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per me è sempre stto sopravvalutato come miglior disco dei Jefferson Airplane, la botta l'avevano data in piena summer of love con "Surrealistic Pillow" il loro vero album psichedelico del 1967, non a caso l'avvocato Oscar Z. Acosta nel libro di Hunter S. Thompson chiede di suicidarsi con "White Rabbit" che, assieme a "Somebody to love", era tra le gemme di quel disco dove suonava pure Jerry Garcia. "Volunteers" per me non è da cinque, troppi anthem retorici in un momento che la stagione hippie stava sbaraccando.
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@blech...stadio san paolo luglio 1982, c'era steve vai alla chitarra. Fece pure "na tazzulella e'cafè" ...
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sharunas è stato troppo signore nel non pronunciare la parola furto nel caso di Jimmy Page compiuto all'epoca dei Yardbirds , e per quanto ne so non c'è mai stato pentimento da parte del recidivo. Mi ricordo la versione di Holmes, con la voce stranamente simile a Plant ma molto più acida, come se provenisse dall'oltretomba. E se mi ricordo bene il resto del disco non è all'altezza di questo confettino folk- psichedelico
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parafrasando il Trap sono pienamente d'accordo a metà con purpulan, non è che il valore di un gruppo si misura con il numero di culi che riesce a smuovere, tanto più che se i F***d Up avessero suonato trenta anni fa in un centro sociale hardcore avrebbero beccato più bottigliate di birra in faccia dei Blues Brothers che fanno r&b nel locale country. I tempi sono cambiati ed è chiaro, come dice la recensione, che non si può pretendere che suonino come i D.O.A. o i Minor Threat , anche se da nostalgici ci attacchiamo a pezzi come "Crooked Head" ;-) Per me è gia sufficiente che un nuovo gruppo mi faccia ritornare la voglia di pogare.
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trota...li dovrei prima imparare Ave Maria e Padre Nostro....
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permettimi di ribadire che non sono d'accordo con te. Se dovesse venir meno il lato ludico io non saprei che farmene di Debaser, mi proporrei su altri siti "più seri" . L'identificazione del recensore non avviene tramite il nome come più volte è stato dimostrato da persone "in sintonia" con me quali per esempio oleeinar, azzo, psycho o claisdead che mi hanno "smascherato" al primo commento. Del resto io commento e mi confronto con il nome di supersoul e nelle intenzioni non c'è trucco e non c'è inganno. Se invio una recensione con un altro nick è per gioco, come mi auguro che dal divertimento siano animati gli altri utenti debaseriani. In questo momento c'è una recensione in hp di nettadebaser e almeno sette sugli otto che l'hanno commentata sanno chi è nettadebaser. Inutile dire che sono sette persone con cui credo ci sia un feeeling musicale e anche comportamentale.
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beato te lewis ... io sono fermo ai Radio Birdman ... per la prossima aspettati i New Christs così il mio contatore ufficiale arriva a 120 :-)))
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...del resto quel KURT R.I.P YA scrtto sul muro della latrina nel video di Live MTV chiarisce ancora di più il tutto....
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e sai qual'è la cosa strana psycho? che penso che il disco ti piacerà...Potenza del mainstream ;-)
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perchè secondo me postare recensioni con un nickname è un gioco. Fortunatamente qui non si tratta di presentare il compito alla maestra in classe e nè la dichiarazione dei redditi al fisco. Per me si tratta di voler comunicare qualcosa e non di ricevere un voto e il valore di quello che si comunica è indipendente (secondo me) che venga firmato da supersoul o da nettadebaser o da soloperadulti. Ciò non toglie che io rispetti il pensiero di chi identifica la cosa recensita con UN recensore. Ma per me se imasoulman (per fare il nome di un nuovo recensore a cui affibbio 5 ad ogni scritto) invece di essere se stesso (quanto è ridicola questa espressione in questo contesto) fosse che so, lewistollani, oleeinar, bubi o donjunio per me non cambierebbe niente nè della mia fruizione e nè della successiva ed eventuale vautazione della recensione.