Il nuovo degli American Football è brutto. Non ha senso di esistere.

 Peggio che crescere e cambiare, è tentare di fare come se non fosse.

La recensione critica il nuovo album degli American Football, considerandolo inferiore all'iconico debutto del 1999. L'autore sottolinea come gli arpeggi perdano la loro magia senza la varietà degli arrangiamenti passati. La vocalità di Mike Kinsella non si adatta al progetto, e la maturazione della band non sembra allineata alle aspettative del pubblico storico. Il disco viene definito quasi inesistente, un tentativo fallito di replicare un passato irripetibile. Scopri se anche tu condividi questa visione critica su American Football LP2.

 Quando i Verdena attaccano Tanca, c'è un'esplosione di fuzz.

 Iosonouncane suona ancora sperimentale, innovativo e tutto? No. Però non voglio dire che abbia fatto un brutto lavoro.

La recensione esamina lo split tra Verdena e Iosonouncane, evidenziandone l'intensità e l'innovazione musicale. I due artisti reinterpretano le canzoni con sperimentazioni sonore, fondendo psichedelia, elettronica e atmosfere mediterranee. Il disco risulta vario e coinvolgente, con arrangiamenti curati e una forte carica emotiva. La reciproca stima tra i musicisti emerge chiaramente nella qualità finale del lavoro. Ascolta subito lo split Verdena + Iosonouncane e lasciati trasportare dalla loro sperimentazione sonora!

 È come se si fossero resi conto che le cose lo-fi cazzone che facevano all’inizio... hanno preso a farle una quantità di gruppi clone.

 Ogni canzone di questo disco ha un ritornello che ti resta attaccato, una strofa orecchiabile.

La recensione analizza con passione V, il disco degli Wavves, evidenziando una maturazione nel sound rispetto ai lavori precedenti. Le canzoni combinano melodie accattivanti e influenze grunge, mantenendo l'identità punk surf della band. L'autore riconosce un cambio di prospettiva personale che rende questa opera più profonda e riconoscibile. Un disco con ritornelli potenti e testi intensi, perfetto per gli appassionati del genere. Scopri la maturità punk surf degli Wavves con V, un album da non perdere!

 È un disco miracoloso? Per tornare dopo sedici anni e suonare ancora così fresco e di gran classe, devi essere un po' un genietto.

 Wildflower non è interamente plunderphonics, ci sono innesti inediti: c'è chi canta e rappa su basi campionate, arricchendo il risultato.

Dopo sedici anni dal cult 'Since I Left You', The Avalanches tornano con 'Wildflower', un album che miscela sapientemente campionamenti e voci originali. Pur partendo da un singolo controverso, l'album riserva brani ricchi di dance soul, trip-hop e elettronica raffinata. La recensione esalta la maestria nell'assemblaggio dei suoni e l'energia contagiosa delle tracce, definendolo un disco miracoloso, fresco e di gran classe. Ascolta Wildflower e scopri il genio senza tempo dei The Avalanches!

 Il derivativismo, nella musica come nel cinema, può funzionare pure bene, se è limitato alla forma.

 Quando questo disco è tutto forma, esercizio di stile strumentale, è una goduria.

La recensione analizza Lovers EP di Timecop1983 come un omaggio agli anni ’80, con synth-pop strumentale ricco di atmosfere malinconiche e motivazionali. Il disco, pur derivativo e stilisticamente prevedibile, riesce a coinvolgere grazie alla sua sensibilità formale. L’unico punto debole è il tentativo pop cantato che risulta datato, ma nel complesso l’EP è apprezzabile. Il testo riflette anche sul fenomeno culturale di Stranger Things come paragone estetico e narrativo. Ascolta Lovers EP di Timecop1983 e immergiti nel synth anni '80!

 È piuttosto una presa di coscienza sul ruolo delle necessità materiali nella sfera emotiva; un’odiosa e urgente dichiarazione misantropa.

 Se queste cose le scrivi a vent’anni, un po’ stai posando. Se sei vecchio almeno il doppio, magari ti ascolto.

La recensione di Giønsøn sottolinea un hardcore lontano dalla nostalgia, ma ricco di disillusione lucida e intensità emotiva. L'album presenta testi profondi, una performance vocale straordinaria di Jacopo Lietti e un sound cupo e claustrofobico tipico del punk milanese. Non è una mera replica old school, ma un'espressione consapevole e matura. Ascolta Giønsøn e scopri un hardcore intenso e consapevole, disponibile gratis su Bandcamp!

 Se gli assoli di J Mascis fossero una persona umana, sarebbero Mastro Lindo, però nero con i capelli afro, le movenze di Ibrahimovic quando esulta con le braccia larghe e la voce di Batman con la maschera nei film di Nolan.

 I Dinosaur Jr. sono tra i pochi che possono permettersi di essere pretenziosi, eventualmente stucchevoli.

La recensione mette in luce alcuni difetti di produzione e mixaggio nell'album 'Give a Glimpse of What Yer Not' dei Dinosaur Jr., pur riconoscendo la forza degli assoli di J Mascis e la potenza del suono del gruppo. Alcuni brani evidenziano perdite di energia rispetto a lavori precedenti, mentre altri mantengono l'identità tipica della band. La critica segnala anche alcune canzoni meno riuscite senza però rinunciare a sottolineare la qualità complessiva e l'importanza storica della band. Scopri l'analisi completa e immergiti nel mondo unico dei Dinosaur Jr.

 Allora ascolta White Flag di Dido - comunque un bel pezzo eh - e poi metti questo.

 Questo è un disco di menare, come direbbe quello de I 400 calci, allora "dunque".

La recensione esplora l'album 'Three Men and a Baby' dei Mike & The Melvins, evidenziandone la potenza sonora e i groove robusti. Viene apprezzata la batteria di Dale Crover e il riffing noise tipico della band. L'autore si concentra sull'energia e la qualità compositiva di vari brani, richiamando l'essenza dei Melvins anni '90 e la loro capacità di unire melodia e potenza. Il testo è caratterizzato da un tono vicino e critico, coinvolgendo l'ascoltatore in un viaggio musicale intenso. Ascolta Three Men and a Baby e lasciati travolgere dal potente sound dei Melvins!