mementomori

DeRango : 6,96 • DeEtà™ : 6880 giorni

 La loro musica è opprimente e tragica in ogni singola nota, appesantita da una macabra ritualità.

 Clayton appare come un David Bowie indemoniato in preda ad estatiche visioni.

Saviour Machine I è un album di metal oscuro e teatrale che si distingue per la sua profonda ispirazione cristiana e la performance intensa del cantante Eric Clayton. Il lavoro unisce sonorità heavy, dark-wave e classiche in un concept album ricco di pathos e complessità lirica. Nonostante qualche ridondanza, l'album colpisce per originalità e impatto emotivo, risultando ideale per ascoltatori coraggiosi in cerca di qualcosa di unico nel metal. Esplora il lato oscuro del metal con Saviour Machine I, un album intenso e fuori dagli schemi.

 "Crucidiction non appartiene a questo mondo, è di un'epoca dimenticata, carpisce l'Eterno, la fine di ogni esistenza temporale."

 "La batteria è il trascorrere vano dei secoli, una lenta processione verso il Niente."

Crucidiction dei Tristitia è un capolavoro del doom metal svedese, che combina atmosfere gotiche con una raffinata tecnica musicale. L'album cattura l'essenza della morte e della caducità in modo emozionante e senza cliché, mostrando una produzione curata e un'interpretazione vocale incisiva. L'opera si distingue per l'intelligenza compositiva e l'eleganza sonora, diventando un classico imprescindibile del genere. Ascolta Crucidiction e immergiti nel doom più emozionante ed eterno.

 "Un disco praticamente perfetto, giustamente intelligente, giustamente emotivo, giustamente orecchiabile."

 "I Blonde Redhead anticiperanno i vostri bisogni, asseconderanno le vostre voglie, con una naturalezza tale che non ve la sentirete di tacciarli di ruffianeria."

L'album 'In An Expression Of The Inexpressible' rappresenta la maturità artistica dei Blonde Redhead, con un perfetto equilibrio tra suoni ruvidi e melodie indie. La band sfoggia una capacità tecnica raffinata e una produzione dettagliata che valorizza ogni strumento. L'opera unisce sperimentazione e accessibilità, anticipando le future svolte sonore della band. È un ritratto vibrante di una gioventù emotiva e creativa, capace di coinvolgere diversi tipi di ascoltatori senza cadere nella banalità. Ascolta ora questo capolavoro indie-rock e scopri la maturità artistica dei Blonde Redhead!

 "Into the Woods è il riposo del viandante che decide di sostare e cullarsi nell’intimità di un boschetto ombroso."

 "Tony ci ricorda che nonostante tutto non si è ancora arreso: le tastiere si sfaldano in vortici metafisici, le parole si perdono in echi lontani, ma Tony permane saldamente al timone."

Tony Wakeford si pone in una dimensione intima e riflessiva con 'Into The Woods', album solista che unisce folk tradizionale a elementi synth ed elettronici. Pur mantenendo la coerenza del suo stile, esplora atmosfere esoteriche e malinconiche in una nuova veste più sintetica e suggestiva. L'album alterna ballate medievali, ipnotiche progressioni elettroniche e momenti di intensa energia folk, rileggendo le sue radici con una poetica moderna e vibrante. Ascolta 'Into The Woods' e immergiti nelle atmosfere magiche di Tony Wakeford.

 La creatività dell’artista viene così sostituita dalla programmazione delle macchine.

 Lascia che così sia, non cambiare, non ci pensare: non pensare. Questo sembra essere il nuovo messaggio di Let It Be.

Laibach realizza una potente reinterpretazione di Let It Be dei Beatles, trasformando l'album in una critica tagliente della musica rock e delle sue istituzioni. Attraverso sonorità industriali e atmosfere militari, la band slovena rielabora i brani originali rendendoli freddi e alienanti. Il progetto evidenzia la decadenza del rock e riflette sul ruolo del potere e dell'intrattenimento nella società, mantenendo uno spirito provocatorio e satirico. Questo lavoro conferma la capacità di Laibach di usare la musica come mezzo concettuale e politico. Scopri come Laibach trasforma una leggenda del rock in arte provocatoria e concettuale.

