Giona

Stratosferico Jargon! Mi raccomando, mantieni alto lo stendardo del prog mentre io tenterò, spero in tempi brevi, di racimolare la pecunia necessaria per un altro computer, visto che il mio ha improvvisamente deciso di voler pascolare sui dolci prati celesti. Per quanto riguarda il voto del disco sono alquanto indeciso…

In questo periodo di recensioni oscene e nuove sezioni, questa è un'oasi nel deserto :)

Benvenuto! Come ho già avuto modo di dire in precedenza il prog italiano non mi entusiasma, perciò gli applausi di cui parli in chiusura li dispenso per questa sobria e piacevole recensione. Bravo. Non mi sento comunque di distruggere un disco dalle indubbie qualità strumentali, nonostante l'odiosa "vocalità nostrana" riesca, da sola, ad affossare gran parte del panorama musicale dell'epoca.

Grazie mille Lazy & Zzot! Alla prossima :)

Grazie a tutti! @Macaco: Me lo chiedo anch’io e spero che, prima o poi, riusciremo a dissipare queste ombre del passato che c’infestano, dandoci così il coraggio di guardare a noi stessi con sincerità e senza nasconderci dietro dogmi o credenze eretti specificatamente per controllarci e svilire la nostra natura umana. Per quanto riguarda le immagini non ho potuto fare a meno d’impostare questa recensione “a galleria d’arte”, poiché la pagina che ho linkato alla fine (anch’essa con copertina di H.R. Giger), scritta quando ancora non avevo compreso i “sacri precetti del link”, esigeva vendetta :p (perciò ecco un ulteriore collegamento all’opera che costituì la facciata principale dell’LP degli Island: link rotto

Ottimo e ampiamente condivisibile manifesto recensoreo che dipinge quegli aspetti del movimento satirico "puro", che sono andati via via scemando fino a ridurre la totalità del concetto alla triste (o perlomeno infinitamente meno incisiva) parodia di sé stesso.

SECONDO COMMENTO OVVERO IL COMMENTO NEL SUO ASPETTO PSICOLOGICO, concretizzato dall’insormontabile indugio del commentatore nel visionare tale lungometraggio, dopo aver ricevuto una “micidiale legnata nelle gengive” (per quanto, diciamo, artistica) dopo essere stato partecipe degli avvenimenti cinematografici di quell’”Imbalsamatore”, incarnatosi nell’infausta e attanagliante presenza del tassidermista Peppino.

-“Per 200 dollari strangolerei mia nonna.” –“Non penso che sarà necessario.” –“Non si può mai dire. Nell’ultimo caso ho dovuto buttare mio fratello da un aereo. Poveretto.” Hahaha :D Peccato che non conoscevo molti dei riferimenti agli altri film. Dovrò colmare queste lacune cinematografiche... Penso che a quel punto rivedere questo sarebbe ancora più spassoso.

Questo disco l'ho ascoltato una volta talmente distrattamente che è come se non l'avessi ascoltato affatto. E non ho grande interesse a rimediare per adesso. La recensione invece è simpatica e scorrevole :)

Un disco musicalmente davvero valido, nonostante sia per me difficile digerire l'esasperata melodrammaticità canora (massicciamente presente sia nella vocalità che nei testi), così caratteristica della quasi totalità del rock progressivo italiano. Non a caso gli episodi (o frammenti di suite) che mi risultano più godibili sono quelli strumentali (troppo pochi invero). Direi un 4 oggettivo e un 3 soggettivo. Recensione, al solito, ineccepibile (anche se una fotina del gruppo dalle dimensioni un po' più generose ci sarebbe stata bene :p).