lasciando il mondo orfano di un talentuosissimo bassista e compositore

 "Visitation" sembra raccontare lo svolgersi di una tipica giornata in 'the land of green and white'

La recensione celebra il talento di Pekka Pohjola attraverso il suo album "Visitation", un lavoro ricco di atmosfera e contaminazioni tra progressive, jazz e classica. L'autore ricorda con emozione la figura dell'artista, recentemente scomparso, e descrive dettagliatamente le sonorità e l'evoluzione musicale del disco. È un omaggio sentito a un grande musicista finlandese, la cui eredità musicale rimane viva e influente. Ascolta "Visitation" e scopri il fascino unico di Pekka Pohjola.

 "Un jazz progressivo dolce e vellutato, dalla personalità pacata e romantica e dall'invidiabile potere evocativo."

 "L'archetto di Frédéric Nore apre un varco attraverso realtà idilliache in cui il violino e i fiati descrivono voli fantastici oltre le nubi."

La recensione celebra 'Soleil 12' di Forgas Band Phenomena come un raffinato album di jazz progressivo dal carattere dolce e evocativo. L'opera è ispirata a un periodo storico profondamente analizzato, mescolando musica e pittura per creare atmosfere magiche. Patrick Forgas e la sua band offrono una performance coesa e innovativa che si discosta dal jazz elettrico vigoroso dei lavori precedenti, puntando invece su una sensibilità più romantica e sognante. Ascolta Soleil 12 e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 Questa prima ricetta omonima stupisce per ogni suo ingrediente: dall'indiscusso carattere e la giusta dose di grinta, palesata dai ruggiti delle feroci chitarre...

 Spero sentitamente che questo sia il primo di una lunga serie; la meritatissima consacrazione di un gruppo che difende una flebile fiamma che rischia ormai di svanire.

La recensione celebra l'album 'Diagonal' della band omonima come un lavoro coraggioso che mescola elementi jazz-rock e progressive in maniera innovativa. Viene evidenziata la qualità strumentale della band e la loro capacità di mantenere viva una vena artistica autentica e riflessiva in un panorama musicale spesso dominato da superficialità. L'album è descritto come un viaggio sonoro coinvolgente e ricco di atmosfere sofisticate. Scopri l'album Diagonal e lasciati trasportare dal loro sound unico e coinvolgente.

 La sua levatura creativa e musicale è inversamente proporzionale al valore commerciale stimato.

 Nacque così un babbuino che di sacro non aveva proprio niente, a partire dalla voce di Rick, opaca e incerta.

La recensione di 'Boris' degli Yezda Urfa mette in luce un album di progressive rock unico, ricco di composizioni articolate e originali, ingiustamente dimenticato. Nonostante il mancato successo commerciale e il fanatismo che circonda il genere, l'autore ne esalta la qualità artistica e sonora, descrivendo i passaggi musicali e lo stile camaleontico, sottolineando il valore della prima registrazione rispetto al successivo album più accessibile ma meno ispirato. Ascolta 'Boris' degli Yezda Urfa e lasciati sorprendere dalla sua genialità nascosta.

 «Un'opera di transizione che da sempre suscita forti contrasti tra i fans.»

 «Con un minimo d’attenzione risulta evidente come gli Henry Cow abbiano confezionato un ottimo esempio di avant-progressive spinto al limite dello sperimentalismo.»

La recensione si concentra su 'Unrest', album del 1974 degli Henry Cow, punto di svolta nella loro trilogia di lavori innovativi e spinti verso il limite della sperimentazione avant-prog. Nonostante la divisione tra i fan, l'autore difende l'opera come un esempio pionieristico di musica d'avanguardia che unisce improvvisazione e dettagli compositivi, grazie anche al contributo fondamentale della giovane fagottista Lindsay Cooper che segnò un cambio stilistico. Il disco presenta due anime: un lato più strutturato e un lato B caratterizzato da improvvisazioni e manipolazioni sonore estreme, offrendo così un viaggio musicale oscuro e complesso. Scopri l'avanguardia sonora di Henry Cow e lasciati sorprendere da Unrest!

