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@unopercaso: Lee Ermey fa una particina come pilota di uno degli eliccotteri che parla via radio con Kilgore prima dell'attacco al suono della cavalcata delle valchirie
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@omaha tieni conto che è un film del 1930 (il passaggio dal muto al sonoro) quindi ha dinamiche diverse da Apocalypse, ma direi che anche quello è uno di quei film di guerra che cercano di essere anche un film sull'uomo. E poi è tratto anch'essoda un romanzo che è il famoso "Niente dinuovo sul front occidentale2 di Remarque. Giovani studenti tedeschi convinti dal professore ad arruolarsi per la prima guerra mondiale e si trovano di fronte alla caduta di ogni illusione e ideale. La scena finale dello spettro del protagonista che marcia nel plotone voltandiosi indietro è da brividi. Un film che ha influenzato decine di altri sulla guerra, tra cui il magnifico "Il grande Uno rosso " di Sam Fuller
Voto:
Stone è un mestierante, Coppola e Kubrick sono dei fuoriclasse. Comunque per me il film che meglio esprime la tragedia della guerra è "All'ovest niente di nuovo" di Lewis Milestone.
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@brusko, questo è un film visionario, mica un documentario. Mezza troupe era sotto l'effetto degli stupefacenti, in primis Sam Bottoms, il surfista, che andava avanti a forza di LSD e anfetamine, o dell'alcool come Federic Forrest (Chef) e Sheen (Willard), invece Dennis Hopper si abboffava di entrambe le cose. Marlon brando se ne fregava del copione , figurati dell'approvazione degli ufficiali superioi. Se non lo vedi in quest'ottica "malata" ti sembrerà assurdo. Del resto non è assurdo l'animo umano?
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certo che sei de coccio enbar, io non espresso il voto alla recensione che non giudico affatto cattiva ma (sia beninteso per me) opaca. Avrei messo un tre proprio come il puni ma che cambiava, a te serve il voto come a scuola? se avessi messo quel tre sarebbe cambiato qualcosa? ho letto e apprezzato quella di Fidia così come mi è sembrata molle questa e non vedo perchè non dovrei esprimermi al riguardo. Questo è un film talmente complesso che merita non due ma quattro -cinque recensioni, a cui andrà il mio plauso e ammirazione se mi piacciono, indipendentemente se ce ne stavano altre dodici. Rilassati, questa è debaser, non la parrocchia dell'oratorio.
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la libertà di scrivere la possiede chi recensisce e chi commenta. Non è detto che una recensione che non incontra il favore del commentatore debba essere accolta con la "elasticità" di cui parli per farla diventare a forza gradita. Non è detto nemmeno che una recensione debba, per essere valida,racchiudere in poche o in parecchie righe la summa essenziale dell'opera. Tanto più che quella "summa essenziale" non è stata affatto vista racchiusa da altri utenti, tra cui il garbato eletto e l'irruento hetzer. Aripunto.
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ma in Inghilterra c'era il boom del blues con Mike Vernon della Decca che produceva un scacco di band locali. Tony McPhee si era addirittura scandalizzato quando vide l'accompagnamento "poco purista" che il gruppo di Mayall aveva fatto a John Lee Hooker nel primo tour in terra inglese. Proprio lui che poi avrebbe sostituito come accompagnatore Mayall alla corte di Hooker e poi avrebbe dato la mazzata definitiva virando al rock blues
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e a proposito di discutere di blues ci si dovrebbe domandare perchè mai il bues rock ha preso così piede in Inghilterra. Il fatto è che molti bluesmen USA a metà degli anni 60 ci andavano a fare concerti senza portarsi accompagnatori che venivano sostituiti dalle bands locali. E' il caso ad esempio dei Groundhogs di quel grande chitarrista che è Tony McPhee che supportavano John Lee Hooker. Ma poi il fenomeno del blues inglese si sgonfiò per far posto a sonorità più hard-rock, come è ben rappresentato dalla copertina di " Blues obituary" dove i tre Groundhogs vestiti da becchini portano una cassa da morto dove riposa lo spirito del blues. Così sorsero un sacco di formazioni ch suonavano duro con venature blues, tipo Black Cat Bones o Leaf Hound.
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ti dovresti chiedere perchè vedi lo scontro dappertutto c'è, io discutevo e non ho proprio voglia, soprattutto da qualche settimana, di fare cagnara ed ogni riferimento a cagnara non è casuale.
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il fatto è che sei come al solito molle e inconsistente come lo stracchino, enbar . Io sono a favore non dei doppioni ma dei doppi doppioni, quando però dicano qualcosa veramente di interessante rispetto a quello che è già stato detto, in questo caso la mia libertà di esprimere un giudizio si è estrinsecata nel rilevare che questa recensione mi sembra un trailer di presentazione di un film che non ha bisogno di presentazioni visto che ne rilevi la qualità già ampiamente riconoisciuta . Punto.