"Illuminazione attraverso il rumore!"

 "Una prova matura e strutturata di musica Drone meno metallica ma sempre oscurissima e magmatica."

La recensione analizza l'album live dei Sunn O))) "Dømkirke", registrato nella cattedrale di Bergen. L'album si distingue per l'uso innovativo di organo, fiati e elettronica uniti al drone classico. L'ambientazione sacra conferisce al lavoro un’atmosfera mistica e ipnotica. La formazione affina il proprio sound, mantenendo un equilibrio tra oscurità e ricerca sonora. È un'opera matura che unisce sperimentazione e spiritualità. Scopri l'ipnotico viaggio sonoro di Sunn O))) nel loro live unico Dømkirke!

 Gli Harvey Milk hanno trovato il 'giusto mezzo' fra potenza sludge e complessità rock.

 La loro personale interpretazione del blues di oggi è pesante, disperata e metallica, senza scampo.

La recensione esalta Life... The Best Game In Town degli Harvey Milk come un album sludge/doom che si distingue per la sua personalità e innovazione. La band di Athens fonde potenza e varietà, con influenze punk, blues e hard rock, creando un suono originale e coinvolgente. Le tracce sono variegate, passano da momenti acustici a esplosioni di feedback e assoli melodici, proponendo un disco solido e tra i migliori del 2008 nel genere. Ascolta Life... The Best Game In Town per un viaggio unico nel sludge e doom metal.

 Iceburn è la band punk più punk che non suona nulla di simile al punk.

 Un mix cerebrale e tecnico inconsueto per band di questa estrazione musicale.

Hephaestus degli Iceburn è un album concettuale del 1993 che fonde hardcore, avanguardia e jazz in una proposta musicale unica ed eterogenea. Composto da quattro suite e 28 segmenti, rappresenta una pietra miliare nella scena post-hardcore americana. La band, guidata da Gentry Densley, riesce a coniugare energia punk con contaminazioni progressive e noise in modo innovativo e tecnicamente impeccabile. Questo disco è ancor oggi un punto di riferimento per chi ama la sperimentazione sonora. Ascolta Hephaestus per scoprire una pietra miliare del post-hardcore anni '90.

 "Finalmente Tricky torna a fare buona musica, sudata e sentita al punto giusto."

 "Unico rimpianto: dov'è finita Martina Topley-Bird? La sua voce mi mette ancora i brividi."

Knowle West Boy segna il ritorno di Tricky ai suoni autentici del trip hop dopo un periodo creativo difficile. L'album si divide tra atmosfere trip hop classiche e influenze black ed elettroniche. Non mancano momenti di grande ispirazione e brani di alta qualità, anche se qualche traccia appare discutibile. Il disco è un'analisi intima del passato di Tricky e un ritorno vigoroso alle sue radici. Ascolta Knowle West Boy e riscopri il vero trip hop di Tricky!

 Sembra di sentire un Tom Waits sotto oppiacei, accompagnato dal trombone e dal piano di Moore.

 Una versione catacombale di un gospel per anime perse, in un mantra metallico e sofferente.

L'album 'Ample Fire Within' di Ascend fonde drone, doom e influenze blues con atmosfere psichedeliche e jazz-core. Il lavoro si distingue per l'uso innovativo di voce, strumenti come trombone e organo e atmosfere dense e ipnotiche. Una proposta sperimentale e stratificata che supera i canoni tradizionali del drone metal, risultando una delle uscite più rilevanti del 2008. Ascolta 'Ample Fire Within' di Ascend e immergiti in un viaggio musicale unico e ipnotico.

 E' un hiphop suonato e ragionato.

 Non so se saprei vivere in pace/solo il conflitto continuo/tra i modi di vita/indica una via d'uscita.

La recensione di 'Conflitto' degli Assalti Frontali racconta un hip hop italiano intenso, cupo e politicamente schierato. Con atmosfere contaminanti tra post-punk e rap, Militant A e i Brutopop danno voce a una rabbia urbana autentica. Il disco è una testimonianza del fermento underground italiano degli anni '90, con un sound fuori dagli schemi tradizionali dell'hip hop. L'autore riconosce l'importanza storica e artistica dell'opera, pur sottolineando la sua natura non convenzionale e impegnata. Scopri l'hip hop politico e autentico di Assalti Frontali con 'Conflitto'.

 Una rilettura modernamente retrò e con riarrangiamenti rockeggianti delle colonne sonore dei più famosi videogiochi per l’ottobit di casa Commodore degli anni 80.

 Per chi, come me, a volte si lascia prendere dalla nostalgia sono un vero piccolo tesoro.

La recensione celebra il disco 'Run/Stop Restore' dei danesi Press Play on Tape, un progetto musicale che reinterpreta i classici suoni 8 bit del Commodore 64 con un approccio moderno e rock. La band utilizza sintetizzatori e il famoso SID chip per dare nuova vita a colonne sonore di videogiochi iconici degli anni '80. Pur non essendo un album rivoluzionario, è un piccolo gioiello per gli appassionati di nostalgia videoludica ed elettronica. Scopri l’energia retrò di Press Play on Tape e immergiti nei suoni 8 bit!

 Il film si inabissa in una palude di luoghi comuni, fallendo miseramente nel suo intento evasivo.

 Il finale è l'apoteosi della tristezza, con questioni irrisolte e una realizzazione tecnica scadente.

La recensione critica Jumper di Doug Liman come un film d'azione che fallisce nel divertire e sorprendere. La trama appiattita, i combattimenti superficiali e la recitazione inespressiva degli attori contribuiscono a un prodotto finale noioso e scontato. Un'occasione sprecata nonostante gli effetti speciali promettessero di più. Il film è un tipico esempio di action movie senza coraggio né originalità. Scopri perché Jumper delude gli amanti dell'action, leggi la recensione completa ora!

 The first testament says "an eye for an eye." - The second testament says "love thy neighbour" - The third testament ... Kicks Ass!!!

 I vampiri vengono ammazzati anche con della Birra Benedetta.

Jesus Christ Vampire Hunter è un cult Z-movie canadese di Lee Demarbre che mischia demenzialità, blasfemia e splatter amatoriale con un'ironia tagliente. Pur con recitazione e effetti speciali rudimentali, il film diverte grazie a trovate originali e scene memorabili. Un'esperienza di puro trash che supera molte produzioni simili. Film difficile da reperire ma divenuto un classico di nicchia. Scopri questo cult trash imperdibile e immergiti nell'assurdo mondo di Jesus Christ Vampire Hunter!

 Gli Earth si presentano al pubblico con un album che forse rappresenta il loro capolavoro, monotono (da non intendersi come un difetto), magniloquente e foderato da suggestioni ipnotiche.

 Come se negli anni della maturità (e dopo essersi disintossicato), Carson avesse sedato il dronedemone sotto una coltre Folk di perfezione espressiva e cura maniacale dei dettagli.

La recensione analizza l'album "The Bees Made Honey In The Lion's Skull" degli Earth come una raffinata evoluzione musicale che abbandona il drone metal estremo per abbracciare sonorità folk, psichedeliche e jazzistiche. Dylan Carson e la band propongono un'opera ipnotica e magniloquente, ricca di dettagli espressivi e atmosfere western/post-morriconiane. Pur riconoscendo qualche momento di ridondanza, l'album viene considerato un possibile capolavoro della maturità artistica del gruppo. Scopri l'intensità ipnotica e folk degli Earth, ascolta ora l'album!

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