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DeRango : 11,31 • DeEtà™ : 6310 giorni

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Siete in pochi e quindi il ringraziamento è duplice. Sempre troppo gentili
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Allora, Mescal. Permetta che il primo a risponderti sia io visto che esordisci su DeBaser commentando una mia recensione (tra l'altro una delle migliori che ritengo d'aver realizzato). Non è facile saper coniugare la descrizione di un disco nelle sue parti salienti, odio infatti quando si procede nei minimi dettagli, ed aggiungere tutte quelle emozioni che ci suscitano. Anche perché quest'ultime sono mutevoli in base al numero di ascolti precedenti e al momento. Magari ascolti il disco in determinate circostanze e provi determinati stati d'animo. Oppure può anche essere, può essere il caso di questo, che tu ad una precisa musica associ un sentimento particolare.
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Un bel film, rivisto di recente. Poi Ozpetek negli anni è calato notevolmente ma nei primi film dimostrava di essere un bravo regista e di presentare bei film.
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Cinque solo per la nota finale! P.S. Con "meno brit-pop e più soul" spero che il confronto era con gli Oasis, perché brit-pop i R.E.M. mai sentiti, sarà un effetto della febbre.
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L'ho ascoltato con interesse, anche perché sto un pochino rivalutando il disco precedente. Continuano a non prendermi troppo, non mi appassionano più di tanto. Non riesco a trovare un nesso, un qualcosa che mi convinca appieno. Li ascolto e dico: "Va bene, sono bravi. I testi hanno dei riferimenti interessanti ed apprezzabili. Tutto quello che dite voi però li sento distanti". Molto semplicemente, distanti da me. Probabilmente non sono in grado di capirli ma non è manco giusto che uno li apprezzi per forza, può ammettere con tranquillità che non gli piacciono più di tanto. E' uno scandalo? Credo proprio di no
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Uno che preferisce il fallimento della propria squadra del cuore per un'altra che assomiglia a quella di prima ma non lo è si chiama tifoso a convenienza. Non conosco altre definizioni e ho imparato questa lezione mio malgrado. Il fallimento è la cosa peggiore, soprattutto dal punto di vista etico e morale. Parli di allenatori già fatti e maturi (e sono casi sporadici in un calcio non più competitivo ed incapace di valorizzare i propri vivai), io parlo della nuova scuola (e ne vedo pochissimi tra B e C capaci di tali qualità). Guidolin sta trovando una chiave per valorizzare Bojinov il quale ha pagato anche il fatto di avere allenatori incapaci, oltre i ben noti problemi fisici. Anche Totti era giovane all'epoca di Zeman a Roma ma tu hai scritto che era già maturo tecnicamente, non capisco perché per lui valga un ragionamento e per Signori è un altro. Aspetta, c'è un motivo: dimostrare l'incapacità di Zeman. "Totti a 15 anni era più intelligente calcisticamente che Zeman in tutta la sua vita", sbaglio o questa è una tua frase?
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Mi sembra che una bella idea di Rossi non la tieni. Io ho visto Zeman allenare a Salerno e nella mia mente ci sono altre cose rispetto a te. Nella mia mente c'è una squadra che corre, lotta e non molla mai. Non rivedrò mai più una Salernitana che in 10, in trasferta, con un 2-2 sofferto ha ancora le energie e la voglia per vincere (e ci riesce al '95!), un allenatore normale si tiene il risultato e torna a casa. Zeman non l'avrebbe mai fatto. Ho visto una squadra che, nonostante i suoi limiti difensivi, divertiva ed appassionava il pubblico. La Salernitana più bella del post-serie A (e lo sarà per lungo tempo). Ragioni come un tifoso a convenienza, per te contano i risultati e basta. Non l'identità che può essere cancellata da un fallimento. Si abbatte tutto e si riconquistano le coppe, così siamo tutti felici. Così è facile fare il "tifoso di calcio". Quel tipo di passione non m'interessa, altrimenti sarei stato juventino! Un giocatore, seppur molto bravo, non riesce a fare una squadra. Ci vuole un minimo d'intelaiatura e quella o la costruisce la società con grandi acquisti o, con strategie al risparmio, lascia questo compito al tecnico. Zeman ha sempre scelto la seconda opzione. Io con Zeman ho visto calcio nonostante gente Botticella (che è stato uno dei portieri più allucinanti che si potevano ammirare su un campo di calcio), Pierotti e Vignaroli. Totti ha 15 anni aveva talento, non poteva avere intelligenza tattica. Mazzone gli ha fatto capire che aveva potenzialità, Zeman le ha plasmate e trasformate in un calciatore completo! Mettiti il cuore in pace: Zeman crea giocatori di calcio e se ha del materiale di livello costruisce potenziali fenomeni. Signori prima di Foggia non era nessuno, giocava in C e lo fece comprare a Casillo per una cifra irrisoria. Ha formato il primo Bojinov, tecnicamente impressionante ma non è riuscito a trovare allenatori capaci di fargli fare il salto di qualità. Non si considerava più importante dei giocatori: per lui contava il collettivo. Non costruiva una squadra su un giocatore (come fanno altri), obbliga il singolo ad adattarsi alla squadra e a far valere le qualità in un gruppo. Aveva rispetto del talento altrui e lo riconosceva ma sapeva che uno da solo non vince, così facendo valorizzava il singolo. Lo ha fatto con Signori e con Totti. Sono tutti professionisti? Ma andiamo. Il campionato italiano è penoso, non esistono più gli allenatori che hanno fatto gavetta o capaci di valorizzare un giovane. Abbiamo avuto la fortuna di averne uno che ha entrambe queste capacità, cioé Jose Mourinho, e lo disprezziamo perché gliene dice quattro ai giornalisti. Ma per favore... Resto di un'idea: il calcio non lo capisce chi è abituato a guardare la Champions League o a vedere i fenomeni, lo capisce chi passa il tempo a guardare la Serie C e ad intossicarsi per degli incapaci del calcio.
