Insect_Reject

DeRango : 3,24 • DeEtà™ : 5544 giorni

Slowthai Ugly
16 mar 23
Voto:
Devo ancora sentirlo, ci credi? Ripasserò! Comunque a leggere i generi, sono già curioso anche perché al contrario di quanto successo con Lil Yachty, da Slowthai un cambio di genere me lo aspettavo. Quel grime/non grime gli stava già fin troppo stretto haha
Kelela Raven
16 mar 23
Voto:
Mi è piaciuto molto, meno effervescente di "Take Me Apart", ma vado matto per l'atmosfera notturna che avvolge tutta la tracklist, soprattutto brani come 'Happy Ending', 'Contact', 'On the Run', 'Missed Call', 'Bruises', 'Sorbet' e 'Divorce'. Poi lei ha davvero la voce giusta per cantare su certe basi breakbeat, vorrei sentirla sperimentare maggiormente, ma allo stesso tempo voglio che continui a far suo questo stile.

Warp Records comunque non sbaglia un'uscita eh... un roster della madonna con una serie di album ottimi ogni anno.
Voto:
Amo il post-punk e la cosiddetta no wave, due generi (specialmente il secondo) che sto costantemente esplorando, e questo è stato uno dei dischi più strani, incasinati e difficili da capire. Poi ha ripagato tantissimo, anche e soprattutto grazie a pezzoni come 'Now I Want it All', 'Jungle Song', 'She Was a Visitor' e soprattutto 'Loneliness'. Tutto il rumore e quella ripetitività che all'inizio mi avevano stranito, alla fine sono diventati i punti di forza di questo gran bell'album!

Tra l'altro, lo vedo come un lontano antenato di "You Won't Get What You Want" dei Daughters per le simili sonorità tossiche e la cacofonia generale. Pure le copertine si somigliano haha
Voto:
Ricordi quando ti dissi che odiavo - e tutt'ora odio - i progetti trap con 20+ tracce, dalla durata esagerata? Sono sempre del parere, forse scontato, che qualità > quantità... infatti "Lyfë" mi era piaciuto proprio perché breve e conciso, con tutte le tracce di buon livello.

Beh questa volta sono stato smentito, perché a discapito della durata e del numero di tracce questo album mi è piaciuto e mi sta piacendo davvero tanto. Produzione s t e l l a r e, io adoro questo tipo di strumentali che hanno un qualcosa di sperimentale, ma allo stesso tempo sono molto minimali e orecchiabili e pure un brano come "Nun Id Change" funziona nel contesto di un album simile. Lui poi tra campane, linee di synth allucinate e bassi distorti, ci sguazza in questo tipo di sound e spero continui a portarlo avanti. 'Dëmon Tied' la mia preferita!
Voto:
Album che scalda il cuore di ogni metallaro che si rispetti... dopo avergli preso il culo a calci, traccia dopo traccia. La mia preferita è sempre stata "Altar of Sacrifice".
Voto:
Album fantastico, una pietra miliare dell'house tanto quanto "Deep Inside" di Hardrive o Amnesia di "Mr. Fingers". Suona da dio anche dopo svariati anni con quel retrogusto soul su quasi tutta la tracklist!
Voto:
Un buon brano. I Linkin Park fanno parte della mia adolescenza anche se i miei preferiti del genere restano sempre i Korn che ascolto con piacere pure oggi, quasi vent'anni dopo.

Dopo "Hybrid Theory" e "Meteora" ammetto di averli totalmente mollati, ma quei due album sono davvero ben fatti, ricchi di pezzi iconici (almeno per il genere) che avrò ascoltato tantissime volte, quindi pur essendo una b-side, fa piacere sentire qualcosa legata a quel periodo!

Ora spero si sciolgano definitivamente (un nuovo cantante non avrebbe senso) e che non parta un' operazione mediatica con annessa svendita di altri pezzi simili, giusto per raccattare qualche soldo in più.
Voto:
Meglio Lil Yachty, mi spiace 😁
Voto:
Vedo la scena trap americana (fatte le dovute eccezioni) sul punto di morte o comunque prossima all'irrilevanza. In quello che è ormai un club saturo di cloni, Lil Yachty ha fatto benissimo ad osare e a "staccarsi" dal suo genere, anche se francamente l'ho sempre considerato tra i più particolari, nel bene e nel male.

È davvero un buon album con una notevole cura strumentale, non a livelli esagerati come stanno martellando in certi portali musicali o su RateYourMusic, ma è comunque un esperimento riuscito. Mi piacciono praticamente tutti i brani e i paragoni con la musica di artisti come Tame Impala e Yves Tumor sono sensati, con la differenza che in album come "Lonerism" e "Heaven to a Tortured Mind", rispettivamente, le transizioni fra un brano e l'altro sono perfette, quasi a rendere gli album un flusso unico e continuo di colori e sensazioni. Su questo album i brani invece, che ripeto, mi sono piaciuti quasi tutti, ogni tanto mi danno la sensazione di essere appiccicati uno dopo l'altro un po' a casaccio... forse per scelta, boh! Anche la voce di Yachty suona un po' fuori posto in alcune parti, ma a suo modo funziona bene nel carattere astratto del disco. E queste sono le uniche critiche negative che mi vengono. Spero continui su questo percorso, magari aumentando la componente sperimentale.

Ora mi aspetto un album digital hardcore da Playboi Carti e un progetto ambient techno da Frank Ocean hahaha
Voto:
Non li conoscevo fino a qualche giorno fa, altra piacevole scoperta su territori post-punk dopo aver scovato gli Italia 90. Il disco mi è piaciuto molto, album saturo di melodie romantiche, che spesso si tramutano in crescendo quasi da pelle d'oca. Tracklist solida, mi è difficile trovare un solo brano preferito, ma la titletrack e il terzetto "Ethel"-"The Stars..."-"Belonging" sono semplicemente eccezionali. Per non parlare di "A Thousand Lives"!
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