Ingrandisci questa immagine

Torta di castagne a sorpresa!

Ah! In realtà la sorpresa l'ho avuta io. Non ho nemmeno fatto in tempo a estrarla dal forno, che una fetta è stata teletrasportata chissà dove. Evidentemente qualcuno è riuscito a bypassare il campo di forza con un escamotage. Meglio mangiarla in fretta, nel caso se ne smaterializzi un'altra fetta.

Buon ascolto e castagne per tutti!
Ingrandisci questa immagine

Cerchio booklet King Crimson.
Ingrandisci questa immagine

Piatto a sorpresa (1.0).

Gnocchi di castagne e zucca, si insomma un po' un casino, ma alla fine il Vostro CuocAdder ce l'ha fatta.

Buon ascolto e soprattutto buon appetito a tutti!
Ingrandisci questa immagine

"Rainbow's End" (2:59)
(Latimer, Bardens)
Ingrandisci questa immagine

S3 Ep2: “Pianeta erboso, pianeta insettoso”

Registrazione della Dr. Helena Russell.

“7817 giorni dall'abbandono dell'orbita Terrestre.
La Base Lunare Alpha è entrata in orbita nei pressi di un pianeta completamente verde, apparentemente abitabile e con atmosfera respirabile.
Maya ha captato un segnale. Il comandante Koenig e Alan hanno deciso di scendere sul pianeta per controllare se è possibile stabilirsi per vivere.
Alan ci ha comunicato che ci sono immense distese di praterie, pare un vero paradiso.
Purtroppo ci sono migliaia, anzi miliardi di insetti colorati che ronzano dappertutto, erano loro i responsabili del segnale.
Niente... sembra un insettario, è decisamente invivibile.
John e Alan si sono dovuti rifugiare in fretta e furia nell'Aquila 1, per abbandonare il pianeta e ritornare su Alpha.
Nel frattempo la Luna ha ripreso il suo viaggio, mossa da chissà quali misteriose forze Siderali.
Ma chi è che lo sa?”

Fine registrazione.
Ingrandisci questa immagine

🐫 "Ice" (Latimer).
Ingrandisci questa immagine

Serie Tv: Il Prigioniero (Ideatore Patrick McGoohan).
Foto tratta dall'episodio Nº5 "The Schizoid Man".

Nº6: Dove sono?
Nº2: Nel Villaggio.
Nº6: Che cosa volete?
Nº2: Informazioni.
Nº6: Da che parte state?
Nº2: Non posso dirlo. Vogliamo informazioni, informazioni, informazioni.
Nº6: Non ne avrete!
Nº2: Le avremo, con le buone o con le cattive.
Nº6: Chi è lei?
Nº2: Il nuovo Nº2.
Nº6: Chi è il Nº1?
Nº2: Lei è il Nº6.
Nº6: In non sono un Nº! Sono un uomo libero!
Nº2: Hahahahahaha!
Ingrandisci questa immagine

"Registrazione della Dr. Helena Russell.
7780 giorni dall'abbandono dell'orbita terrestre
La Base Lunare Alpha è entrata in orbita nei pressi di un pianeta ghiacciato, ma con atmosfera respirabile.
I dati rilevati da Maya sono più che confortanti. Indi per cui, John e Tony sono scesi in perlustrazione con l'Aquila 1.
Purtroppo il pianeta è una landa desolata di sola neve, che pare non si scioglierà mai.
Neve, neve e ancora neve. Alla fine abbiamo rinunciato a colonizzare il pianeta.
Abbiamo però fatto in tempo a fare una battaglia di palle di neve, tra le varie sezioni: Sicurezza, Ingegneria, Infermeria, Manutenzione.
La vittoria è andata alla Manutenzione, seppur di poco rispetto alla Sicurezza.
Dopo aver raccolto qualche tonnellata di campioni di neve, la Luna ha ripreso il suo viaggio nello spazio sterminato, mossa da chissà quali misteriose forze siderali.
Ma chi è che lo sa?
Fine registrazione".
Ingrandisci questa immagine

Prossimamente su Debaser, in anteprima nazionale, anzi internazionale, di più Intergalattica...
L'inedita e segreta stagione 3 di...Spazio 1999 (di Gerry e Sylvia Anderson).
...And The Adventure Continues...
Estratto da Fredric Brown Cosmolinea B-2, sezione MicroFantascienza per tutti 1.8.

