Rocky Marciano

DeRango : 5,80 • DeEtà™ : 5759 giorni

 I Polvo sono ... un'anomalia vivente, indie rock trasandato cammuffato da math-core oppure math-core cammuffato da indie rock trasandato.

 "Tragic Carpet Ride" è semplicemente debordante, ansiogena, nevrotica e con una cazzo di melodia che ti si stampa nel cervello.

La recensione celebra l'EP 'Celebrate the New Dark Age' dei Polvo come un capolavoro dell'indie rock anni '90. Le chitarre inventive di Bowie e Brylawski, unitamente a strutture sonore complesse e melodie memorabili, rendono questo lavoro un esempio di songwriting unico. L'EP è descritto come un'espressione viscerale e personale, piena di caos organizzato e fascinose contraddizioni tra raziocinio e istinto. Ascolta l'EP e immergiti nell'originalità sonora dei Polvo!

 La techno: chi dice che è musica fredda e robotica vuol dire che non ha mai ascoltato questo cazzo di dj set.

 La techno non è cavi, ferro e acciaio, la techno è carne, la nuova carne.

La recensione celebra il live mix di Jeff Mills in 'Mix-Up Volume 2' come un'esperienza sonora unica e intensa. Il DJ trasforma i vinili in una massa sonora viva, densa di energia umana e frenesia, sfidando le preconcette idee di freddo e meccanicità nella techno. Il suono sporco e imperfetto ne aumenta il fascino, trasformando il set in un rituale fisico e mentale. Ascolta ora l’energia pura del live set di Jeff Mills e immergiti nella vera techno.

 Non è un mondo a colori quello dei Dead C, mostruosità ripugnanti si nascondono in ogni anfratto di questo loro mondo buio e malsano.

 La tensione viene portata all’estremo e mai veramente rilasciata o sfogata, ma fatta accumulare minuto dopo minuto, strato di rumore su strato di rumore.

La recensione di "Tusk" dei Dead C descrive un album che trasforma la psichedelia in un caotico e oscuro vortice sonoro. Tra droni incessanti e rumori abrasivi, il disco produce un'atmosfera disturbante e primordiale, dominata da un low-fi estremo. La musica è percepita come una tensione accumulata, instabile e narcotica, capace di rapire l'ascoltatore in un percorso tra ansia e immobilismo sonoro. L'album è elogiato per il suo approccio coraggioso e profondamente sperimentale. Immergiti nel caotico mondo sonoro di Tusk e scopri il rumore primordiale dei Dead C!

 "Enforcement", monolite fluttuante irradiante scariche radioattive, troneggia per quasi un quarto d’ora immobile, tra beat soffocanti, collassi nervosi e suoni taglienti come lame.

 "Basic Channel: musiche per corpi elettrici, musiche per nuovi percorsi neuronali, avanguardia."

BCD-2 di Basic Channel rappresenta l'apice della dub techno degli anni '90, con tracce estese e una struttura quasi da album. Il duo tedesco Moritz Von Oswald e Mark Ernestus propone una musica minimale, emotiva e rarefatta, puntando su groove meccanizzati e suoni curati nei dettagli. La compilation si divide idealmente in due parti, tra emotività e atmosfere spettrali, confermandosi un riferimento imprescindibile per la musica elettronica underground. Ascolta ora BCD-2 e scopri il cuore pulsante della dub techno anni '90!

 Un calvario, un rituale sacrificale, un'estenuante mattanza grondante sangue.

 La materia sonora viene trattata da Shackleton con una maestria ed un senso del dramma assoluti.

Fabric 55 di Shackleton rappresenta un punto di svolta nella carriera dell'artista, con un dj set che fonde dubstep tribale e atmosfere ambient rarefatte. Il lavoro è caratterizzato da percussioni ipnotiche e un senso drammatico intenso, creando un'esperienza sonora unica e rituale. Il disco si presenta come un capolavoro imprescindibile e un totem della musica elettronica degli anni 2000. Ascolta ora Fabric 55 di Shackleton e immergiti in un viaggio sonoro unico!

 Coil: musica per distruggere gli angeli.

 Espansione del suono oltre il suono, frammenti di vocalità fluttuanti in decomposizione.

La recensione di Live One di Coil descrive un viaggio sonoro unico, fatto di paesaggi industriali, rituali e pulsazioni aliene. L'album viene definito un'esperienza musicale che espande i confini della percezione e del suono, evocando immagini forti e suggestive. La sonorità è animata da una tensione vibrante e da atmosfere cupe che coinvolgono e avvolgono l'ascoltatore. Scopri l'universo sonoro estremo di Coil con Live One, ascolta ora!

 Il suono che ne esce è un qualcosa di gigantesco, totalizzante.

 Un arcaico ed arcano monumento alla sperimentazione ed al ritmo, capolavoro.

Questa recensione celebra 'Slip In And Out Of Phenomenon' dei Liquid Liquid come un punto di riferimento nel post punk e funk minimalista degli anni '80. L'album raccoglie EP e tracce inedite che esaltano l'essenzialità ritmica della band. Grooves intensi, percussioni tribali e atmosfere cupe creano un suono unico, ipnotico e influente. La recensione valorizza la grandezza di Liquid Liquid, sottolineando il loro impatto duraturo sulla musica sperimentale. Ascolta ora 'Slip In And Out Of Phenomenon' e immergiti nel groove unico di Liquid Liquid.

 La voce di Picciotto resta una delle cose migliori mai udite da orecchio umano.

 ‘My Better Half’ in meno di 2 minuti è capace di straziarti le viscere e di appagarti i sensi allo stesso tempo.

One Last Wish, band nata dalla fine dei Rites Of Spring, incide un unico album nel 1986 che rimane un capolavoro della scena post-hardcore di Washington D.C. Il disco è caratterizzato da un suono istintivo, potente e melodico, con la voce lacerata di Guy Picciotto che emerge come elemento distintivo. Ogni brano esprime intensità emotiva in poco più di 24 minuti, confermando il talento dei musicisti coinvolti. Il lavoro, prodotto da Ian Mackaye, viene apprezzato per la sua freschezza e immediatezza nonostante la breve esistenza della band. Ascolta ora l'album cult che ha segnato la scena post-hardcore di Washington D.C.!

 Nel suo cuore: un abisso incommensurabile, come il mare oscuro, che ama le sue profondità.

La recensione celebra l'album 'Nattens Madrigal' di Ulver come un'opera di grande profondità e oscurità. Viene descritto come un abisso insondabile con atmosfere intense e coinvolgenti, capace di attrarre chi ama sonorità cupe e riflessive. Scopri l'abisso sonoro di Ulver con Nattens Madrigal oggi stesso!

 Ogni composizione è ammantata dalla luce ardente di mille crepuscoli fiammeggianti, di afflati marmorei eroici ed eterni.

 È cristallina ed onirica, è corallo e madreperla, con quegli svettanti soffi trombettistici a dir poco immensi e totalizzanti.

La recensione celebra 'But, What Ends When the Symbols Shatter?' come un capolavoro emozionale e artistico dei Death In June. L'album rappresenta una rinascita musicale e spirituale per la band e Douglas Pearce, con melodie intense, atmosfere oscure illuminate da una forza vitale. Il contributo di David Tibet in una traccia aggiunge ulteriore profondità. L'opera è descritta come un rifugio estetico e morale, ricco di liriche toccanti e costruzioni sonore di altissimo livello. Scopri l'oscurità luminosa di Death In June in questo capolavoro senza tempo.

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