (già recensiti), i più blues psichedelici Out of Darkness (straordinario disco gemma del 1970, mi ringrazierete fino alle lacrime), i più gnurant-fuzzosi Wicked Lady (chitarra wahawah a manetta). Sperando di non essere stato troppo didascalico ;-)
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se scrivesse in un italiano decente la recensione non avrebbe senso...grande introduzione " i Calabrese sono un trio di fratelli (che di cognome fanno Calabrese sul serio non come, ad esempio i Ramones) ahahah. Strepitoso anche il post scriptum, grande naif, bravo busterchiton!
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@defender se leggi bene la recensione i miei interventi dicono esattamente il contrario, non sono mica starblazer (solo decimo nella classifica dei casi umani) che ritiene i Black Sabbath di Ozzy inferiori ai Wolfsbane di Blaze Bailey ;-)))) Ricambio i saluti
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defender tu puoi votare senza alcun timore di rovinarmi la media, io la laurea l'ho presa parecchio tempo fa e con il massimo dei voti ;-). Fortunatamente qui non siamo a scuola ma se fossi il tuo professore ti interrogherei sul significato della parola "didascalico", mi sa che non l'hai afferrato bene ahahahaha
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se hanno collaborato con Mark Stewart allora può essere nelle mie corde ...
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@supervai ma che stai a scherza'? il popolo debaseriano deve sapere dell'esistenza di gemme oscure come "I Really Do", "Quabala","Love's Desire", "Oh Mariya","Za za za Zilda"!!! magari ci ripensa e una volta in negozio non compra più l'album dei successi di Heater Parisi ma gli Zior :-))))
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....m'ero scordato di votare...sarebbe 3,5 ma brani come "Starborne" li trovo troppo noiosi.
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ma non proprio Zeppelin Sabbatizzati, sono molto vari per cui non si può dire che siano una sintesi standardizzata. Dei pezzi sembrano i Zeppelin,in altri una specie di Traffic hard , o ancoa i Doors, oppure i Blue Cheer più blues, insomma un disco molto vario che secondo me piacerà a prescindere da un gusto alla Sabbath. La sintesi della rece è proprio questa: magari volevano essere i Sabbath ma avevano un background così blues che lo sono solo nelle intenzioni.
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Giona perdonami ma per me sono tremendamente sopravvalutati,per me non gli darei mai 5. Il chitarrista e i fiati sono ottimi e vari ma pur nel loro eclettismo per difettano di personalità, ci trovi dentro anche Yes e Genesis, pezzi come "Upon the Rainbow" hanno addirittura un sapore AOR . Il prog americano per me ha le sue vette negli Yezda Urfa di "Boris" (che capolavoro questo del 1975!) e negli Echolyn
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grazie ai soliti per l'apprezzamento (che è ricambiato ...)@ Supervai la colpa è tutta di lewistollani e della sua recensione dei Dr.Z:-). Comunque per me questo è il migliore degli Zior anche se in giro si trovano perlopiù recensioni del primo omonimo che del resto contiene un paio di hit riempipista (!) come "I Really Do" e "Za Za Za Zilda". Vi consiglio anche il terzo uscito con il nome di Monument the First che però è più dilatato e progressive essendo guidato dalle tastiere...ci sono un paio di otimi strumentali davvero prog.