LA FINE

Il professore Jones aveva lavorato per molti anni alla sua teoria sul tempo. - Finalmente ho trovato l'equazione chiave – disse un giorno a sua figlia. - Il tempo è un campo. La macchina che ho costruito può manipolare questo campo, e anche invertirlo. Mentre premeva un bottone, disse: - Questo dovrebbe far tornare il tempo indietro tempo il tornare far dovrebbe questo disse, bottone un premeva Mentre. - invertirlo anche e, campo questo manipolare può costruito ho che macchina La. campo un è tempo Il – figlia sua a giorno un disse – chiave l'equazione trovato ho Finalmente. - tempo sul teoria sua alla anni molti per lavorato aveva Jones professore Il

Titolo originale: The End, 1961
Traduzione: Giovanna Boselli
L'editore ha cercato con ogni mezzo i titolari dei diritti di traduzione senza riuscire a reperirli: è ovviamente a piena disposizione per l'assolvimento di quanto occorra nei loro confronti.
“Latte più all'Italiana”.

Chi non ha visto almeno una volta “Arancia Meccanica”?
Come scordarsi il celebre Latte più. Questo però è un toccasana, e soprattutto è Italiano.
La preparazione è semplice, quasi come bere H₂O di fonte.
Prendete il latte, ovviamente di vacche Italiane, e scaldatelo in un pentolino antiaderente.
Non deve bollire, in quanto potrebbe sviluppare dei “protolattoni” (0.001%). Nel frattempo si versano in una tazza 2 o 3 cucchiaini di Cognac, tipo il Courvoisier, poi si aggiunge zucchero qb (quanto basta).
Si versa nella tazza il latte, e con il cucchiaino si mescola creando un vortice per attivare il latte più.
Et voilà è pronto.
Ottimo la sera, prima di fare la nanna.
Buona notte e sogni d'oro a tutti, con il Vostro latte più all'Italiana.
@[sfascia carrozze]
@[tia]
@[iside]

È un po' malconcia, ma funziona ancora. Ingrandisci questa immagine
“La luce è trottolina” 💡
A. Zichichi.

“Magari ti chiamerò, trottolino amoroso e dudù e dadadà, il tuo nome sarà il nome di ogni città, di un gattino annaffiato che miagolerà...” 🐈
Vattene amore – Mietta, A. Minghi.
Frittata di cipolle o "cipolle di frittata"?

Comunque sia, per me è immancabile l'appuntamento settimanale con la frittata di cipolle.
Sembra facile da preparare, ma non è difficile. Taglio le cipolle finemente (meglio i cipollotti).
Le faccio scaldare con acqua naturale, non del rubinetto, fino a quando si sono ammorbidite. Se avanza dell'acqua la elimino.
Rompo le uova e le verso in una tazzina, mescolandole con le cipolle e un pizzico di sale. Se possibile evito di aggiungere altro.
Scaldo in un pentolino antiaderente l'olio extravergine con un po' di burro. Verso il contenuto della tazzina nel pentolino e lascio cuocere.
Aspetto e poi faccio saltare la frittata, un attimo e...et voilà, è pronta!. L'importante è dosare la giusta quantità di cipollotti, altrimenti diventa una "cipolle di frittata".
D'altronde si sa, non tutte le frittate riescono con il buco.
Ma chi è che lo sa? (cit.).

Buon appetito e ascolto a tutti.
Estratto da “Dark Star” di J. Carpenter (e scusate se è poco).

Doolittle: ”Talby, mi sembra di essere attratto dal pianeta. Ci sto andando dritto”.
Talby: ”Quando toccherà l'atmosfera, comincerà a bruciare”.
Doolittle: “Che magnifico modo di morire. Come una stella cadente”.
Talby: “Sono d'accordo...Tenente, anch'io sono attratto da qualcosa, è a circa un'astrolega, non dovrebbe avere molta massa. Ehi! Mi pare che siano degli asteroidi”.
Doolittle “Ah! Si?”.
Talby: “Dovrebbero essere gli asteroidi della Fenice”.
Doolittle: “Sul serio?”.
Talby: “Si, è lei, è la Fenice. Tenente?”.
Doolittle: “Si!”.
Talby: “Sento che mi attirano sempre più, sto accelerando, tra poco il segnale si indebolirà e sparirà del tutto. Voglio dirti che mi piacevi Doolittle”.
Doolitte: “Anche tu mi eri simpatico Talby. Ehi! I rottami dell'astronave, mi stanno venendo addosso!“.
Talby: “Doolittle mi stanno prendendo, non posso più muovermi. Ora faccio parte della Fenice. È incredibile, andrò in giro per l'Universo, per sempre, non mi dissolverò nel nulla. Anche la mia è una bella morte. Addio, e per sempre addio, se ci rincontreremo certo sorrideremo”.
Doolittle; “Ehi! Talby, ho preso un rottame. Vedrai che questa volta ce la faccio...”.