 "We are the Dead Men": un inno universale da cantare ogni giorno, in ogni tragedia quotidiana.

 "The Devil's Steed è un unico sogno sfocato, intangibile e mellifluo, un album di gran classe e cuore."

The Devil's Steed rappresenta un gradito ritorno al folk apocalittico che ha reso celebre Tony Wakeford e Sol Invictus. L'album è caratterizzato da atmosfere meno cupe ma comunque intense, con una solida produzione, melodie raffinate e liriche profonde. Le strumentazioni e le voci creano un'esperienza sonora eterea che reinventa la tradizione. Nonostante la durata considerevole, l'opera si conferma un classico capace di emozionare e coinvolgere. Ascolta The Devil's Steed per un viaggio nel folk apocalittico emozionale.

 Come se l'oscuro mammut di un tempo venisse ora riverniciato a nuovo da hippy goliardici in preda a lisergiche visioni.

 The Ethereal Mirror rimane a mio parere il diamante più splendente e grottesco della carriera degli inglesi.

The Ethereal Mirror segna una svolta coraggiosa per i Cathedral, che abbandonano il doom estremo del debutto per esplorare sonorità psichedeliche e prog anni '70. L'album mantiene la pesantezza delle chitarre ma con un tocco di brillante freschezza. La voce di Lee Dorrian, ora più teatrale e ironica, si integra con riff memorabili e atmosfere variegate. Un capolavoro grottesco e affascinante che rimane il punto più alto della carriera della band inglese. Scopri l'evoluzione dei Cathedral in questo capolavoro unico tra doom e psichedelia!

 "...Again Shall Be è la lama che ti affonda lentamente nel ventre, ma con la consapevolezza che la tua spada sta penetrando nel culo del tuo nemico."

 "La musica degli Hades ricalca il lento e spietato avanzare dei drakkar trasportati dalle onde. È l’approssimarsi alla fine, la minaccia che si avvicina, la morte che incombe."

La recensione celebra ...Again Shall Be degli Hades Almighty come un album notevole e stilisticamente anacronistico, ma affascinante. Fortemente ispirato al proto-black dei Bathory e alle atmosfere vichinghe, l'album fonde sofferenza e epicità in un viaggio musicale decadente e coinvolgente. Le liriche e la musica evocano un Nord cupo, rancoroso e pronto al sacrificio. Un disco importante per gli appassionati di black metal più autentico e atmosferico. Scopri l’epica e decadente atmosfera degli Hades Almighty e immergiti nel vero black metal norvegese.

 Questi cinque album sono album di Johnny Cash, non ci sono cazzi.

 Johnny Cash renderebbe interessante anche un pezzo di Orietta Berti.

La recensione esalta 'Unchained', album del 1996 di Johnny Cash, evidenziando il mix di country e rock arrangiato con Tom Petty e gli Heartbreakers. L'autore apprezza la versatilità dell'album e la voce unica di Cash, sottolineando come questi lavori siano fondamentali per scoprire l'artista oltre il semplice country. L'album rappresenta il Cash più vitale e composito ed è consigliato sia ai fan sia ai neofiti. Ascolta 'Unchained' e lasciati conquistare dalla poliedrica grandezza di Johnny Cash.

 "La musica dei Coroner non è facile... un thrash kafkiano, un labirinto pervaso da minacce invisibili ed inquieti presagi."

 "Tommy T. Baron è una fucina inarrestabile di riff intricati, fughe improvvise e assoli fulminanti, vicino al tocco del grande Jimi Hendrix."

La recensione celebra "No More Color" dei Coroner come un capolavoro del thrash metal tecnico, intriso di atmosfere oscure e decadenza. La band svizzera, influenzata dai pionieri Celtic Frost, crea un sound complesso e introspettivo lontano dal mainstream. Con testi visionari e assoli virtuosistici di Tommy T. Baron, l’album riflette un nichilismo interiore che lo rende unico e sottovalutato. Un lavoro imprescindibile per gli appassionati di metal estremo e raffinato. Ascolta ora "No More Color" e immergiti nel thrash tecnico dei Coroner!