Voto:
Recensione imbarazzantemente ottima, complimenti davvero. Fra l'altro credo che la sola Beyond the Realms of Death valga l'acquisto, essendo per me forse la loro migliore canzone, o comunque fra le prime tre.
Voto:
Sì infatti ho presente i vari "casi" che hai elencato... accetto di buon grado le critiche, nel senso che volevo evitarlo sto track by track, ma almeno per adesso non ci sono riuscito, magari alla prossima... Grazie per essere passato!
Voto:
Concordo. Per quel che mi riguarda i Riot fino anche a "The Privilege of Power" compreso non hanno sbagliato un colpo, e qualsiasi album si preferisce in quel periodo rispetto agli altri porta comunque ad una scelta assolutamente rispettabile. Il mio preferito rimane proprio questo Restless Breed, probabilmente perchè canzoni come la title track, la cover di When I was Young, Loanshark e Showdown mi hanno totalmente rapito...
Voto:
Non sono riuscito a vederlo per più di 30 secondi mentre una mia amica lo guardava a casa sua... diciamo che la sua qualità è inversamente proporzionale alla genialità della tua recensione!
Voto:
Un disco perfetto per chi vuole un ascolto, come hai detto te, in cui "sulla serietà e le riflessioni tirate lo sciacquone", anche se ovviamente va dato il voto che gli va dato. Bella recensione!
Voto:
Mai sentito parlare di questo chitarrista, ma la tua recensione mi ha incuriosito. Sono particolarmente curioso infatti di addentrarmi nel mondo del suonare veloce ma anche bene, e da come lo avete descritto questo Moore sembra proprio fare al caso mio. Ottima recensione per il resto!
Voto:
Disco Prog Metal assolutamente notevole per essere datato 1990 e soprattutto trattandosi di un album d'esordio. Ottima segnalazione!
Voto:
Mi sono chiesto lo stesso, parlando della popolarità, quando ho ascoltato vari album dei Riot, gruppo ancor più sottovalutato secondo me.
Voto:
FENNI ha espresso perfettamente il mio pensiero (eccetto i 20 anni, che per me si tramutano in 6-7 intensi mesi). Da appassionato della Vergine di Ferro ho comunque apprezzato per certi versi questo album, ma se vogliamo essere obiettivi questo disco, come tu stesso hai detto, non merita più di 3. I Maiden hanno dato il meglio di loro negli anni '80, e questo si sa, ma ciò non toglie che abbiano ancora qualche episodio degno di nota (the X-Factor è un ottimo disco per una band considerata in declino inevitabile, e A Matter of Life and Death, ottimo considerando l'età del gruppo e le sfumature progressive apprezzabilissime). E soprattutto, avercene di gruppi che a quasi 60 anni coinvolgono in sede live come pochissimi altri.
Voto:
Un capolavoro senza ombra di dubbio, degno di competere con altri lavori di altri gruppi sicuramente più blasonati. E Takasaki è il Malmsteen del Sol Levante.
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