Ovvero: SpaceSurf nell'atmosfera di un pianeta.

The End of Dark Star
Ingrandisci questa immagine
Ingrandisci questa immagine
@[tia] guarda cosa ho scovato nella libreria in mezzo a rulli di carta, e altri oggetti non indentificati.
Estratto da Fredric Brown Cosmolinea B-2, sezione MicroFantascienza per tutti 1.7.

IMMAGINATEVI

Immaginatevi fantasmi, dei, diavoli. Immaginatevi inferni e paradisi, città galleggianti nell'aria o sommerse nel fondo dei mari. Unicorni e centauri. Streghe, gnomi e lupi mannari. Angeli e arpie, fatture e incantesimi, spiriti dell'aria e della terra, spiriti del fuoco. Facile da immaginare, tutta questa roba. L'umanità è venuta immaginandola da migliaia d'anni. Immaginatevi astronavi e tempi futuri. Facile da immaginare: il futuro è già cominciato, e dentro ci sono le astronavi. Non c'è niente, dunque, che sia difficile da immaginare? Certo che c'è. Immaginatevi cento o duecento libbre di materia, con voi stessi dentro che pensate, e sapete che ci siete, e sapete far muovere la materia in cui siete: farla star sveglia o dormire, farle fare all'amore, portarla a passeggio in collina. Immaginatevi un universo – infinito o no, a piacere vostro – con dentro milioni di bilioni di trilioni di Soli. Immaginatevi un grumo di fango che gira e gira turbinoso intorno a uno di questi Soli. E immaginate voi stessi su questo grumo, a girare anche voi, a girare turbinosamente nel tempo e nello spazio, verso una meta ignota. Immaginatevi.

Titolo originale: Imagine, 1955 Traduzione: F.L.
Menu serale:

Frittata di uova Ktariane con cipollotti.
Panino azimo.
Birra Romulana...con probabile mal di testa notturno.

Uova e birra, gentilmente concesse tramite teletrasporto a transcurvatura dal Capitano James T. Kirk.

Buon proseguimento di serata e di ascolti a tutti.
Curiosità quadridimensionali.

Non trovate la chiave dell'auto? Tranquilli, basta eseguire dei movimenti anà/katà, per entrare e uscire dai corpi 3D.
Purtroppo, senza chiave l'auto non parte...a meno che non siate dei telecinetici.
@[sfascia carrozze] Lei probabilmente saprà che sulla Luna c'è la base lunare Alpha di Spazio 1999. Ma sa che c'è anche, sul lato oscuro, la base Alpha-Beta con Buck Murdock (Shatner) dell'Aereo più pazzo del mondo sempre più pazzo?
Estratto da Cosmolinea B-2, sezione Microfantascienza per tutti 1.6.
La Ricerca di Fredric Brown.
Benvenuto in paradiso, Pietro – disse l'uomo bonario dalla lunga barba bianca, e gli sorrise. - Mi chiamo anch'io così, sai? Spero che qui ti troverai bene. E Pietro, che aveva solo quattro anni, varcò il cancello e si mise alla ricerca di Dio. Percorse strade immacolate fiancheggiate da splendidi edifici e popolate da gente felice, ma non trovò Dio. Continuò a cercare finchè non si sentì stanchissimo, ma anche allora proseguì. Qualcuno gli parlò, ma lui non si fermò. Giunse infine davanti a un lucente palazzo d'oro: era più grande di tutti gli altri, tanto grande che capì di essere finalmente arrivato dove viveva Dio. Al suo avvicinarsi, i grandi portali si aprirono, e lui entrò. In fondo alla vasta sala c'era un grande trono d'oro, ma Dio non c'era. Il pavimento era soffice e setoso, tutto trapuntato. Nel mezzo della stanza a metà strada tra la porta e il trono, Pietro si sedette ad aspettare Dio. Dopo un po', si distese e si addormentò. Dormì solo per pochi minuti, o forse per anni, ma alla fine fu ridestato da un dolce suono di passi. Capì che era Dio che stava arrivando e si svegliò con gioia. Era Dio. I suoi occhi si posarono su Pietro e si accesero di subitaneo piacere. Pietro gli corse incontro. - Ciao, Pietro – disse Dio sottovoce, mettendogli una mano sulla testa. Guardò poi verso il trono, e la Sua faccia mutò. Cadde lentamente in ginocchio, e chinò la testa, quasi avesse paura. Ma di che cosa poteva avere paura Dio? Pietro sapeva che Dio faceva per finta, ma stette allo scherzo. Agitò la coda per far capire che sapeva che era tutto un gioco e poi si voltò e abbaiò alla luce che brillava sul trono d'oro.
Titolo originale: Search, 1954.
Seconda parte: THANG di M. Gardner.

