Con quella voce che si ritrova, rende brani normali, piccole gemme.

 "Old Empire": basta un semplice ascolto e non ve la leverete più dalla testa.

La recensione esalta Nova Mob, album solista di Grant Hart caratterizzato da canzoni pop semplici e melodiche. L'album punta sulle chitarre e voci limpide senza sperimentazioni eccessive, creando brani godibili e immediati. Nonostante qualche difficoltà commerciale, l'album è consigliato agli amanti del power pop e degli Hüsher Dü. Le tracce come "Old Empire" e "Puzzles" rappresentano i momenti più alti del disco. Ascolta Nova Mob per un power pop puro e senza complicazioni!

 Il disco in sé non è male, non regge purtroppo il confronto con quanto fatto prima.

 La vena creativa di Gordon Gano sembra aver subito un brusco rallentamento.

L'album '3' dei Violent Femmes segna un ritorno dopo una pausa e diversi progetti solisti. Sebbene contenga alcune tracce interessanti e un video originale, il disco non raggiunge la freschezza dei lavori precedenti. La creatività di Gordon Gano sembra rallentata, con pochi brani memorabili e un confronto sfavorevole con album precedenti. Tuttavia, rappresenta un segnale di vita importante per la band. Scopri i dettagli dell'album '3' e rivivi l'evoluzione dei Violent Femmes!

 Si tratta ahimè dell'ultimo album veramente consistente del gruppo, che si distingue dai precedenti.

 La cover di 'Children of The Revolution' è una delle reinterpretazioni più riuscite e radiofoniche.

La recensione esamina il terzo album dei Violent Femmes, 'The Blind Leading The Naked', valutandolo come l'ultimo lavoro davvero consistente della band. Sottolinea la produzione mainstream di Jerry Harrison e la presenza di artisti ospiti. Vengono analizzati i brani più significativi, con apprezzamenti su arrangiamenti e interpretazioni vocali. L'autore ricorda anche l'importanza e la qualità delle cover presenti nell'album. Scopri il valore nascosto di questo capolavoro underground dei Violent Femmes!

 L'album presenta una storia intrigante con riferimenti a vari imperi storici e al loro crollo nel corso della storia.

 Il problema principale è la produzione, che non rende giustizia alla scrittura di Hart, problema risolta con la ristampa del 2012.

L'album 'The Last Days of Pompeii' dei Nova Mob, guidati da Grant Hart, presenta un concept interessante con riferimenti storici, ma risente di una produzione poco curata. La ristampa del 2012 migliora la resa con nuovi remix e versioni alternate. La voce di Hart resta il punto di forza, anche se l'album nel complesso non raggiunge le vette del loro esordio. Scopri il concept e la storia dietro 'The Last Days of Pompeii' dei Nova Mob!

 "Le influenze sixties non si esauriscono qua', sentiamo echi di Beach Boys e Zombies."

 "Un'opera non perfettamente riuscita, se paragonata alla precedente, alla fine 10 anni di attesa facevano sperare di meglio."

Grant Hart torna con Hot Wax dopo dieci anni dall'ultimo album, proponendo un disco con forti richiami agli anni '60 ma dal sound unico e fuori dal tempo. La collaborazione con i Godspeed You Black Emperor arricchisce alcune tracce. L'album si muove tra luci e ombre, con alcuni brani di spicco e altri meno riusciti, senza raggiungere l'eccellenza del precedente lavoro. Ascolta Hot Wax per scoprire un Grant Hart fuori dal tempo e dai riferimenti anni '60.

 Un album che sa lasciare subito il segno, sicuramente il suo album meglio cantato.

 Se non lo conoscete recuperatelo. Dopo di questo un lungo silenzio durato dieci anni.

La recensione celebra l'album 'Good News for Modern Man' di Grant Hart, definendolo vario e ben cantato, con influenze che spaziano dal New Wave agli anni '60. Nonostante sia passato inosservato, l'autore lo considera una perla da recuperare e un tributo doveroso a un musicista apprezzato. L'album è distinto da melodie azzeccate e una strumentazione ricca che lo rendono unico rispetto ad altri lavori simili. Scopri e ascolta questo gioiello nascosto di Grant Hart, non lasciartelo sfuggire!

 Un piccolo capolavoro POP, unico nel suo genere.

 Costello non ha mai cantato bene come in questo disco.

La recensione riflette un rapporto controverso con Elvis Costello, ma celebra 'Punch the Clock' come un piccolo capolavoro pop. L'album si distingue per la qualità della produzione, l'uso raffinato dei fiati e la voce di Costello. Brani come 'Shipbuilding' emergono come classici senza tempo, rendendo questo disco uno dei preferiti dell'autore. Ascolta 'Punch the Clock' e scopri il capolavoro pop di Elvis Costello!

 Il pezzo è fantastico "12 O'Clock High", splendida oggi come ieri, intensiva, suonata benissimo.

 Non il più grande album di rock, i più grandi sono i ricordi, ma questo dipende dalla biografia di ognuno di noi.

La recensione celebra l'album 'Dirty Looks' come un gioiello powerpop anni '80, intenso e ben suonato, ancora capace di entusiasmare. L'autore ricorda il valore affettivo e la difficoltà di reperire il vinile originale, sottolineando l'importanza dei ricordi legati all'ascolto. Nonostante il successo limitato e la sfortuna commerciale, il disco resta un must per gli appassionati del genere. Scopri ora l'album cult Dirty Looks e rivivi il powerpop anni '80!

 Paul manifesta chiaramente il suo amore per un certo Soul anni ’60 (Stax/Motown), il gruppo vira in direzione R’& B’, Funk e perché no Calypso con l’aggiunta di fiati e di tastiere.

 The Gift è quindi un album consigliatissimo e pieno di brani realmente riusciti. Espressione della maturità ormai raggiunta da Paul Weller.

The Gift è l'ultimo album dei The Jam, pubblicato nel 1982, che segna un cambiamento stilistico verso soul, funk e R&B. Paul Weller sperimenta nuovi generi mantenendo attenzione ai temi sociali, offrendo un lavoro maturo e variegato. Pur non esente da qualche brano meno riuscito, è un disco consigliato per la sua innovazione e qualità musicale. Ascolta The Gift e scopri l'evoluzione dei The Jam con Paul Weller.

 "L'impressione che 'Lombardia' sia un brano autobiografico è lampante."

 "Radius ha dato vita ad una carriera solista interessante, sostenuta spesso da una discreta ispirazione."

La recensione esplora 'Gente di Dublino', un raro album del 1982 di Alberto Radius, artista chiave del rock italiano. L'album, mai ristampato in CD, mostra le collaborazioni con Franco Battiato e un mix di testi significativi, spesso autobiografici. Nonostante alcune difficoltà interpretative, l'opera scorre piacevole e rappresenta un pezzo importante della carriera solista di Radius. Presentato durante un tour con Battiato, l'album conferma l'estro e la versatilità dell'artista. Scopri l'influenza di Alberto Radius nel rock italiano con questo album cult da collezione.

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