fusillo

Scusa Grass, probabilmente è una precisazione inutile ma, se copi-incolli il link che ti ho passato, devi togliere gli spazi che si formano automaticamente. Di nuovo ciao.:)

Anch'io ti stimo tanto e guarda, io non voglio difendere chi gestisce questo sito. A me questo sito piace e per questo continuo a frequentarlo. Col tempo ho capito chi sono i recensori del cui gusto mi posso fidare e li leggo anche se i loro scritti non vanno mai a finire nell'editors choice. Come del resto non leggo parecchie recensioni che invece finiscono nell'editors choice... E non credo di essere l'unico che si comporta così... Inoltre ogni giorno mi arriva la newsletter, che mi informa su tutte le recensioni quotidianamente pubblicate dal sito. Anche se arrivo tardi quelle che mi interessano me le leggo ugualmente... A proposito, domani mi arriva "le provenienze dell'amore"... Poi si riparla anche di questo.:)

Scusa Laura, non capisco: la tua recensione è ancora in home page e probabilmente ci rimarrà altri 2-3 giorni. Adesso come adesso l'editors choice non garantisce una visibilità maggiore rispetto alle recensioni non scelte. Quindi anche se ci sono dei favoritismi (e non sto dicendo che ci sono), chi se ne frega? Le tue recensioni poi sono sempre molto frequentate e giustamente dato che sono piacevoli da leggere. Dov'è il problema?

@grasshopper: Nooooo, pure Enya.:-) Posso consigliarti un altro disco? Sicuramente conosci i Pentangle, o almeno credo, ma forse il john Renbourn group ti è scappato. Ti lascio un titolo: "The enchanted garden". Bellissimo. Fra Loreena Mckennit e Jacqui Mcshee, che seguì john dopo lo scioglimento dei Pent, non c'è proprio partita.:-) E anche dal punto di vista degli arrangiamenti questo disco è moooolto più vario, rispetto a "The mask and the mirror". In esso si realizza poi quell'unione tra tradizione celtico/britannica e altre di altre parti del mondo, stati uniti compresi (john è un bluesman straordinario), che piace sia a me che a te. Per il link non ti crucciare: chi vuole arrivare alla mia pagina ci arriva. Anzi qualcuno, passando per la tua, ci è già arrivato. Ciao.

"Laura Morante, che a dir la verità non era tutta questa bellezza"---> Sei Pazzo?;-) Laura Morante non solo ERA, E' tutta questa bellezza.:-) A parte questo ottima recensione...

A me non dispiacque... A parte quei panorami con sottofondo musicale (mi ricordo "sailing" di R. Stewart) che si vedevano ogni tanto e che spezzettavano la narrazione come se il film fosse diviso in capitoli... Mancava solo la didascalia col nome del luogo e sarebbero stati perfetti per l'"Intervallo" della rai...

Boh, sicuramente a Pat la scena vascorossiana non ha fatto del male... Sorrideva... A parte che Pat sorride sempre...

Dici? Secondo me invece la signora Bollani è piuttosto brava... L'ho vista dal vivo; ha una bella voce e una buona presenza scenica... E' pure una bella gnocca... Non capisco perchè questi due non si facciano scrivere qualche canzone da Stefano... Quando li vidi non cantarono niente di Monteverdi... Potevano fare un bell'omaggio dato che si stavano esibendo in una piazza di Mantova... Il voto non è per il disco, è per il concerto...

Forse è "Last train home" DAnte... Se è quella che intendi, la trovi su "Still life talking"... Ricordo quando ho visto Pat dal vivo, mentre la eseguiva, il pubblico tirò fuori gli accendini e la cantava in coro... Praticamente come a un concerto di Vasco...