I pianeti maturi erano vicini al centro, e di solito li si poteva riconoscere dalla trama superficiale; ma spesso Thang doveva picchiettarli col medio per sentirne il rumore. Ci volle qualche tempo perchè ne trovasse uno che faceva al suo caso. Lo afferrò con la mano destra e sgrullò via la parte dell'umido vapore salmastro che vi aderiva. Con l'altra mano ne scrostò le sottili lamine di ghiaccio bluastro che s'erano coagulate sui due lati opposti. E infine asciugò completamente la sfera sfregandola contro il petto imponente. L'addentò Era morbido e succoso, né sgradevolmente caldo, né troppo freddo sulla lingua; e Thang, che si mangiava sempre l'intero pianeta, nucleo e tutto, si stese soddisfatto sulla schiena e masticò lentamente, lasciando che i suoi pensieri indugiassero su cose di poco conto, quando all'improvviso si sentì sollevare a sua volta per la pelle del collo. Fu sbattuto su e giù da un braccio di terrificante vastità (un braccio coperto di pelame grigiastro e trasudante un fetido odore). Quindi fu calato verso il basso ancor più rapidamente. Chinò gli occhi appena in tempo per scorgere una bocca enorme – rossa, spalancata, grondante saliva – poi le tenebre si chiusero su di lui con un risucchio simile a un rombo di tuono. Perchè ci sono altri dèi oltre a Thang.
Titolo originale: Thang - © 1951 C. Freudenthal.
Microfantascienza per tutti: 1.5.
THANG: Di M. Gardner
La terra aveva compiuto un altro giro attorno al Sole, volteggiando lenta e silenziosa come aveva sempre volteggiato. L'Oriente aveva totalizzato un nuovo raccolto record di riso giallo e di gialli bambini, enormi riserve di armi atomiche andavano accumulandosi in certi centri strategici, e i saggi dell'Università di Chicago stavano pronunziando parole di profonda saggezza, quando arrivò Thang e prese la Terra tra il pollice e l'indice. Thang aveva dormito a lungo. Quando finalmente si era svegliato, strizzando i sei occhi ciclopici alla luce abbagliante (perchè la luce delle nostre stelle, se vista nella sua totalità, non è roba da poco) aveva avvertito una spiacevole sensazione di vuoto dalle parti della voragine che aveva per stomaco. Per quanto tempo avesse dormito neppure lui lo sapeva esattamente, perchè nella mente di Thang “tempo” è un termine senza significato. Quantunque gli usi di Thang siano al di là della comprensione umana, e i pensieri di Thang siano difficilmente traducibili in termini di pensiero umano, tuttavia – per dirla così all'ingrosso e nell'inadeguato linguaggio che conosciamo – gli usi di Thang sono questi: Qundo Thang non dorme, Thang è affamato. Dopo aver strizzato i sei occhi ciclopici (in una precisa successione che gli era da tempo immemorabile abituale), e aver allungato un lungo braccio per spazzar via i soli troppo vicini, Thang guardò di sottecchi nel profondo universo.
Fine prima parte.
Microfantascienza per tutti: 1.4.

Lettera di rifiuto
di K. W. MacAnn

Cl Thorsby
897, Pasovoy St.
Calfax, Ariz.

Caro sig. Thorsby, grazie per averci inviato il manoscritto della Vosta opera "L'ultimo uomo sulla Terra". Ma disgraziatamente, per il momento la nostra casa editrice pubblica soltanto opere di pura fantasia.

Cordiali saluti
L'Editore

Titolo originale: Rejection Slip - © 1978 K. W. MacAnn.
@[sfascia carrozze] . So che non dovrei dirglieLo, ma glieLo dico.
Questa è la microstoria di fantascienza più corta del Mondo, anzi dall'Universo.

Fantascienza per Telepati
Di E Michael Blake

Beh, voi sapete quel che voglio dire.

Titolo originale: Science Fiction for Telepaths - © 1977 E. Michael Blake.
Tratto da. "Microfantascienza: altre 44 storie".