Grasshopper

DeRango : 5,88 • DeEtà™ : 7633 giorni

 Ian Anderson e soci dunque non hanno ancora smesso di deliziare gli orecchi dei buongustai con il loro personalissimo progressive-rock.

 La 'Bourrée' bachiana è la ciliegina sulla torta di un disco già di suo di grandissima qualità.

La recensione celebra 'Stand Up' dei Jethro Tull come un album di grande qualità e originalità, capace di fondere progressive rock, folk e musica classica. Ian Anderson si distingue per l'uso virtuoso del flauto, supportato da una solida sezione ritmica e chitarre elettriche. Particolarmente apprezzata la rilettura raffinata della Bourrée di Bach, segno della maturità musicale del gruppo. Un disco ricco di fantasia e sostanza, ancora oggi emozionante. Ascolta 'Stand Up' e lasciati incantare dal flauto magico dei Jethro Tull!

 Esistono dei flop che alla lunga si rivelano una vera benedizione.

 Quel che invece è incredibile è che già dall'anno dopo il suono Genesis apparirà già quasi perfettamente formato nell'ottimo 'Trespass'.

From Genesis To Revelation è un disco di esordio segnato da immaturità ma già punteggiato da talenti nascosti come la voce di Peter Gabriel e la tecnica di Tony Banks. L'influenza pesante del produttore Jonathan King e gli arrangiamenti orchestrali hanno impedito all'album di sviluppare pienamente il proprio potenziale. Oggi è un pezzo da collezione per appassionati e testimonia un momento di passaggio cruciale nella formazione di un gruppo destinato a dominare il progressive rock. Scopri le radici del sound Genesis ascoltando questo album unico!

 "Ma il tempo, il tempo, chi me lo rende? chi mi dà indietro quelle stagioni di vetro e sabbia..."

 La copertina stessa sembra una sfida: un Guccini serio e imbronciato si confronta a muso duro con i manifesti del Guccini di venti anni prima.

La recensione esplora il disco di Francesco Guccini, un album maturo e intenso che affronta i temi del tempo, della morte e dell'amore con profondità e ironia. I brani riflettono la sensibilità di un cantautore esperto, capace di alternare momenti di angoscia e nostalgia a sprazzi di gioia e leggerezza. Un'opera che conferma Guccini come una delle voci più autentiche della musica italiana. Scopri l'intensità di Guccini in questo album unico, ascoltalo ora!

 "Tom Waits non fa nulla per piacere: bisogna sudarselo, soffrire con lui."

 "Il veleno dell'inquietudine è entrato in circolo."

Franks Wild Years è un album spiazzante e potente di Tom Waits, un maestro nell'intrecciare jazz e blues con atmosfere inquietanti e storie di marginalità americana. Non facile da ascoltare, ma capace di emozionare e scuotere con la sua originalità e intensità. Un disco per chi è disposto a 'sudarselo' e ad apprezzare la follia geniale di un artista unico. La recensione sottolinea la difficoltà e l'impatto emotivo dell'ascolto, mettendo in luce la voce ruvida e le contaminazioni sonore. Ascolta Franks Wild Years per un viaggio intenso e fuori dagli schemi.

 Le sue doti più vistose sono apprezzabili nelle foto dei risvolti interni di questo splendido disco d'esordio.

 Fare così tante cose e farle bene non è da tutti.

La recensione celebra l'album d'esordio di Rickie Lee Jones (1979) come un capolavoro eclettico e raffinato, capace di spaziare tra jazz e blues con un'intensità elegante. Nonostante una voce non eccezionale, l'artista si distingue per inventiva e capacità interpretative. L'autore esprime ammirazione per la varietà e la qualità delle tracce, riconoscendo a Rickie un talento indipendente e degno di nota nel panorama musicale americano. Ascolta l'album d'esordio di Rickie Lee Jones per un viaggio musicale unico!

 Tonight’s The Night è l’altra faccia di Neil Young: gelido disincanto, pessimismo quasi assoluto, tremenda stanchezza, tentativo estremo di rifugio nella solitudine.

