claISdead

DeRango : 1,93 • DeEtà™ : 6482 giorni

 Immaginate il frutto di un'unione tra i tecnicismi dei Don Caballero e quel sound elettronico e un po' giocoso dei Battles.

 Una colonna sonora perfetta per un classico gioco shoot 'em up, di quelli consumati a non finire nelle serate estive quando si era bambini.

La recensione celebra l'album degli Adebisi Shank come un cocktail energico di math rock tecnico ed elettronica danzereccia. In soli 23 minuti il disco offre tracce immediate e incisive, ideali per chi cerca un sound originale e coinvolgente. L'autore avverte però di non abusarne per evitare l'indigestione, sottolineando la freschezza e spontaneità dell'opera. Ascolta subito l’album e lasciati travolgere dall’energia di Adebisi Shank!

 Concedetevi 48 minuti nello spazio, restando col culo ben piantato sul suolo terrestre.

 Un disco pulsante di vita, un po' pomposo ma mai eccessivamente onirico e trasognante proprio per via dell’attitudine metal.

Polaris è il debutto solista di Exxasens, un viaggio sonoro che mixa post-metal e elettronica con atmosfere spaziali. L'album si distingue per la sua potenza e la capacità di evocare paesaggi mentali epici, nonostante qualche ripetitività tipica del genere. Le tracce spiccano per originalità e feeling, in un'opera dal carattere solido e promettente verso futuri sviluppi. Ascolta Polaris e lasciati trasportare in un emozionante viaggio post-metal.

 "Basta chiudere gli occhi e ci si proietta nel pieno deserto intorno al fuoco ballando danze tribali."

 "'God save your honour' ripete continuamente Sheppard, e mi si rizza il pelo per i brividi."

La recensione descrive con passione l'EP 'The Desert Song' dei God Machine, ponendolo come una prefazione magmatica al loro capolavoro 'Scenes From The Second Storey'. Il disco si apre con una titletrack contemplativa e si sviluppa tra riff pesanti e una commovente ballata finale. L'autore evidenzia il carattere oscuro e ossessivo delle tracce, celebrando la durata estesa e la profondità emotiva del lavoro. Ascolta ora l'EP e immergiti nell'oscurità evocativa dei God Machine!

 Ascoltando questo disco mi sfugge inevitabilmente un sorriso demente sul viso.

 Difficilmente stopperai il disco anzitempo, perché è impossibile dire di no alla successiva 'Traces'.

L'album 'You in Reverse' di Built to Spill offre un'esperienza musicale ricca e variegata, caratterizzata da melodie indimenticabili e atmosfere che spaziano dal pop di qualità al rock più intenso. La voce malinconica di Doug Martsch e le cavalcate strumentali si amalgamano perfettamente, creando un disco che cattura e accompagna l'ascoltatore in ogni momento. Nonostante la lunghezza media delle tracce, l'ascolto scorre piacevolmente, confermando la qualità dell'opera. Un vero piacere per gli amanti dell'indie e del rock alternativo. Ascolta 'You in Reverse' e lasciati trasportare dalle sue melodie coinvolgenti!

 Tecnica superba ovvero un pugno in pieno volto, ritmiche "matematiche" ma pressanti.

 Il mio desiderio di sfogo di quella rabbia repressa è appagato già dopo 6 minuti: un uno-due devastante.

La recensione esalta l'album omonimo di Drive Like Jehu, una miscela potente di post-hardcore e math-rock, caratterizzata da tecnica superiore e grande energia. L'autore trova nel disco uno sfogo ideale per le tensioni quotidiane, apprezzando l'originalità e l'intensità dei brani. L'album del 1991 è celebrato come un capolavoro che ancora oggi scuote l'ascoltatore. Ascolta Drive Like Jehu e vivi l'energia pura del post-hardcore!

 E' quasi inevitabile il confronto con Group Sex, non si può non notare un ritmo sostanzialmente diverso, un complesso batteria-basso-chitarra privo di mordente.

 Sia chiaro, per me un disco che raggiunge comunque la (quasi) sufficienza, ma i Circle Jerks da conoscere ed avere sono i primissimi.

Wild In The Streets, secondo album dei Circle Jerks, segna un rallentamento rispetto all'esordio esplosivo Group Sex. L'LP presenta ritmi più lenti e monotoni, con meno mordente nel suono e una performance vocale sottotono. Nonostante qualche episodio interessante, l'album non riesce a replicare la forza del debutto, risultando perlopiù deludente per i fan hardcore. Ancora oggi consigliati i primi lavori della band e altre realtà punk dell'epoca come Germs e Black Flag. Scopri i primi lavori dei Circle Jerks e immergiti nel vero spirito hardcore anni '80!

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