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Non vorrei sbagliarmi ma hanno anche qualcosa che li avvicina agli Agnostic Front e ai NOFX prima maniera. Li avevo ascoltati tempo fa ma adesso non ricordo bene, sarà che non m'avevano preso e quindi li ho mollati in fretta.
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Prendeva tanti gol perché la sua filosofia era: chi segna di più vince. A quella ha sempre creduto e così è andato avanti. I risultati? 9° posto con il Foggia è un risultato straordinario, ricordiamoci che giocatori teneva. Faceva quei risultati con organici che con chiunque altro avrebbero reso male. La Lazio? E' arrivato secondo e terzo con una squadra che tranne l'attacco non aveva questi fenomeni, era una discreta squadra. E' arrivato davanti al Milan degli Invincibili, ricordiamolo. E' arrivato davanti al Parma di quegli anni. Tutto questo con degli organici più deboli sulla carta ma più forti nei fatti e nel gioco (quest'ultimo figlio del tecnico!). Cragnotti a Zeman non comprava nessuno, ad Eriksson ha comprato Vieri, Nedved, Stankovic, Almeida e compagnia bella! Il prezzo? 250 milioni di debiti. Dovevate fallire ma la politica VI HA SALVATO! Forse qualcuno lo dimentica ma Lotirchio è il meglio che vi potete permettere, senza di lui (messo su dal centro-destra e da Storace) sareste falliti da un pezzo! Con la Roma? Zeman teneva Paulo Sergio e Bartelt, Capello Montella e Batistuta! Non scherziamo. Inoltre Capello si è anche beccato Emerson, Samuel, Chivu e tanti altri. Risultato? 400 milioni di euro di debiti, la cifra che portano Rosella a non vendere la Roma visto che con la sua cessione vorrebbe apparare i debiti della Italpetroli. E' facile vincere coi debiti sul groppone. Totti? E' merito di Zeman sì. Dopo Mazzone il signor Totti si stava perdendo per strada, Zeman lo ha rilanciato e reso quel calciatore maturo che si è trovato Capello tra le mani. Mi chiedo se don Fabio sarebbe stato capace a valorizzarlo come si deve. Perché dovrei chiedere con chi ha vinto? Lo sappiamo con chi ha vinto. Quello che non sappiamo è cosa un tecnico è capace di dare dal punto di vista umano e professionale ad un calciatore. La risposta te la da direttamente il calciatore. Di Delio Rossi non dovreste manco parlare, visto che vi celebrate il modello di vita Lotito quando avete mandato via un grande allenatore. Uno che vi ha portato al Bernabeu con gli scarti, vi ha fatto vincere derby su derby e progredire dal punto di vista tecnico. Sono migliorati per non fare la fine del loro maestro ma vengono comunque ostracizzati a luogo di società che vi fanno credere che gli allenatori fanno solo danni, che loro fanno il possibile e loro non portano i risultati.
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@Pixies, Zeman non è un grande allenatore? Balle. E' stato anche un fine pensatore tattico, a cominciare dal suo primo grande esempio di calcio: il Licata. Aveva delle idee che in C non si erano mai viste (e a malapena si vedevano in A, forse anticipava perfino Sacchi). A Foggia è arrivata la rivoluzione, non a caso quasi tutti nei primi anni '90 giocavano come lui (e non a caso abbiamo visto l'apice del calcio italiano, con le provinciali a conquistare l'Europa. Il Toro '91-92, il Parma di Scala e il Cagliari della UEFA che va a vincere a Torino contro la Signora.). Correvano il doppio degli altri a primavera, le sue preparazioni sono straordinarie ancora oggi. I primi due mesi erano imballate dopo un ritiro da lavori forzati e poi esplodevano nel girone di ritorno (fossi a Mourinho gli farei fare il preparatore atletico, vedrai che la Champions la vince!). C'era un lavoro tecnico-tattico sublime, inoltre aveva un modo di rapportarsi coi calciatori tutto suo (che funzionava, prova a chiedere a Totti cosa pensa di Capello e di Zeman. Fosse arrivato prima Capello alla Roma Totti non sarebbe MAI esploso. Staremmo qua a parlare di un rimpianto del calcio). Purtroppo è scomparso anche per colpe sue, perché non ha voluto cambiare tatticamente idea. Gli sarebbe bastato qualche accorgimento per continuare ad essere il migliore di tutti. Questo ha avvantaggiato chi lo voleva fuori dal calcio. Sono pochi i cloni migliorati di Zeman e sono quasi tutti a spasso (a cominciare dal PRIMO dei suoi allievi, Delio Rossi), molti hanno rinnegato il fatto di essere andati a lezione da lui.