 Non è che questo disco abbia la cadenza di una marcia funebre: ci sono diversi momenti di energia, anche se in genere appare sotto forma di rabbia.

La recensione evidenzia Tonight’s The Night di Neil Young come un capolavoro doloroso e intenso, frutto di un momento difficile della sua vita. L'album riflette un profondo pessimismo e una solitudine palpabile, dedicato agli amici scomparsi per droga. Nonostante la sua oscurità, conserva momenti di energia e dolcezza che ne sottolineano la complessità artistica. Viene inoltre messo a confronto con il precedente Harvest, da cui si distingue per radicale cambiamento di tono e atmosfera. Ascolta Tonight’s The Night e immergiti nell’anima di Neil Young.

 "C’è una fetta di Novecento che compete ‘di diritto’ all’arte di Paolo Conte... un’epoca indefinita e magica, ‘intravista nel bagliore bianco che spara il lampo di magnesio...’"

 "È un disco di godimento assoluto, che rasenta la perfezione, e allo stesso tempo è la dichiarazione d’amore più completa di Paolo Conte per la sua epoca ideale."

L’album 900 di Paolo Conte è un raffinato omaggio al Novecento italiano, con un jazz evocativo che descrive con poesia e delicatezza la vita e le atmosfere di un’epoca perduta. Il disco fonde ritmi swing, bolero e jazz, accompagnati da testi intensi e poetici. La recensione celebra la maestria di Conte nel far rivivere un mondo con ironia, dolcezza e profondità emotiva, trasformando l’ascolto in un’esperienza avvolgente e intensa. Ascolta 900 di Paolo Conte e immergiti nel fascino senza tempo del jazz italiano.

 Quando alla base c'è un certa inventiva è possibile ottenere qualcosa di buono anche con questi mezzi.

 Una terra che è proprio come Björk: tutta ghiaccio all’esterno, ma piena di fuoco appena sotto la crosta.

La recensione riflette la sorpresa positiva di un cultore della musica classica di fronte all'album Post di Björk, un disco variegato con sonorità anni '90 e forte espressività vocale. Si apprezzano la sperimentazione sonora, i temi musicali coinvolgenti e le atmosfere rarefatte, definendo l'opera un valido incontro tra tecnologia e emozione. L'autore ne sottolinea la capacità di unire innovazione e continuità con la tradizione analogica. Scopri l'innovativa musica di Björk con il suo album Post, un viaggio unico tra suoni e emozioni.

 Un Paolo Conte così straripante di inventiva non lo si ammirava dai tempi del doppio "Aguaplano".

 I brividi che ci assalgono "da tutti i mille spifferi del nord" sono solo l’ultima sensazione che ci regala questo disco.

La recensione evidenzia la ricchezza e la varietà di "Una faccia in prestito", album del 1995 di Paolo Conte. Nonostante alcune tracce meno memorabili, l'opera è lodata per l'inventiva e il mix di jazz, ironia e atmosfere nostalgiche. Particolarmente apprezzate sono le composizioni a fiati e i testi coinvolgenti che confermano lo stato di grazia dell'artista. Un lavoro ambizioso e originale che conferma la grandezza di Conte. Scopri la magia di Paolo Conte ascoltando "Una faccia in prestito" oggi stesso!

 Il giorno dopo supplicavo già l'amico donatore di farmene subito una copia.

 Goran Bregovic è un musicista di ampie vedute in grado di rielaborare con sapienti tocchi di elettronica i canti del suo popolo.

La recensione racconta con passione e sorpresa l'ascolto dell'album 'Ederlezi' di Goran Bregovic, che fonde il folk dei Balcani con contaminazioni moderne e internazionali. L'artista dimostra versatilità e sensibilità nel valorizzare tradizioni complesse, offrendo un prodotto coinvolgente e innovativo che supera i pregiudizi iniziali sul genere. Notevole il contributo di ospiti come Iggy Pop e la fusione di diverse culture musicali. Ascolta 'Ederlezi' e scopri il fascino delle musiche balcaniche reinventate.