 Il sound avant-prog si trasforma in un complesso jazz dalle sfumature morbide, coerente ed elegante.

 Un disco che non rimarrà nelle masse, ma che si adagia nei cuori di chi ancora crede nell'arte musicale.

La recensione racconta la fase di transizione dei National Health nel live album 'Playtime', evidenziando il ruolo centrale di Alan Gowen nel trasformare il loro sound in un jazz prog morbido e articolato. Viene sottolineata la difficoltà del Canterbury Sound a essere apprezzato all'epoca e il valore artistico della band, troppo spesso snobbata. Il disco rappresenta un momento chiave prima del declino della band e della prematura scomparsa di Gowen, ma rimane un'opera raffinata e ricca di sfumature. Ascolta 'Playtime' e riscopri un capolavoro nascosto del jazz prog.

 «Ciò che ne esce è una vera e propria ecatombe. Non ce n'è per nessuno.»

 «Pochakaite Malko significa ‘aspetta un minuto’ in bulgaro, qui di pause ce ne sono davvero poche.»

La recensione esalta l'album 'Laya' di Pochakaite Malko, un lavoro di avant-prog ricco di elementi etnici e fusion. L'opera si distingue per la forte intensità, l'interazione tra tastiera e violino, e le atmosfere cupe e intricate. Vengono enfatizzati sia i momenti di virtuosismo che quelli più delicati, sottolineando la coesione e la bravura della band. La traccia è un capolavoro dal carattere potente e coinvolgente. Ascolta Laya e immergiti in un viaggio musicale unico e avvincente!

 La lotta è l’unico modo che ha la natura per renderla più forte...

 Il bozzolo di questo disco infine si schiude e ne esce un’incantevole farfalla.

La recensione esalta l’album di debutto degli Happy The Man come uno dei vertici della scena progressive americana degli anni '70. Nonostante le influenze europee, la band mostra freschezza e creatività, con una ricca varietà sonora. L'opera è descritta come un mosaico di composizioni tecnicamente brillanti e intensamente emozionanti. La copertina e l’atmosfera legata al disco evocano metafore di lotta e rinascita. Ascolta il debutto degli Happy The Man e immergiti nel prog americano più autentico!

 La chitarra del veterano Takis Barbagalas prende le redini della situazione e guida i compagni verso mete inimmaginabili.

 Il cantato di Angelos torna a stupire, talmente bello e struggente da far venire i brividi.

La recensione analizza l’album del 2007 'A Gift For Your Dreams' dei greci Will-o-the Wisp, evidenziandone il cambio di formazione e la cura dei dettagli musicali. Nonostante l’assenza di elementi precedenti come l’hammond e il flauto, il disco sorprende grazie alle chitarre energiche e a una voce versatile. Il sound miscela progressive, folk e atmosfere psichedeliche con delicatezza e intensità, confermando la band come un punto di riferimento per il genere. Ascolta 'A Gift For Your Dreams' e lasciati trasportare dal progressive sinfonico greco.

 Il violino, all'occorrenza, era in grado di trasformarsi in un'arma spietata, oscura e minacciosa.

 Four Corner's Sky è un manifesto di un genio ed una sensibilità impossibili da abbattere o eclissare.

La recensione celebra Four Corner's Sky, album del quartetto giapponese KBB, guidato dal violinista Akihisa Tsuboy. Un’opera complessa e virtuosa, che fonde progressive, fusion e neoclassico, contrastando con la banalità e la decadenza culturale contemporanea. L’album è descritto come un manifesto artistico di lotta e resistenza spirituale segnato da tecnicismi straordinari e intensità emotiva. La musica appare come un’arma contro la decadenza, capace di toccare profondamente l’ascoltatore. Scopri l'intensità e la maestria di KBB con Four Corner's Sky, un viaggio musicale unico.

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